PREZIOSI, Giovanni
Giorgio Fabre
PREZIOSI, Giovanni. – Nacque a Torella dei Lombardi (Avellino) il 28 ottobre 1881 da Aniello (1853-1936), proprietario di un negozio di tessuti, e da Antonia Bellofatto [...] , di cui poi divenne direttore, arrivando così a controllare il più forte polo giornalistico del Sud. Ma a quel punto, al vertice del PNF Augusto Turati aveva sostituito Farinacci e Preziosi si era indebolito. Su pressione del PNF di Napoli, che nel ...
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TAVIANI, Paolo Emilio
Simone Neri Serneri
TAVIANI, Paolo Emilio. – Nacque a Genova il 6 novembre 1912, unico figlio di Ferdinando, insegnante e poi dirigente scolastico, e di Elide Banchelli, maestra [...] che attribuissero un premio consistente alla lista prevalente.
I ruoli ministeriali sancivano l’inserimento di Taviani al vertice del partito, frutto a un tempo della sua vicinanza a De Gasperi e del ricambio generazionale avviato costituendo ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] dall'alto.
La riorganizzazione della Curia impone la nomina di persone capaci e meritevoli, non di incapaci giunti al vertice per un fatale meccanismo. Contrario alla centralizzazione, il C. difende poi l'autorità e l'autonomia dei vescovi, non ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] Ester, la Ribellione di Lucifero e, probabilmente, l'Uccisione di Adonia. Vaporosi e drammatici, questi affreschi rappresentano il vertice della maniera matura del G., e insieme una prova delle sue accentuate capacità di scenografo.
Molto vicini al ...
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VANVITELLI, Luigi
Tommaso Manfredi
VANVITELLI, Luigi. – Nacque a Napoli il 12 maggio 1700 dal pittore vedutista olandese Gaspar van Wittel (detto Vanvitelli) e da Anna Lorenzani, figlia del medaglista [...] Reale di Napoli e la ristrutturazione della Casina di caccia di Persano. Tuttavia, nel 1755 il passaggio di poteri al vertice del governo da Giovanni Fogliani, suo alleato, a Bernardo Tanucci, partigiano del concittadino Fuga, anche lui trasferitosi ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] , denominato ufficialmente Opera di Maria, furono approvati dal Pontificio consiglio per i laici. Essi prevedevano la presidenza femminile al vertice dell’Opera.
L’ultimo periodo della vita di Chiara, dal 1990 al 2008, vide la piena fioritura dei ...
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MICHELSTAEDTER, Carlo Raimondo (Ghedalia Ram). – Quarto e ultimo figlio di un’agiata famiglia di lingua italiana e di origini ebraiche ashkenazite (il nome indica la provenienza da Michelstadt, piccolo [...] persuasione in un originale flusso ritmico e narrativo scandito in versi di diversa misura, e costituiscono il vertice della produzione lirica del Michelstaedter.
Nel settembre del 1910, rientrato a Gorizia, approfondì lo studio della dialettica ...
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VERMIGLI, Piero Mariano (in religione Pietro Martire)
Michele Camaioni
– Nacque a Firenze l’8 settembre 1500. Fu il maggiore dei tre figli di Stefano, un agiato artigiano membro della corporazione o [...] Paolo III e impegnato in delicati negozi diplomatici presso l’imperatore, valutò per un momento di farsi sostituire al vertice della diocesi proprio da Vermigli. La fuga rese impraticabili tali soluzioni, segnando un distacco da parte del predicatore ...
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UNGARETTI, Giuseppe
Stefano Colangelo
UNGARETTI, Giuseppe. – Nacque l’8 febbraio 1888, ad Alessandria d’Egitto, da Antonio e da Maria Lunardini, entrambi di origine contadina, provenienti dai dintorni [...] ai motivi del viaggio, della maturità, del ritorno a un’origine ritrovata), e quello che può considerarsi il vertice delle traduzioni ungarettiane: la Fedra di Racine (Milano).
Alla fine del 1951, Ungaretti scrisse il Monologhetto, destinato al ...
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VERMIGLIO, Giuseppe
Maria Cristina Terzaghi
– Figlio di Pietro (Archivio di Stato di Roma, ASR, Tribunale del governatore, Costituti, 1606, reg. 563, c. 25v; Terzaghi, in Percorsi caravaggeschi..., [...] di analogo soggetto, noto solo attraverso una riproduzione fotografica (Papi, 2000, p. 33, fig. 24). Ma il vertice dell’immedesimazione con i temi caravaggeschi fu toccato da Vermiglio nella bellissima Giuditta decapita Oloferne, il cui formato e la ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...