CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] una Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia fino al secolo di Canova, in cui l'artista fosse visto come vertice e sintesi del risveglio e rinnovamento dell'arte dai tempi della Grecia classica. Il volumetto dei bolognesi (Per l'aspettato ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] del passaggio del M. da casa Del Monte a casa Mattei), e l’opera costituisce la base e pietra di paragone del nuovo vertice a cui il M. si levò con le straordinarie tele dipinte durante il biennio 1602-03: l’ Andata a Emmaus pagata nel gennaio ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] 'esercito schierato, il preziosissimo airone dal proprio turbante, glielo dona e lo nomina primo visir, collocandolo, così, al vertice della gerarchia ottomana.
Appagato finalmente nella sua più torturante ambizione, il C. però ha il torto d'esordire ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] da anni ormai egli aveva elaborato della filosofia e dello Stato che, identico alla filosofia, rappresenta il vertice stesso dell'autocoscienza; ma anche era di natura politica, e persino diplomatica, coinvolgendo direttamente l'azione del governo ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] programmatiche, ma comunque come un buon successo tattico, il cui merito andava in gran parte al D., che si insediava al vertice della confederazione assieme a Grandi ed O. Lizzadri.
Il D. si gettò subito senza risparmio nel lavoro sindacale, con le ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] per il quali cfr. Capitani, Immunità…, pp. 52-74; per la novità nell'atteggiamento verso la simonia, pp. 75-84). Agì al vertice del mondo ecclesiastico, con la liberazione di questo centro di potere dalle famiglie romane e dalle forze ad esse legate ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] il Signore sia benedetto ed ogni popolo dirà così sia'" (ibid., VII, 6, p. 313).
L'Itinerarium attinge così i vertici della teologia mistica di Dionigi, rivissuta attraverso l'esemplare esperienza di s. Francesco sul monte della Verna: l'unione con ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] etico e religioso e il romanzo pervaso di complessa ironia.
In ciascuna delle tre stesure la Colonna infame appare un vertice nell’opera storica del Manzoni. Il genere non è il romanzo, ma la cronaca storico-saggistica. Vivono qui personaggi più ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] la famiglia C. ed il suo gruppo di intraprese. Pur mantenendo vari suoi membri posizioni consiliari e dirigenziali di vertice, o assumendone di nuove e maggiori, quelle intraprese venivano ora a dipendere dal centro decisionale della complessa serie ...
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BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] erano forti, ma ancor più quelle esterne, che rafforzavano le prime. A caldo sui risultati elettorali, al vertice di Portorico, Americani, Inglesi, Tedeschi e Francesi uscirono con una congiunta ed esplicita dichiarazione di non gradimento per ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...