Zona della superficie di un corpo illuminato che è oscura in quanto è in posizione non raggiungibile dai raggi luminosi, oppure in quanto potrebbe essere illuminata ma i raggi luminosi sono intercettati [...] . fig.) dall’intersezione dello schermo Σ su cui si proietta la luce della sorgente O con il cono (cono d’o.) che ha il vertice nella sorgente O e le cui generatrici sono tangenti al corpo opaco interposto C. In altre parole, l’o. di un punto, di una ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] riattivare la fitta rete di rapporti già tessuta nei mesi precedenti, ma il progetto osteggiato dal governo e indebolito ai vertici e alla base dai contrasti della Sinistra parlamentare finì anche questa volta nel nulla.
Mentre il Partito d'azione si ...
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GULLO, Fausto
Marco De Nicolò
Nacque a Catanzaro il 16 giugno 1887 da Luigi e Clotilde Ranieri. Stabilitosi a Cosenza, seguì gli studi classici; si iscrisse quindi, nel 1905, alla facoltà di giurisprudenza [...] G. riuscì a evitare sanzioni ufficiali e divenne anzi segretario provinciale, pur rimanendo sotto controllo da parte del vertice del partito; mentre l'allontanamento dalle posizioni di Bordiga era stato anche "facilitato" da una diversa visione del ...
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GONZAGA, Barbara, duchessa del Württemberg
Rotraud Becker
Nacque l'11 dic. 1455, ottava figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern.
Secondo la tradizione della [...] , l'unione era gradita, dato che corrispondeva alle aspirazioni di consolidare le loro posizioni mediante stretti rapporti con il vertice dell'Impero e legami di parentela con potenti casate principesche.
Il ruolo e le dimensioni della contea di ...
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Herrmann, Bernard
Ermanno Comuzio
Compositore statunitense, nato a New York il 29 giugno 1911 e morto ivi il 23 dicembre 1975. Fu uno dei musicisti più capaci e ispirati del mondo del cinema per il [...] dell'aereo che mitraglia Cary Grant in una vasta, vuota e assolata pianura. La musica di Psycho (1960; Psyco) segna un altro vertice (e non a caso Gus Van Sunt l'ha riutilizzata nel suo remake del 1998): la profonda angoscia, suscitata da una vicenda ...
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CAIMO, Giacomo
Gino Benzoni
Nacque a Udine, il 24 ag. 1609, da Marcantonio e Adriana Rinoldi. Compiuti i primi studi, si trasferi a Roma presso lo zio paterno Pompeo, il quale lo collocò in qualità [...] in "secondo luogo della sera" (3 nov. 1643), raggiunse col conferimento del "primo luogo" di diritto civile del 3 marzo 1651, il vertice della carriera. E, in 46 anni di insegnamento, in cui fu, tra l'altro, limitatamente al 1635-63, promotore di 500 ...
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GRIMALDI, Lanfranco (Natta)
Riccardo Musso
Nacque a Genova nei primi anni del Duecento da Grimaldo di Oberto e da Orietta da Castello, di antica famiglia viscontile.
Il padre era stato uno dei più importanti [...] il G. venne chiamato a sedere tra gli Otto nobili, magistratura che, insieme con il podestà forestiero, rappresentava il vertice istituzionale del Comune.
Erano gli anni in cui Genova si trovava impegnata nella guerra contro Federico II e che videro ...
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Falconi, Armando
Sisto Sallusti
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 10 luglio 1871 e morto a Milano il 10 settembre 1954. Si affermò nel teatro e nel cinema dando vita con la sua creativa [...] ed È tornato carnevale (1937) di Raffaello Matarazzo (quest'ultimo meno accattivante rispetto al soggetto originale), segnarono il vertice delle sue prestazioni cinematografiche prima dell'abbandono del teatro.
Dal 1939 al 1943 affrontò una serie di ...
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Generale e uomo politico statunitense (Denison, Texas, 1890 - Washington 1969).
Esponente del Partito repubblicano, fu presidente della repubblica statunitense (eletto nel 1952; confermato nel nov. 1956). [...] di Baghdād, deneutralizzazione di Formosa, basi aeree in Groenlandia) E. affiancò i primi tentativi di distensione con l'URSS (vertice di Ginevra del 1955). Dopo la morte di Dulles (maggio 1959) accentuò il suo impegno in politica estera (viaggi in ...
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Filosofo (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Allievo della Scuola Politecnica a Parigi nel 1814 e 1815, segretario di Saint-Simon dal 1817 al 1824, il suo primo interesse, sotto l'influenza appunto di Saint-Simon, [...] . Il suo punto di arrivo, l'avvento dello stadio positivo, si configura come una società organica e gerarchica, al vertice della quale stanno i filosofi positivi, ai quali spettano le funzioni di arbitrato e di controllo. Vengono mantenute tutte le ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...