Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] individuale, in quanto l'intelletto possibile è più o meno "preparato" a ricevere l'illuminazione dell'intelletto agente); al vertice del processo conoscitivo - per una più intima congiunzione dell'intelletto umano con il dator formarum e poi più su ...
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DELLA SETA, Alceste
Paolo Tirelli
Nacque a Roma il 13 dic. 1873 da Giona e da Laura Amati, ambedue di origine israelita.
Il padre, Giona, dal giugno al settembre 1866, nel corso della terza guerra d'indipendenza, [...] 'assise di Modena. La direzione risultò interamente composta da personalità appartenenti all'area rivoluzionaria. Il D., eletto nel vertice del partito, sull'ultimo numero della Soffitta (20 luglio 1912 n. 33), uscito pochi giorni dopo la conclusione ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] , creata anch'essa ex novo, non era nella possibilità di porre rimedio.
Nel corso del 1973 si esaurì il rapporto tra il L. e i vertici dell'IRI. Verso la metà di quell'anno si era aperto un contenzioso tra l'Alfa Romeo da una parte, l'IRI e il CIPE ...
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GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] le entrate delle città suddite aveva trovato forse il suo punto più alto.
Dalla fine del 1405 i mutamenti politici al vertice del Ducato si susseguirono frenetici, rivelando l'incapacità di G. nel perseguire un proprio disegno di riscatto e il forte ...
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LAMPERTICO, Fedele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vicenza il 13 giugno 1833 da Domenico e da Angela Valle, di nobile famiglia.
La famiglia paterna, che un biografo definisce "doviziosa" e dedita a lucrose [...] 1861 dopo avergli dato cinque figli, due dei quali morti subito dopo la nascita - rinsaldò la collocazione del L. al vertice della scala sociale cittadina.
Formato dal magistero dello Zanella e dal conseguente interesse per le teorie rosminiane, il L ...
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BERRUTI, Amedeo
Lino Marini
Medico ducale sabaudo intorno al 1461 il padre, Michele, e poi castellano di Moncalieri a più riprese fra il 1474 e l'86; forse della ricca famiglia moncalierese dei Duc [...] necessariamente sradicato dalla sua città e dallo Stato nel quale tale città era, perché in quello Stato, dal vertice dei complesso potere sabaudo come dai termini della quotidiana esistenza, l'intrinsichezza della vita religiosa con la vita politica ...
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CRESCENTINI, Girolamo
Maria Borgato
Nato in Urbania (prov. di Pesaro) il 2 febbr. 1762, vi apprese i primi elementi musicali (si ignora chi siano stati i suoi maestri), trasferendosi all'età di dodici [...] Fenice, 18 nov. 1793) e Giulietta e Romeo (Milano, teatro alla Scala, 30genn. 1796), opera in cui il C. raggiunse il vertice della sua arte e al cui successo contribuì la preghiera da lui stesso composta, "Ombra adorata aspetta", che gli permise di ...
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PALLAVICINO (Pallavicini), Camillo
Luca Lo Basso
PALLAVICINO (Pallavicini), Camillo. – Nacque a Genova attorno al 1580 da una relazione extraconiugale di Nicolò, figlio di Battista.
Fu comunque ben [...] al monastero di S. Maria di Valverde. Nel giro di pochi metri, vicino al porto della capitale siciliana, con il vertice nella chiesa di S. Giorgio dei Genovesi, si sviluppò attorno a Pallavicino una rete di frequentazioni, di incontri, di prestiti ...
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GUIDI, Roberto (Roberto Novello)
Marco Bicchierai
Figlio del conte Carlo di Simone (II) di Battifolle e di Margherita di Giovanni Orsini signore di Bracciano, nacque presumibilmente fra 1350 e 1355. [...] momento il G. e come Pratovecchio e Poppi fossero considerate località da buen retiro per l'oligarchia dominante il vertice politico fiorentino si può cogliere nel Paradiso degli Alberti di Giovanni Gherardi da Prato.
Restava, tuttavia, al G. come ...
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FRANGIPANE (Frangipani), Mario
Giampiero Brunelli
Nato a Roma nel 1574 da Muzio e da Giulia Strozzi, apparteneva da una delle più antiche famiglie romane. Seguendo l'esempio del padre, distintosi nelle [...] . attese al compimento delle fortificazioni volute da Paolo V. Aveva così raggiunto, seppure per un breve periodo, il vertice della gerarchia militare pontificia. Per questo, in occasione degli armamenti del 1625, originati dalla crisi tra le potenze ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...