Reisch, Walter
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista austriaco, di origine ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 23 maggio 1903 e morto a Los Angeles il 28 maggio 1983. Nel corso [...] Bataan) di Wesley Ruggles, e la commedia romantica The heavenly body (1943; Crepi l'astrologo) di Alexander Hall. Il vertice della carriera lo raggiunse con Gaslight (1944; Angoscia) di George Cukor, scritto in collaborazione di John L. Balderston e ...
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Rosi, Francesco
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Napoli il 15 novembre 1922. Facendo propria la lezione di Luchino Visconti, di cui era stato aiuto regista nella realizzazione di un'opera [...] realtà è un capomafia destinato a essere ammazzato. Cadaveri eccellenti comincia là dove Lucky Luciano finisce: con l'eliminazione del vertice di una comunità mafiosa, delle cui lotte per il potere il film tratteggia un quadro impietoso su uno sfondo ...
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DE FRANCHI TOSO, Federico
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1560, terzogenito di Gerolamo e di Isabella Sauli, dopo Cristoforo e Maria.
Appartenne al ramo Toso della famiglia De Franchi, [...] membri sotto la sua personale direzione. La necessità di evitare, in regime di guerra, intervalli di sede vacante al vertice dello Stato rese opportuno anticipare l'elezione del successore del D.: così Giacomo Lomellini la sera del 16 giugno poteva ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] e si stabilì in Francia, dove fu costituito il Centro estero.
Il 1926 fu l'anno dell'ascesa di I. V. Stalin ai vertici del potere sovietico e della resa dei conti fra la maggioranza del partito bolscevico, guidata da Stalin e N. I. Bucharin, e l ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] oppositivo al programma del partito fascista. Nell'agosto dello stesso anno, rivestì i panni del pacificatore nazionale, tentando un vertice a tre con Nitti e Mussolini. Un misterioso incidente, subito nella villa di Cargnacco, rese quell'incontro un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] i principi di caldo e di freddo quali agenti di produzione e conservazione; e nelle forme mondane superiori, al cui vertice sta la natura umana, uno spiritus che, alimento di vita, è entità immateriale ma pur sempre abbarbicata alla materia; è ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] che contro F. fossero fatte valere le stesse motivazioni canoniche che in precedenza avevano impedito il suo trasferimento al vertice della Chiesa bulgara. La scelta cadde allora sull'arcidiacono Giovanni il quale il 14 dic. 872 fu consacrato papa ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] apoteosi pittorica dei maggiori poeti: Dante (di cui fustudioso assiduo), Petrarca, Boccaccio e Ariosto, medievalmente raffigurati sul vertice di un monte con gli allievi e gli ammiratori alle pendici. Ambiziosa opera di artista-letterato, sollecito ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] , ma è stato anche innegabilmente il primo «nuovo attore» del Novecento, se è vero che ha raggiunto quel vertice di sensibilità intellettuale e di competenza estetica che per Kostantin Stanislavskij doveva equiparare l’attore al poeta.
È stato poi ...
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GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque [...] Maria lasciasse il castello e cadesse vittima dei congiurati. Il governo di reggenza immediatamente costituito, con al vertice la duchessa Bona e il potente e abile primo segretario Cicco Simonetta, resse senza difficoltà alla transizione, anche ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...