CHIMIENTI, Pietro
Giovanni Aliberti
Nato a Brindisi il 24 genn. 1864 da Antonio e Caterina Fusco, compì gli studi universitari a Roma, dove si laureò in giurisprudenza. Formatosi nell'alveo della scuola [...] pagina della storia italiana".
Negli anni compresi tra il primo conflitto mondiale e il dopoguerra il C. raggiunse il vertice della sua attività professionale e politica (aveva conseguito la libera docenza nel 1890, nel 1892 fu incaricato di "nuova ...
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GHINI, Giovanni di Lapo (Giovanni di Lapo)
Maria Grazia Ercolino
Non si hanno notizie precise sulla data di nascita di questo architetto attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo.
Sull'identità [...] le opere di fortificazione di tutto il contado fiorentino.
Negli anni successivi mantenne il suo incarico al vertice dell'organizzazione nella fabbrica della cattedrale, come testimoniano i pagamenti mensili del suo salario puntualmente annotati dal ...
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GIOVANNI di Tuscolo (Giovanni Marsicano)
Stephan Freund
Non conosciamo il luogo né la data della sua nascita, che è da porre presumibilmente intorno alla metà del sec. XI.
L'appellativo "Marsicanus" [...] Riccardo di Albano - che era ancora in Francia - sugli avvenimenti del giorno dell'incoronazione.
In seguito G. fu al vertice del gruppo che, all'interno del S. Collegio, si oppose alla troppo condiscendente politica di Pasquale II verso Enrico V e ...
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MARCONI, Rocco
Giorgio Tagliaferro
Figlio di ser Filippo e forse di una Caterina di cui non è noto il cognome, il M. è documentato per la prima volta nel settembre 1504 a Venezia con la qualifica di [...] dei gesti e dei caratteri fisici e psicologici giunge a definire una poetica assolutamente peculiare" (Dal Pozzolo, p. 14). Al vertice della serie va collocata, per l'elevata qualità tecnica, la tela firmata con Cristo e l'adultera proveniente dal ...
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FOSCARINI, Giovanni, detto Ciera
Giorgio Ravegnani
Nato intorno al 1301 da Marino, procuratore di S. Marco nel 1319, fu uno dei più eminenti patrizi veneziani del Trecento.
Le fonti fanno menzione di [...] di nuovo soltanto agli inizi del 1368, quando fu tra i quarantuno elettori che, il 21 gennaio, posero Andrea Contarini al vertice dello Stato. L'anno seguente, durante la guerra di Trieste, fece parte di una zonta di venti nobili al Consiglio dei ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] arditi epiteti rivolti ai pittori, annovera pagine di ampio respiro in cui un'intensa sensibilità ritrattistica raggiunge il vertice massimo nelle animate descrizioni di scene pittoriche.
L'accordo stipulato tra Francia e Spagna nel 1668 suggerì al ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] sociale italiana che è C'eravamo tanto amati con la regia di Scola (1974): due interpretazioni che segnano il vertice della carriera non solo cinematografica dell'attore.
Non va tralasciata la sua presenza in Il giudizio universale di Vittorio De ...
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PAPPACODA, Giuseppe
Elena Papagna
– Nacque il 12 maggio 1692 a Centola, in Principato Citra, cadetto di Domenico, primo principe di quella terra, nonché marchese di Pisciotta e signore di Cuccaro, San [...] cristiano, sicuro» scriveva il segretario di Giustizia Tanucci, compiaciuto della lungimiranza dimostrata allorché ne aveva favorito la nomina al vertice della Vicaria, «su queste di lui virtù riposo e riposa il mio ministero, di cui questa carica è ...
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DURAZZO, Giacomo Pier Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 27 apr. 1717, figlio di Giovan Luca e di Paola Franzone, in una delle più ricche e colte famiglie dell'aristocrazia genovese, precisamente [...] nel 1759, della tragedia MissSara Sampson di G. E. Lessing.
Il 1764, anno in cui l'Opéra-Comique gluckiano raggiunse il vertice con Les pélerins de la Mecque, vide la fine delle fortune viennesi del Durazzo. In primavera, approfittando del viaggio a ...
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DE FILIPPO, Titina (Annunziata)
Sisto Sallusti
Sorella di Eduardo e di Peppino, nacque a Napoli il 23 marzo 1898 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che la ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] in un film di grande successo, Ti conosco mascherina!, proiettato nel periodo più oscuro dell'occupazione tedesca, e approdò, al vertice delle sue possibilità d'in.terprete, ai quattro capolavori eduardiani del quinquennio 1945-50, il suo periodo più ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...