ANTONIO MARIA Zaccaria, santo
Paolo Prodi
Nacque in Cremona alla fine del 1502 o all'inizio dell'anno seguente - il giorno preciso della nascita non è noto - da Lazzaro, patrizio cremonese discendente [...] nascondimento e dando forma commovente all'azione liturgica. Per s. A. M. questo è il cammino per arrivare al vertice della vita spirituale, all'orazione mistica, all'esperienza diretta di Dio da parte dell'anima trasfigurantesi. Egli non può essere ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] e una fragile fanciulla; e il perfetto Don Pietro Caruso, un atto con cui già nel 1895 egli aveva toccato il vertice dello stile allusivo (fa pensare a Čechov), rappresentando il dramma di miseria e di rimorso di un padre vizioso soltanto attraverso ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] struttura polifonica ("montaggio verticale" secondo la successiva e più tecnica specificazione) che colloca il cinema al vertice della moderna gerarchia delle arti. Neravnodušnaja priroda riprende e in parte modifica questa tesi sull'eccellenza del ...
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MALLIO, Michele
Donatella Fioretti
Nacque a Sant'Elpidio a Mare, presso Fermo, il 4 nov. 1756 dalla recanatese Antonia Pasqualini e da Girolamo, appartenente a un'antica famiglia del patriziato elpidiense [...] della rendita di un suo terreno e di lezioni di eloquenza a rampolli della nobiltà locale. Nel 1816 toccò il vertice dell'ambiguità: da un lato, infatti, tentò di riqualificarsi come letterato ortodosso e devoto pubblicando un volume di Poesie e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lodovico Mortara
Massimo Meccarelli
La lezione di Lodovico Mortara è stata riscoperta solo in tempi relativamente recenti. Essa tuttavia appare essenziale per una più consapevole conoscenza, non solo [...] » (Commentario del codice e delle leggi di procedura civile, cit., nr. 67, p. 74); essa è pensata come vertice dell’ordinamento giudiziario capace di assicurare una «costante uniformità della interpretazione della legge» (Mortara 1890, 18962, p. 29 ...
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LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] ) e lanciò sulla diocesi l'interdetto.
Nell'aspro confronto con il duca, il L. si avvalse di relazioni privilegiate con il vertice regio e con il Papato pisano: il 5 giugno 1411 Giovanni XXIII lo creò cardinale.
Alla base di questa scelta fu forse ...
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PEPOLI, Taddeo
Massimo Giansante
PEPOLI, Taddeo. – Taddeo Pepoli, figlio primogenito di Romeo di Zerra e di Azzolina Tettalasini, nacque a Bologna verso il 1290.
Già dalla metà del XIII secolo, la famiglia [...] degli Anziani e Consoli. Drasticamente ridotte furono anche le competenze e l’autonomia del podestà cittadino, vertice dell’amministrazione giudiziaria. Gli interventi diretti di Taddeo in questo settore furono infatti frequentissimi e il podestà ...
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FRANCO, Girolamo
Rotraut Becker
Nacque nel 1491 a San Severino Marche da famiglia nobile.
Sulla sua formazione sappiamo solo che apprese il greco e il latino ed ebbe conoscenze giuridiche. Nel 1517 [...] von Silenen, allora in licenza, scrisse poi riconoscente che il F. aveva contribuito a evitare che l'avvicendamento al vertice della Chiesa nuocesse o fosse sfavorevole alla guardia. Durante questi mesi il F. ebbe l'ufficio di cancellarius custodiae ...
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LODOLINI, Armando
Anna Lia Bonella
Nacque il 26 marzo 1888 a Roma, da Alessandro, proprietario di una piccola tabaccheria-drogheria, e da Laura Diamantini.
Conseguita nel 1907 la maturità classica presso [...] P. Capoferri, quando questi, nei primi mesi del 1940, fu chiamato a sostituire per breve tempo E. Muti ai vertici del Partito nazionale fascista (PNF); nello stesso anno avviò una collaborazione con Il Lavoro di Genova durata fino al giugno 1944 ...
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FOSCARARI (Foscherari), Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1333 da Simone di Gualmacco, abitante nella cappella di Santa Maria de' Carrari. Lo aveva preceduto di qualche anno [...] derivi da una diversità dei criteri di valutazione applicati.
Nel 1393 le fortune politiche del F. raggiunsero il vertice. Sotto l'impulso delle principali famiglie cittadine, guidate da Francesco Ramponi e Carlo Zambeccari, la parte popolare, che ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...