MAFFII (Mafii, Maffi), Maffio
Maddalena Carli
Nacque a Firenze il 6 ag. 1881 da Pasquale, di antico e illustre casato, e Bianca Faldi. Nella città natale trascorse l'intera giovinezza, frequentando [...] venissero affidati a "camicie nere fedelissime".
Un mese dopo, il M. venne chiamato a sostituire Ojetti al vertice del Corriere della sera, per ovviare alle manifestazioni di indipendenza del predecessore e "in pieno accordo" - come sottolineava ...
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CALABRESI, Oreste
Sisto Sallusti
Nacque a Macerata il 7 maggio 1857 da famiglia borghese. Essendosi questa trasferita a Roma in condizioni economiche disagiate, il C. fece l'apprendista in una oreficeria [...] " Nunzio Rametta in Dal tuo al mio di G. Verga. Finalmente, il 2 marzo 1904, al teatro Lirico di Milano, il vertice della sua carriera: la potente, sanguigna interpretazione di Lazaro di Roio nella prima della Figlia di Iorio di G. D'Annunzio. La ...
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DI GENNARO, Giuseppe Aurelio
Guido Panico
Nacque a Napoli nel 1701 dall'avvocato Ottavio e da Cecilia De Franco, in una famiglia che faceva parte di quelle élites urbane affermatesi nel secolo precedente [...] giudice della Vicaria civile, che, insieme al Sacro Regio Consiglio e alla Reale Camera di S. Chiara, costituiva il vertice della struttura giurisdizionale del Regno.
Nel 1742 entrò a far parte della giunta di giureconsulti nominata dal sovrano allo ...
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BARBARO, Antonio
Gino Benzoni
Nato a Venezia nel 1627, terzo dei cinque figli di Carlo e Marietta di Francesco Diedo, svolse durante la sua non lunga vita un ruolo notevole, in particolar modo nel carso [...] un palmo di terra guadagnato". Il Senato, tuttavia, preoccupato del riflettersi nei gradi minori di tali rivalità al vertice, fu indotto dalle lagnanze del Morosini e dalla richiesta dello stesso B. ad accordargli, nell'ottobre del 1667, licenza ...
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LORENZANI, Giovanni Andrea
Emilio Russo
Nacque a Roma il 29 nov. 1637 da Giovanni Antonio e da Lorenza Baratta, sorella del pittore Lazzaro Baratta.
Poco è noto dei suoi studi, che egli definisce scarni [...] rimane l'unica testimonianza della sua attività artigianale, che pure dovette essere assai intensa e che ebbe il suo vertice in una collezione di 115 medaglioni raffiguranti ciascuno un pontefice, ancora parte dei beni enumerati alla sua morte.
Nel ...
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BUTERA, Ambrogio Santapau Branciforte principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque forse a Licodia (Catania) da Porzio e da una Branciforte, intorno al 1518, da famiglia di antica nobiltà trasferitasi nell'isola [...] cedola reale del 10 luglio 1549, gli fu assegnato l'ufficio di maestro giustiziere, che lo poneva - a vita - al vertice della magistratura isolana e gli assicurava una posizione di notevole prestigio e un emolumento annuo fra i più alti pagati dall ...
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LETI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Fermo (Ascoli Piceno) il 17 ag. 1867 da Francesco e da Zenaide Palmieri. Di famiglia modesta (il padre era maestro delle scuole elementari), dopo avere ultimato [...] gli interessi di alcune ditte danneggiate dalla guerra nell'ex Impero austro-ungarico e che lo aveva posto al vertice di importanti gruppi industriali (nel 1925 era presidente della Superpila di Firenze e della francese Leclanché, nonché consulente ...
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COLOMBINO, Giuseppe Emilio
Francesco M. Biscione
Più noto quale Emilio, nacque a Torino il 30 gennaio del 1884, da Federico e da Costanza Borello, e iniziò a lavorare quale operaio meccanico in un'officina [...] lavorato. E fu in questa situazione che si inserì il tentativo mussoliniano dicoinvolgere alcuni dirigenti riformisti al vertice dello Stato. Mussolini aveva sottolineato la differenza che correva fra l'"infame" atteggiamento dei socialisti e quello ...
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CONFALONIERI (de Confanoneriis, de Confaloneriis), Matteo, detto Balocchino
Aldo A. Settia
Figlio di Martino, consignore di Balocco (Vercelli) - donde il soprannome - e nipote abiatico di altro Matteo, [...] lo Sforza. La sua appartenenza allo stretto seguito del duca, con la conseguente partecipazione ai giochi di potere al vertice dello Stato, proseguì nel 1485 allorché egli si associò alla cospirazione contro Claudio di Racconigi e poi nel 1487 alla ...
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FABBRI, Giovan Battista
Luciano Bonuzzi
Nacque il 7 apr. 1806 a San Michele in Bosco, sopra Bologna, da Marco Antonio, economo del penitenziario che allora si trovava a San Michele, dove oggi ha sede [...] più opportuno ricorrere al forcipe da quelle in cui è sufficiente la semplice leva come "quando la testa, presentando o il vertice o la faccia è trattenuta nell'ingresso del catino" (Dell'uso ragionevole della leva nell'ostetricia, ibid., pp. 453-523 ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...