ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] Phaedo, p. 90).
Se dobbiamo credere all'autore del Liber de regno Siciliae, uno dei primi atti di A., giunto al vertice del potere, sarebbe stato quello di mitigare l'animo del re, esasperato per l'uccisione di Maione, svelandogli alcuni intrighi del ...
Leggi Tutto
FEDERICI, Federico
Carlo Bitossi
Nacque da Cristoforo di Pier Battista e da Nicoletta Rossi in data collocabile intorno al 1570; non è noto il luogo di nascita.
La famiglia, originaria di Sestri Levante, [...] . Fu estratto come membro del Collegio camerale (procuratore) per il biennio 10 luglio 1633-30 giugno 1635. Si trovava dunque al vertice del governo quando, nel 1634, venne finalmente stipulata la pace tra la Repubblica di Genova e il duca di Savoia ...
Leggi Tutto
GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] La Gioventù e l'Ozio, e infine l'Aurora. Quest'ultima è unanimemente considerata uno dei suoi capolavori, nonché vertice qualitativo della decorazione dell'intero palazzo. Le numerose ricevute di pagamento rilasciate al pittore tra il 26 nov. 1695 e ...
Leggi Tutto
GAGGIA, Achille
Maurizio Reberschak
Nacque a Feltre, nel Bellunese, il 1° marzo 1875 da Bortolo e Maria Angelica Pauletti. Completati gli studi scolastici a Feltre e a Belluno, s'iscrisse all'Università [...] nei suoi confronti da parte della SADE si era già espressa nel 1925 con la già menzionata designazione del G. al vertice della banca del gruppo, il Credito industriale di Venezia.
Nel periodo della presidenza del G., durata fino al 1930, la banca ...
Leggi Tutto
BENELLI, Giovanni
Bruna Bocchini Camaiani
Andrea Riccardi
Nacque a Poggiole di Vernio (Firenze), diocesi di Pistoia, il 12 maggio 1921 da Luigi e da Maria Simoni. Dopo aver vissuto i primi anni nel [...] romana. Uno dei tratti salienti della riforma era la collocazione centrale della segreteria di Stato nella Curia, al vertice delle congregazioni romane, trasformate ormai quasi in moderni fficasteri. Il B. ebbe un ruolo notevole nell'attuazione di ...
Leggi Tutto
COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] stile, a convenienza e a declamazione" (A. Basso, Il teatro Regio..., p. 216). Il crescente successo del C., giunto al vertice della carriera e della popolarità, gli valse una scrittura da parte dell'impresario B. Merelli, che lo invitò a scrivere un ...
Leggi Tutto
DE NOBILI, Roberto
Matteo Sanfilippo
Nacque nel settembre 1577 a Montepulciano (Siena) - ma un'errata tradizione ha ritenuto a lungo che fosse nativo di Roma - dal marchese Pierfrancesco e da Clarice [...] bralimaniche, anche prima della messa, l'uso cosmetico della polvere di sandalo, il "kudumi" (il ciuffetto di capelli al vertice della testa rasata) e il "cordone" di fili intrecciati sul petto simbolo della più alta nobiltà indiana.
Nel 1610 l ...
Leggi Tutto
FOSSATI (poi Fossati Bellani)
Roberto Romano
Famiglia di industriali tessili attiva a Monza e in Valtellina tra '800 e '900. Nel febbraio 1874 Felice (Monza, 8 ott. 1850-ivi, 24 nov. 1916), figlio di [...] partigiane e pochi mesi dopo scomparve Alberto. Marco Tullio, che fu poi nominato conte da Umberto II, rimase così da solo al vertice della società, anche se ben presto, data l'età anziana dello zio, emerse la figura del figlio di Alberto e Maria ...
Leggi Tutto
FALCK, Giovanni
Mario Fumagalli
Nacque a Mandello Lario (Como) il 16sett. 1900, secondogenito di Giorgio Enrico e di Irene Bertarelli. Il fratello primogenito Enrico, nato a Lecco il 21genn. 1899, morì [...] di esasperazione ideologica; dall'instabilità politica; dall'inflazione elevata; dall'indebitamento di molte imprese. Il nuovo vertice della Falck poté tuttavia contare su una situazione aziendale complessivamente buona, per l'avveduta gestione nei ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Giacomo (Iacobus a Caballis; Iacobus ab Equis; Iacomo dai Chavagli; Giacomo delli Caugi)
Luisa Miglio
Nacque presumibilmente a Verona - dove la sua famiglia risulta residente già nel sec. XII [...] duratura e si concluse vantaggiosamente per ambedue le parti; se è vero, infatti che, il C. raggiunse posizioni di vertice e fu addirittura inserito nell'elenco della nobiltà veneziana, è anche vero che le ricompense accordategli furono la puntuale ...
Leggi Tutto
vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...