CORRADO da Offida, beato
Raoul Manselli
Nacque ad Offida (Ascoli Piceno) da umili genitori, nel 1237. Aveva dunque solo quattordici anni quando, nel 1251, fu accolto nell'Ordine dei frati minori dal [...] di cui C. era dunque un esponente di prim'ordine, e del rigorismo della Francia meridionale, di cui era in quel momento vertice Pierre de Jean Olieu. Questi - non si dimentichi che è alla fine del Duecento forse il più grande teologo ed esegeta dell ...
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GIOVANNI da Ignano
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1248 da Francesco di Bolognetto. Il nome della madre non è noto. Ebbe due fratelli, Zandonato e Giacomo, di lui minori d'età, e due sorelle, [...] di senatore.
L'elezione di queste due magistrature, che dava vita anche in Roma alla tipica doppia struttura di vertice delle città reggentisi a Comune, era espressione di una accentuata autonomia del popolo romano, grazie soprattutto alla lunga ...
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BAGNASACCO, Antonio
Valerio Castronovo
Nacque in Andorno nella prima metà del sec. XVI (oggi Andorno Micca, in provincia di Vercelli).
Cresciuto nel clima di fervore di studi legali tipico del Piemonte [...] , alle leggi, al pubblico bene") gli consentiva d'intervenire nelle decisioni del Senato e in alcuni settori giudiziari al vertice dello Stato.
Si allargavano nel contempo le visuali e gli interessi giuridici del B., come testimonia un'opera analoga ...
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MALVEZZI, Gaspare
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1372 da Musotto di Vezzolo (Giuliano) e da Margherita di Toniolo Zanzifabri.
Il padre Musotto e i suoi fratelli Melchion e Zanne acquisirono [...] ne segnarono la linea d'azione. Ripetutamente anziano, nel novembre fu dei Dieci di balia, nuovo organo al vertice del Comune, in sostituzione dei Sedici riformatori, cui gli Anziani trasferirono i poteri straordinari conferiti loro in gennaio. Nel ...
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PILACORTE, Giovanni Antonio
Paolo Goi
– Nato intorno al 1455 a Carona, presso Lugano (luogo di origine di una schiera di muratori e scalpellini), figlio di Tommaso e marito della conterranea Perina, [...] in S. Marco a Pordenone, dai soliti decori vegetali e con la statuina di S. Giovanni Battista (1506) al vertice, presto imitata in ambito friulano e, nell’immediato contesto, nelle chiese parrocchiali delle frazioni di Pordenone, Villanova e ...
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PIANELL, Giuseppe Salvatore
Carmine Pinto
PIANELL, Giuseppe Salvatore. – Nacque a Palermo il 9 novembre 1818 da Francesco e da Cirilla Iannelli.
Il padre, figlio di un funzionario dell’amministrazione [...] . Si recò invece a Parigi dove restò fino alla resa di Gaeta. Il suo fallimento testimoniò le contraddizioni dei vertici politici e militari del regime borbonico.
Subito dopo, Pianell chiese di entrare nell’esercito italiano, una scelta condivisa da ...
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GRIFO di Tancredi
Angelo Tartuferi
Non si conoscono le date di nascita e morte di questo pittore documentato in Toscana dal 1271 al 1303.
In un documento portato di recente all'attenzione degli studi [...] la Vergine ha un impianto ormai prettamente trecentesco, sottolineato anche dalle copiose decorazioni di gusto cosmatesco. Tuttavia, il vertice qualitativo di questa fase è da individuare nell'altro altarolo portatile già in collezione Agnew a Londra ...
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FRANCHETTI, Alberto
Renato Badalì
Nacque a Torino, il 18 sett. 1860, dal barone Raimondo, ricco proprietario terriero, e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre (Livorno, 25 ott. 1829 - Reggio Emilia, 30 [...] a Wagner, che la adottò in maniera sistematica), e, forse, di certi impasti orchestrali, ma nulla più.
Vertice della produzione melodrammatica del F. può essere considerato, a onta dei profondi rimaneggiamenti, il Cristoforo Colombo (1892). L ...
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DORNIG, Mario
Umberto D'Aquino
Nacque a Firenze il 23 nov. 1880 da Antonio e Antonietta Gilardelli, entrambi di origine triestina. Dopo essersi laureato in ingegneria civile a Roma nel 1904, si trasferì [...] geometrici fondamentali di depressioni (quelle a forma di cono e quelle a forma di paraboloide con asse verticale e vertice in basso) quale dovesse essere il dislivello più conveniente per realizzare la massima potenza (ottenibile quando è massimo il ...
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CESATI, Alessandro, detto il Greco o il Grechetto
Silvana De Caro Balbi
Nato a Cipro (donde il soprannome) agli inizi del sec. XVI, in data imprecisata, da padre di origine milanese e da madre cipriota [...] Moncalieri all'esecuzione di una medaglia per la duchessa Margherita, recante al rovescio la figura di Minerva e il motto "Vertice nata Jovis" suggerito dallo stesso Caro (lettera del 16 ott. 1562, III, p. 129). Nel 1564, probabilmente senza più far ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...