La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] Ciò significa che in questo periodo il clero romano aveva una struttura ben collaudata, una vera e propria ‘organizzazione piramidale’. Al vertice c’è infatti il vescovo; a un livello inferiore il collegio dei presbiteri e l’ordine dei diaconi. A un ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] di fatto la separazione delle due famiglie dell'Ordine francescano, del quale veniva salvata la sola formale unità del vertice ed era destinata a costituire il principale punto di riferimento normativo fino alla definitiva separazione dei due rami ...
Leggi Tutto
RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] r. dovette avere un importante rapporto con lo sviluppo della plastica monumentale nel Medioevo; esso raggiunse un primo vertice artistico con le statuer., caratteristiche della Francia sudoccidentale e centrale, tra le quali un'effigie della Vergine ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] cosmico-evangelica del creato e con il rifiuto delle armi di cristiani e musulmani di volgersi a battaglia48.
E così in quel vertice narrativo assoluto che è Il quinto evangelio (1975) di Mario Pomilio, in cui il diario del prete sconosciuto che il ...
Leggi Tutto
Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] Napoleone (che individua nei voti religiosi perpetui una inaccettabile rinuncia ai diritti civili)»32: da quel momento il «vertice dello stato di perfezione» – osservava Nicola Raponi – non era più la contemplazione, ma la «carità operosa verso il ...
Leggi Tutto
Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] di fedeli, si muovono secondo «esigenze locali e spinte personali»64, di maggior rilievo sono le pressioni «di vertice» delle gerarchie ecclesiastiche. Già nel 1927, due anni prima della conciliazione, il Segretario di Stato Gasparri invitava i ...
Leggi Tutto
Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] marcata accentuazione del carattere funzionale dell'autorità è in Niklas Luhmann: per lui, in una società "senza vertice" e "senza centro" come la nostra - che è caratterizzata dalla circolarità autoreferenziale delle organizzazioni complesse e che ...
Leggi Tutto
La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] votato dai vescovi – il 3 luglio 1985 il cardinale Ugo Poletti fu nominato presidente della Cei. La sua ascesa al vertice della Conferenza, a cui sarebbe seguita un anno dopo quella di monsignor Camillo Ruini alla segreteria, metteva la parola fine ...
Leggi Tutto
Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] III era oggetto di costante preoccupazione da parte della Curia, e materia centrale, assieme alla crociata, degli incontri al vertice fra O. e l'imperatore. Nonostante Federico II avesse due volte confermato, nel 1219 e nel 1221, le anteriori ...
Leggi Tutto
Gregorio X, beato
Ludovico Gatto
Tedaldo nacque a Piacenza e appartenne alla nobile famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata in alcun modo con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo dei suoi [...] da un'assemblea variegata e tendenzialmente poco disposta a firmare cambiali in bianco a un pontefice giunto al vertice della Chiesa dopo un lunghissimo periodo di vacanza papale e di confusione organizzativa e morale. Rimane poi il programma ...
Leggi Tutto
vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...