Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] , piena, immediata e universale su tutta la Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente in quanto egli è al vertice di tutta la gerarchia ecclesiastica. Ha diritto a speciali titoli onorifici, insegne speciali e segni di riverenza; in ...
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(v. congo belga, XI, p. 133; App. I, p. 457; II, i, p. 675; congo, App. III, i, p. 419; zaire, App. IV, iii, p. 865; V, v, p. 810)
Nel maggio 1997 il paese ha abbandonato la denominazione di Zaire per [...] dalla metà degli anni Ottanta.
La situazione economica è stata una delle cause all'origine dei mutamenti verificatisi al vertice politico del paese, insieme con la crescente insoddisfazione verso un regime personalistico e poco efficiente; anche la ...
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Comune italiano
Enrico Artifoni
All'aprirsi del sec. XIII il mondo comunale italiano continua ad essere fortemente segnato dalle caratteristiche che avevano guidato la sua stessa origine. È utile seguire [...] linee di alleanza consolidate, anche se non mancano casi di città che aderirono solo dopo cambiamenti di fazione al vertice. Nel mese di aprile si aggiungono Vercelli e Alessandria, da decenni coinvolte nella politica pattizia milanese nell'Italia ...
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URBANO V, beato
Michel Hayez
Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale - il papa accolse il padre ad Avignone, dove morì quasi centenario il 13 [...] di ricostruzione sia materiale che spirituale, resistendo anche agli arbitri dell'arcivescovo di Sens, finché Innocenzo VI lo pose al vertice di St-Victor di Marsiglia (2 agosto 1361). Divenuto papa, fece riedificare il coro dell'abbaziale (1363-1365 ...
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DELLA SETA, Alceste
Paolo Tirelli
Nacque a Roma il 13 dic. 1873 da Giona e da Laura Amati, ambedue di origine israelita.
Il padre, Giona, dal giugno al settembre 1866, nel corso della terza guerra d'indipendenza, [...] 'assise di Modena. La direzione risultò interamente composta da personalità appartenenti all'area rivoluzionaria. Il D., eletto nel vertice del partito, sull'ultimo numero della Soffitta (20 luglio 1912 n. 33), uscito pochi giorni dopo la conclusione ...
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GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] le entrate delle città suddite aveva trovato forse il suo punto più alto.
Dalla fine del 1405 i mutamenti politici al vertice del Ducato si susseguirono frenetici, rivelando l'incapacità di G. nel perseguire un proprio disegno di riscatto e il forte ...
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Giustiziere
AAndrea Romano
Un noto passo dell'arcivescovo e cronista salernitano Romualdo Guarna (m. 1181) c'informa che "Rogerio in regno suo perfecte pacis tranquillitate potitus, pro conservanda [...] non territoriali, incaricati di risolvere specifiche questioni. Comunque, è da ritenere che, almeno a partire dal 1240, al vertice del sistema giudiziario del Regnum stesse un solo Magister Iustitiarius Magnae Regiae Curiae (Cuozzo, 1995, pp. 31 ss ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] i tenentes in servitio, coloro che dai tenentes in capite derivavano il loro beneficio. E in qualità di vertice dell'ordinamento vassallatico, il sovrano svevo amministrava parte della giustizia feudale. In particolare, la Magna Curia Regis aveva ...
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LAMPERTICO, Fedele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vicenza il 13 giugno 1833 da Domenico e da Angela Valle, di nobile famiglia.
La famiglia paterna, che un biografo definisce "doviziosa" e dedita a lucrose [...] 1861 dopo avergli dato cinque figli, due dei quali morti subito dopo la nascita - rinsaldò la collocazione del L. al vertice della scala sociale cittadina.
Formato dal magistero dello Zanella e dal conseguente interesse per le teorie rosminiane, il L ...
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Comuni e civiltà comunali
Jean-Claude Maire Vigueur
Incaricati di amministrare le nostre città e il territorio circostante, i Comuni di oggi incidono in modo piuttosto notevole sulla qualità della nostra [...] del regime comunale. La prima fase corrisponde più o meno al sec. 12° e si caratterizza dall’esistenza, al vertice dell’apparato comunale, di un collegio di ufficiali, i consoli, che esercitano quello che verrebbe chiamato oggi il potere esecutivo ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...