Francia, regno di
BBenoît Grévin
Per tutto il XIII sec. il Regno di Francia fu la principale potenza politica dell'Occidente. Questa preminenza, conseguita nei fatti con le vittorie riportate durante [...] , che entrarono a far parte più o meno a lungo della familia di Federico o di suo figlio Enrico (VII). Al vertice della gerarchia dei familiari, il conte Raimondo VII di Tolosa (dal 1229 al 1249), che fu uno dei principali agenti della politica ...
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BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] poi approvato, sulle incompatibilità parlamentari, sostenuto da L. Sturzo, che avrebbe impedito a Mattei di cumulare cariche al vertice delle imprese pubbliche con il mandato parlamentare.
Con l'inizio della seconda legislatura, il B. divenne uno dei ...
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GUERCIO, Guglielmo
Enrico Basso
Nato presumibilmente a Genova nel terzo decennio del sec. XIII, apparteneva a una famiglia di origine vicecomitale tra le più influenti dell'aristocrazia consolare che [...] .
Le motivazioni del G. nell'aderire a un progetto così rischioso, e inoltre promosso da un sovrano che rappresentava il vertice della fazione contro la quale da sempre si era rivolta l'attività politica della sua famiglia, sono rimaste sempre nell ...
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GUICCIARDI, Diego
Emanuele Pagano
Nacque in Svizzera, a Lugano, il 26 febbr. 1756 da Giuseppe Lodovico, nobile valtellinese originario di Ponte, e dalla nobildonna luganese Maria Maddalena Maderna. [...] politiche della nascente Repubblica Italiana, proclamata il 26 genn. 1802. Il G. vi ricoprì subito uffici di vertice: come segretario di Stato dimostrò competenze amministrative indubbie, pur prestando il fianco a rilievi di favoritismo verso i ...
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MANIACE (Maniakes), Giorgio (Georgios)
Francesca Luzzati Laganà
Figlio di Goudelios, di discussa discendenza nobiliare microasiatica - ovvero homo novus, secondo un'altra interpretazione - nacque presumibilmente [...] a Costantinopoli. Seguì una sua riabilitazione sotto Michele V, mentre l'imperatrice Zoe (1042) lo trasse di nuovo al vertice delle gerarchie militari, inviandolo non in Sicilia, ormai persa per l'inettitudine dei suoi successori, ma nelle terre ...
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FOSCARINI, Nicolò
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 16 marzo 1671 da Nicolò, del ramo a S. Stae, e da Ruzzina Ruzzini, del procuratore Marco.
Possiamo attribuire al F. una giovinezza poco serena, [...] il 31 maggio 1706 e il 27 febbr. 1708. Quindi (24 maggio 1710) giunse al saviato del Consiglio, ossia al vertice del Collegio; subentrava in tal modo allo zio Sebastiano, plenipotenziario della Repubblica ai negoziati dell'Aja, dove sarebbe morto nel ...
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MANDELLI, Vittorio
Maria Francesca Gallifante
Nacque a Vercelli il 14 giugno 1799 da Mauro Domenico, notaio, e da Francesca Albano. Compì i primi studi nella città natale meritandosi un posto gratuito [...] la morsa della censura.
Del resto molte delle frequentazioni del M. erano costituite da esponenti del mondo religioso: al vertice dell'ospedale Maggiore era il canonico G. Lampugnani; intenso fu il rapporto con l'erudito canonico G. Barberis ...
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GORRIERI, Gastone
Simona Urso
Nacque a Montelaterone, frazione di Arcidosso, alle pendici del monte Amiata, il 3 sett. 1894, da Alfonso e Adele Detti.
Avviatosi al giornalismo il G., collaboratore de [...] con l'attivazione ufficiale del Sindacato nazionale fascista dei giornalisti che, di fatto, controllava completamente la categoria e al cui vertice era un direttivo di cui il G. entrò a far parte. Sempre nell'ambito di questo disegno, a Milano si ...
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FINZI, Aldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Legnago (Verona) il 20 apr. 1891 da Emanuele, proprietario di un'industria molitoria a Badia Polesine, e da Rosa Roggia. Studiò al collegio "Maria Luigia" di Parma [...] , e certamente avveniva con il consenso di Mussolini.
Nonostante questa battuta d'arresto il F. restava un autorevole esponente del vertice fascista e se ne ebbe conferma nel gennaio 1924, allorché fu chiamato a far parte - insieme con C. Rossi, F ...
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DAVANZATI, Giuliano
Roberto Barducci
Figlio di Roberto di Niccolò e di Antonia de' Bischeri, nacque a Firenze nel 1390. Rampollo di una famiglia ben assestata tra la classe dirigente fiorentina (il [...] operando al di là delle competenze ordinarie della magistratura di cui faceva parte. Nel 1436, infine, salì al vertice del governo della Repubblica divenendo gonfaloniere di Giustizia. Il pontefice Eugenio IV gli conferì in quell'anno il cavalierato ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...