CONTARINI, Andrea
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque a Venezia nei primissimi anni del '300 dal patrizio Nicolò, appartenente al ramo di S. Paternian. Dei suoi quattro fratelli maschi, Tommaso, Marino, [...] fonti consente sempre di poter cogliere nelle più generali scelte politiche dei dogado l'apporto specifico di chi, pur al vertice dello Stato, era dalla stessa costituzione veneziana circoscritto più ad un ruolo di supremo magistrato che a quello di ...
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LANFREDINI, Giovanni
Marco Pellegrini
Nacque a Firenze nel 1437 da Orsino di Lanfredino e da Ginevra di Piero Capponi, nel quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago.
La sua giovinezza - tipica di un [...] primavera 1484. Durante un intervallo fra i suoi impegni diplomatici, il L. poté conseguire anche quelle cariche al vertice dello Stato che fino ad allora erano state appannaggio del fratello Iacopo, ormai anziano: nel trimestre gennaio-marzo 1484 ...
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GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] l'estensione del movimento e le sue ragioni profonde, il che evidenzia il limite dell'intera operazione: un accordo di vertice, sostenuto da un'attività diplomatica abile e conciliante, ma non adeguatamente partecipato. Man mano che il consenso si ...
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FARINACCI, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque il 16 ott. 1892 a Isernia da Michele e da Amelia Scognamiglio. Rimase nella città molisana fino all'età di otto anni, poi al seguito del padre, commissario [...] convinti assertori e ne divenne il più strenuo difensore fino al tragico epilogo. Il F., che vantava buoni rapporti con il vertice nazista, fu sempre considerato in Germania e in Italia come il più filotedesco tra i gerarchi fascisti. Nel 1938 fu il ...
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LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] ) e lanciò sulla diocesi l'interdetto.
Nell'aspro confronto con il duca, il L. si avvalse di relazioni privilegiate con il vertice regio e con il Papato pisano: il 5 giugno 1411 Giovanni XXIII lo creò cardinale.
Alla base di questa scelta fu forse ...
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PEPOLI, Taddeo
Massimo Giansante
PEPOLI, Taddeo. – Taddeo Pepoli, figlio primogenito di Romeo di Zerra e di Azzolina Tettalasini, nacque a Bologna verso il 1290.
Già dalla metà del XIII secolo, la famiglia [...] degli Anziani e Consoli. Drasticamente ridotte furono anche le competenze e l’autonomia del podestà cittadino, vertice dell’amministrazione giudiziaria. Gli interventi diretti di Taddeo in questo settore furono infatti frequentissimi e il podestà ...
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FRANCO, Girolamo
Rotraut Becker
Nacque nel 1491 a San Severino Marche da famiglia nobile.
Sulla sua formazione sappiamo solo che apprese il greco e il latino ed ebbe conoscenze giuridiche. Nel 1517 [...] von Silenen, allora in licenza, scrisse poi riconoscente che il F. aveva contribuito a evitare che l'avvicendamento al vertice della Chiesa nuocesse o fosse sfavorevole alla guardia. Durante questi mesi il F. ebbe l'ufficio di cancellarius custodiae ...
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FOSCARARI (Foscherari), Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1333 da Simone di Gualmacco, abitante nella cappella di Santa Maria de' Carrari. Lo aveva preceduto di qualche anno [...] derivi da una diversità dei criteri di valutazione applicati.
Nel 1393 le fortune politiche del F. raggiunsero il vertice. Sotto l'impulso delle principali famiglie cittadine, guidate da Francesco Ramponi e Carlo Zambeccari, la parte popolare, che ...
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GIURIATI, Giovanni Battista
Giuseppe Sircana
Nacque a Venezia il 4 ag. 1876 da Domenico e da Giovanna Bigaglia, in una famiglia borghese di intensi sentimenti patriottici.
Il padre, avvocato e deputato [...] duce, nonché l'ostilità di gerarchi quali G. Marinelli, A. Starace e L. Arpinati, resero, infine, inevitabile la sua sostituzione al vertice del PNF. Dopo aver chiesto più volte di essere sollevato dall'incarico, il 6 dic. 1931 il G. vide accolte le ...
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CONDULMER, Antonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia nel 1452 da Bernardo e da Maria di Artale Contarini.
La famiglia Condulmer era di nobiltà recente: un ramo era entrato a far parte del patriziato [...] tenuto dal doge Leonardo, per pagare i quali il doge disponeva di denaro pubblico. L'azione del C. fu contrastata al vertice dello Stato veneziano; il Collegio accusò lui ed il Priuli di "vexar sti Loredani". Il clamoroso processo ebbe la sua ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...