PIERBENEDETTI, Mariano
Stefano Tabacchi
PIERBENEDETTI, Mariano. – Nacque a Camerino nel 1538, da Carlo e Caterina Meluzi (non Dommelusi come riportato nella maggior parte delle biografie). Apparteneva [...] un ruolo di grande rilievo nel governo dello Stato della Chiesa. Il nuovo pontefice, infatti, lo pose al vertice dell’amministrazione temporale, sempre insieme ai cardinali Salviati e Montalto, «come farebbero se Sua Beatitudine havesse un nipote ...
Leggi Tutto
FERRERO, Giovanni Stefano
Almut Bues
Nacque il 3 giugno 1568 a Biella, figlio di Giovanni Giorgio, conte di Borriana e Beatino (1534-1607), e di Dorotea Bertodano, figlia del conte di Tolegno e di Lucrezia [...] 1605, il F. chiese di tornare a Roma, perché intuiva che le sue possibilità di ascesa erano compromesse dal cambiamento al vertice della Curia. Il 18 apr. 1605 il F. scrisse al nuovo papa Leone XI offrendogli i propri servigi e comunicandogli la ...
Leggi Tutto
DEL FEDE, Antonio (Fidei)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1370 da famiglia di modesta condizione.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma sappiamo che ebbe almeno tre fratelli, di cui due, Giovanni [...] documento ufficiale in cui al D. viene attribuito il grado di magister, segno questo che egli aveva ormai raggiunto il vertice degli studi universitari. Nel capitolo provinciale tenuto a Siena nel 1413 il D. fu eletto priore nel monastero di Firenze ...
Leggi Tutto
BEATO
Paolo Delogu
Non si conosce né l'anno di nascita né la famiglia di questo vescovo di Tortona. Le prime notizie a lui relative lo mostrano "nótarius" e "cancellarius" alla corte di Berengario I [...] gli uomini della fazione avversa. Morto nello stesso anno Berengario e tornato in Italia Rodolfo, B. raggiunse il vertice della sua fortuna politica, ottenendo la direzione della cancelleria del Regno. Dall'agosto al dicembre 924 egli è menzionato ...
Leggi Tutto
DAMELE, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova nel 1811 da Andrea e da Rosa Gazola. Figura organizzativamente basilare del mazzinianesimo genovese per gli anni 1856-1870, ma intellettualmente di [...] la propria attenzione alle prime forme di aggregazione operaia a Genova, al fine di mantenere saldo il vincolo tra il vertice borghese del movimento repubblicano e la base popolare che ne costituiva il serbatoio. Dal 1866 la polizia, però, cominciò a ...
Leggi Tutto
CERCIÀ (Cerciano), Domenico
Lorenzo Tozzi
Nacque verso il 1770 (per il Manferrari 1768) a Napoli. Se è vero quanto riferisce il Fétis (annotazione per altro non confermata dal Florimo), sarebbe stato [...] egli creò, pur nella casistica consueta del genere buffo che proprio sul finire del secolo sembrava raggiungere il suo vertice qualitativo, un suo mondo ridanciano e burlone.
Non molto sappiamo dei suoi librettisti; conosciamo infatti solo il nome di ...
Leggi Tutto
ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] tutti dalla stamperia di Abramo Usque, una trentina di volumi in ebraico e una decina in spagnolo o in portoghese. Vertice celebre di tanto fervore tipografico la traduzione (che si rifà alla versione quattrocentesca del rabbi Mosè Arragel de Gradall ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] un mutamento attinente, in special modo e con conseguenze imprevedibili, alla prassi ecclesiastica, promosso e fatto proprio dal vertice papale; e come una fuoriuscita dai rigidi steccati dell'età della "guerra fredda" in nome di un ordine mondiale ...
Leggi Tutto
FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] con il Perelli, e seguì la stampa a Livorno). L'elogio del Cavalieri derivò dal precedente, che indicava nel gesuato il vertice della matematica italiana nell'età galileiana; il F. vi lavorò dal 1775. L'elogio di Newton va connesso al successo di ...
Leggi Tutto
PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] dal turbine della guerra circondata da un grado elevato di prestigio e di fiducia anche su scala internazionale. Posto al vertice di una Chiesa che, nonostante tutti i suoi travagli, aveva mantenuto la propria saldezza istituzionale e guardata ora da ...
Leggi Tutto
vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...