CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] il 31 dic. 1529. Secondo Matteo Dandolo era il più giovane savio grande eletto da molti anni. La sua ascesa ai vertici dell'amministrazione veneziana non avrebbe più conosciuto battute d'arresto. Il 1° sett. 1530 entrò nel Consiglio dei dieci, l ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] il ruolo di amministratore. L'uscita dal governo e la posizione di supremazia assunta ormai da Mussolini nelle questioni politiche di vertice furono una causa di ciò. Ma vi fu anche il rilievo che i fenomeni amministrativi assunsero dopo gli anni '30 ...
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CARRASCOSA, Michele
Vladimiro Sperber
Nacque a Palermo (ma per altri, a Paternò) l'11 apr. 1174 da Francesco, proprietario, e da Teresa de Vitt.
La futile controversia sul luogo di nascita (Paternò, [...] ad avvalorare un'ipotesi che purtuttavia sembra confermata dalla linea di condotta del C. dal 1813in poi.
Pervenuto al vertice della gerarchia militare, parte integrante del nuovo ceto dominante (barone del Regno sin dalla prima infornata del gennaio ...
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AGNELLI, Umberto
Giuseppe Berta
Nacque a Losanna, in Svizzera, il 1° novembre 1934, ultimo dei sette figli di Edoardo e di Virginia Bourbon del Monte di San Faustino (dopo Clara, Giovanni, Susanna, Maria [...] in un certo senso, suo erede designato. Contestualmente fu varato il progetto di un nuovo assetto di vertice, con la divisione in quattro raggruppamenti principali (produzioni automobilistiche, produzione di veicoli industriali e di trattori, ricerca ...
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PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] lontananze prima e poi risolutamente, a fronte dell’anima profonda: sino a riconoscere, irradiato dall’infanzia, il fondamento e il vertice della propria vita e dell’arte sua» (p. 9). Il randagio, che conferma la fedeltà di Pastonchi alla tradizione ...
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GASPARINI, Gaspare
Dario Busolini
Nacque a Castignano, presso Ascoli Piceno, nel 1623. Entrato nell'Ordine dei frati minori conventuali, nel convento di S. Francesco del paese natale, conseguì il magistero [...] Tartaria. Il legame di queste comunità con la Chiesa romana era estremamente debole, giacché bastava un mutamento al loro vertice per obbligare il G. a ricominciare il negoziato per l'unione, ostacolato anche dalla scarsa preparazione teologica del ...
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FALBO, Italo Carlo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, il 23 dic. 1876 da Giovanni Battista e da Maria Rosa Di Benedetto. A soli 16 anni il F. intraprese la carriera [...] la direzione e infine, dal 12 ottobre dello stesso anno, direttore del quotidiano romano.
Il cambio della guardia al vertice del Messaggero avveniva in un momento di svolta nella vita di questo giornale. Il vecchio proprietario e direttore, L ...
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GUIDI, Guido (Guido Pace)
Marco Bicchierai
Primo a essere chiaramente indicato come conte di Romena, fu l'unico figlio maschio legittimo del conte Aghinolfo (I) - uno dei cinque figli del conte Guido [...] parte, avrebbe partecipato al raduno dei vincitori a Empoli, nonché accompagnato il cugino Guido Novello nel suo insediarsi al vertice del potere a Firenze. Subito dopo egli rappresentò il nuovo potere ghibellino in Arezzo con la carica di podestà ...
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LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] , in cui il L., educato agli ideali dell'Arcadia, ricostruiva la storia delle lettere italiane dalle origini al vertice raggiunto nel secolo XVI, alla degenerazione del secentismo, fino al risorgere del buon gusto educato sui classici del Trecento ...
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CAMBI, Ettore
Stefano Sepe
Nacque a Poggibonsi (Siena) il 22 febbr. 1881 da Tommaso e da Luisa Razzi. Secondo di tre figli, di famiglia operaia (il padre era conciatore), frequentò la scuola tecnica [...] delle direttive politiche del regime in materia di finanza pubblica fu assai rilevante.
Oltre a disimpegnare la sua opera al vertice della Ragioneria generale, il C. ebbe un largo numero di incarichi in enti e aziende. Dalla seconda metà degli anni ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...