Chiesa cristiana organizzata sulla base di una gerarchia ecclesiastica che ha al vertice il vescovo, e in cui definizioni di fede e disposizioni disciplinari sono attribuite al corpo dei vescovi. L'attributo [...] di C.e. spetta propriamente alla Chiesa anglicana e ad alcune Chiese protestanti in rapporto con essa. Il carattere episcopale della Chiesa anglicana, ripreso dalla tradizione dai primi concili, segna ...
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Chi dirige un convitto nazionale, un collegio o un istituto scolastico tenuto da religiosi, una università. R. magnifico In Italia è al vertice del governo dell’università e di essa ha la rappresentanza [...] giuridica. È eletto, secondo le norme stabilite dagli statuti delle singole università, fra i professori di prima fascia a tempo pieno; l’elettorato attivo è attribuito ai professori di ruolo o fuori ruolo, ...
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Località prossima a Gerusalemme, dove fu crocefisso Gesù Cristo. La sua denominazione (lat. Calvarium, «luogo del cranio», che traduce il nome aramaico reso in greco con Γολγοϑᾶ) fu desunta con ogni probabilità [...] dalla somiglianza del suo vertice roccioso con un teschio. Topograficamente va identificato con il pendio del Gareb, nello spazio incluso tra il primo e il terzo muro, la cui costruzione fu iniziata nel 44 d.C.
Col nome di calvari si designano ...
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Parola magica, inintelligibile in sé stessa, pertanto divenuta sinonimo di «cosa incomprensibile e confusa». Si scriveva in amuleti, intera nella prima riga, diminuendola poi di una lettera a destra in [...] ciascuna delle successive, in modo da disegnare un triangolo, avente il vertice in basso, e del quale la lettera a costituiva un lato e ciascuna delle altre una linea parallela a esso, mentre nel lato opposto si leggeva, dall’alto al basso, la parola ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] . costituiscono una componente essenziale del governo, in quanto concorrono, insieme al presidente del Consiglio, a formarne l’organo di vertice, il Consiglio dei m. Una importante distinzione è quella tra m. con portafoglio e m. senza portafoglio: i ...
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triduo Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i t. di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es., in onore di un santo dopo la sua canonizzazione) e sono consueti nella [...] determinata festa o per ricevere una grazia particolare. T. pasquale Nella liturgia romana, il nucleo fondamentale e il vertice dell’anno liturgico: è la celebrazione storico-rituale del mistero pasquale, per mezzo del quale Cristo Gesù ha compiuto ...
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GIOVANNI XIX, papa
Antonio Sennis
Terzo figlio di Gregorio, conte di Tuscolo, e di Maria, il suo nome di battesimo era Romano. Era fratello di Teofilatto, papa con il nome di Benedetto VIII. Della sua [...] eletto (19 apr. 1024, dieci giorni dopo la morte del fratello), era ancora laico, e questa sua improvvisa ascesa al vertice della gerarchia cattolica non mancò di suscitare i malevoli commenti di molti cronisti dell'epoca (cfr., per es.: Bonizone da ...
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Teologo, artista, agiografo (n. seconda metà del sec. 8º - m. 845), fu discepolo di Rabano Mauro cui successe (822) nella direzione della scuola di Fulda. Oltre a varî scritti agiografici in prosa e versi, [...] vuole fornire una prova dialettica dell'esistenza di Dio dall'ordine gerarchico degli esseri che richiede al suo vertice un assoluto essere onnipotente: è un adattamento dell'argomento platonico per la dimostrazione della realtà assoluta delle idee ...
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Letteratura
Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. [...] ha area uguale a 4/3 di quella del triangolo che ha per base la corda c, detta base del segmento di p., e il vertice opposto alla base nel punto H di contatto della tangente t alla p. parallela a questa base: è un risultato di Archimede.
Si chiama p ...
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Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] sei anni prima con la scelta di Poletti. Ruini, infatti, a questo punto, non era più un elemento di compensazione al vertice della Cei, ma ne diventava, agli occhi del papa, e proprio in virtù della profonda affinità di vedute pastorali che lo univa ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...