GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] a opera di Leone XII che lo riservò in pectore il 21 marzo 1825 e lo pubblicò il 13 marzo 1826. Infine, come vertice della carriera, la prefettura di Propaganda Fide, affidatagli il 1° ott. 1826 per occupare il posto lasciato vacante dal card. E ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] però è concordemente attestato da tutti: che cioè il monaco Antonio il grande condusse tale maniera di vivere al vertice della perfezione e della compiutezza, per costumi ed esercizi appropriati. Egli, poiché in quel tempo si distingueva nei deserti ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] quale non vi è soluzione di continuità; tutte le discipline sono per lui legate fra loro in un tutto organico al cui vertice stanno teologia e filosofia. Dell'occasionalità degli scritti del C. è indice anche la sua opera forse più nota, Quod caelum ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] dall'alto.
La riorganizzazione della Curia impone la nomina di persone capaci e meritevoli, non di incapaci giunti al vertice per un fatale meccanismo. Contrario alla centralizzazione, il C. difende poi l'autorità e l'autonomia dei vescovi, non ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] , denominato ufficialmente Opera di Maria, furono approvati dal Pontificio consiglio per i laici. Essi prevedevano la presidenza femminile al vertice dell’Opera.
L’ultimo periodo della vita di Chiara, dal 1990 al 2008, vide la piena fioritura dei ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] a Roma, avvenuto nell'ottobre del 1803, collocandolo a S. Carlo a' Catinari e mettendolo quindi a contatto con i vertici della Congregazione (F.L. Fontana, dal 1807 generale dell'Ordine; dieci anni prima il L. aveva frequentato anche il cardinale ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] l'universo (Ep., 133).
L'invito a conseguire questa sapienza estetico-teologica coinvolge ogni uomo, dalla base monastica al vertice imperiale: sapientiae decus è un pregio del sovrano stesso (Ep., 121, 162) ed è proprio al centro dell'educazione ...
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GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] l'estensione del movimento e le sue ragioni profonde, il che evidenzia il limite dell'intera operazione: un accordo di vertice, sostenuto da un'attività diplomatica abile e conciliante, ma non adeguatamente partecipato. Man mano che il consenso si ...
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ANTONIO MARIA Zaccaria, santo
Paolo Prodi
Nacque in Cremona alla fine del 1502 o all'inizio dell'anno seguente - il giorno preciso della nascita non è noto - da Lazzaro, patrizio cremonese discendente [...] nascondimento e dando forma commovente all'azione liturgica. Per s. A. M. questo è il cammino per arrivare al vertice della vita spirituale, all'orazione mistica, all'esperienza diretta di Dio da parte dell'anima trasfigurantesi. Egli non può essere ...
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LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] ) e lanciò sulla diocesi l'interdetto.
Nell'aspro confronto con il duca, il L. si avvalse di relazioni privilegiate con il vertice regio e con il Papato pisano: il 5 giugno 1411 Giovanni XXIII lo creò cardinale.
Alla base di questa scelta fu forse ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...