GUIDI, Guido (Guido Pace)
Marco Bicchierai
Primo a essere chiaramente indicato come conte di Romena, fu l'unico figlio maschio legittimo del conte Aghinolfo (I) - uno dei cinque figli del conte Guido [...] parte, avrebbe partecipato al raduno dei vincitori a Empoli, nonché accompagnato il cugino Guido Novello nel suo insediarsi al vertice del potere a Firenze. Subito dopo egli rappresentò il nuovo potere ghibellino in Arezzo con la carica di podestà ...
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CAMBI, Ettore
Stefano Sepe
Nacque a Poggibonsi (Siena) il 22 febbr. 1881 da Tommaso e da Luisa Razzi. Secondo di tre figli, di famiglia operaia (il padre era conciatore), frequentò la scuola tecnica [...] delle direttive politiche del regime in materia di finanza pubblica fu assai rilevante.
Oltre a disimpegnare la sua opera al vertice della Ragioneria generale, il C. ebbe un largo numero di incarichi in enti e aziende. Dalla seconda metà degli anni ...
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GUASCONI, Niccolò
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze, nella prima metà del XIV secolo, da Iacopo di Piero, detto Bonaccio, nel "popolo" di S. Lorenzo, quartiere S. Giovanni, "gonfalone" Leone d'oro. [...] allora coniato venne apposto lo stemma del G., consistente in uno scudo con tre scaglioni, o squadre, con una croce vermiglia sul vertice dello scaglione di mezzo, in campo bianco.
Il 1° sett. 1404 fu di nuovo console dell'arte del cambio e, il 25 ...
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BARBAVARA, Francesco
Nicola Raponi
Figlio di Giacomo, cittadino novaresel passato al servizio dei Visconti e più tardi governatore di Cremona, si ignora l'anno della sua nascita, il suo curriculum di [...] chiamò "virum divinum", "virum immortalem", "sanctissimuni".
Nel 1432, quando l'autorità e il prestigio del B. sembravano al vertice, egli ebbe improvvisamente uno scontro con il duca, che lo allontanò da Milano assegnandogli l'ufficio di console a ...
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BITOSSI, Renato
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 31 marzo 1899 da Giovanni e Ermellina Lucchesi. Operaio meccanico, nel 1913 entrò a lavorare nelle Officine Galileo, impegnandosi subito nell'attività [...] Vittorio, F. Santi e G. Pastore, segretario generale della Confederazione, condividendo con il gruppo dirigente sindacale e il vertice del PCI l'elaborazione della politica salariale di quegli anni. Nel momento in cui si manifestarono i contrasti tra ...
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GABUTI (Gabuto), Giovan Giacomo
Andrea Merlotti
Quartogenito di Giovan Francesco e di Maria Luciana Orengiano, nacque a Ivrea intorno al 1630.
Il G. apparteneva a una ricca famiglia eporediese, la cui [...] . Il G. mantenne tale carica anche dopo l'effettiva assunzione del potere del giovane duca (1684), e questa costituì il vertice della sua carriera (il Patrucco, lo dice "presidente del Senato", ma ha equivocato sulla funzione legata al suo titolo di ...
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CATTANEO, Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, nacque attorno al 1460, primogenito di Goffredo e di Luigina figlia di Cattaneo Cattanei; ebbe tre fratelli, Isnardo, Vincenzo e Mariola, [...] interessi, il C. era tra gli Anziani; da allora riprese la carriera politica con grande intensità. Tra gli Anziani, al vertice dell'apparato statale e collaboratori dei vari governatori francesi e dei Fregoso, il C. fu richiamato più volte, nel 1511 ...
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DEL NERO, Agostino
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze il 17 sett. 1504 da Piero di Francesco di Nero di Filippo e da Ginevra di Clemente Guidotti.
Il padre, ricoprendo per la prima volta il [...] . In seguito entrò per tre volte (ottobre 1564, aprile 1565 e ottobre 1566) nel Magistrato supremo, l'organismo vertice nella gerarchia delle magistrature del principato, e fece quasi ininterrottamente parte dal 1566 al 1575 degli accoppiatori che ...
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BRUCHI, Alfredo
Giuliano Catoni
Nacque a Grosseto il 10 febbr. 1873 da Valentino e da Egle Landi, di ricca e nobile famiglia senese. Il padre era un brillante e famoso avvocato ed esercitava così a [...] le quali, invece, nello statuto compilato dal B. erano state riunite in una sola persona. Questa modifica provocò una crisi al vertice della banca e il 10 febbr. 1939 il B. fu costretto a lasciare la carica di provveditore, mantenendo, fino al ...
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CASANA, Severino
Giorgio Rochat
Nacque il 23 ott. 1842 a Torino, secondogenito del barone Giuseppe Alessandro e di Teresa Cobianchi. Si laureò in ingegneria industriale e lavorò dal 1864 al 1869 alla [...] due decreti del 1906 e del 1908 rafforzavano la figura del capo di Stato Maggiore dell'esercito fino a farne il vertice delle gerarchie militari e il contraltare "tecnico" del ministro "politico". Come ministro della Guerra il C. non si distinse per ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...