MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] , che gli imposero l'immediata restituzione di tutti i territori.
Valore e prestigio avevano, dunque, consacrato il M. al vertice del casato malatestiano che, nel frattempo, aveva perduto esponenti di rilievo a causa di una serie di morti sospette ...
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BUONVISI, Martino
Michele Luzzati
Nacque a Lucca da Benedetto e da Filippa di Martino Cenami nel 1489. Avviato alla mercatura, nel 1510 era già a Bruges con il cugino Niccolò di Paolo Buonvisi: da Lucca [...] larvate accuse di tirannide. Un avvertimento che "la silenziosa e solidissima coalizione delle grandi famiglie" poste "al vertice della gerarchia politica lucchese", come scrive il Berengo, non seppe o non volle cogliere, così che nel gennaio ...
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FRANCESCO IV d'Austria-Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque a Milano il 6 ott. 1779, terzogenito e primo maschio dei sette figli dell'arciduca Ferdinando d'Austria e di Maria Beatrice [...] innovativa che potesse alterare l'ordine economico e politico instaurato. Il duca, comunque, si considerò sempre al vertice anche della ristretta piramide economica dello Stato, e di fatto lo fu rappresentandone il più ricco proprietario immobiliare ...
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FOSCARINI, Giovanni, detto Ciera
Giorgio Ravegnani
Nato intorno al 1301 da Marino, procuratore di S. Marco nel 1319, fu uno dei più eminenti patrizi veneziani del Trecento.
Le fonti fanno menzione di [...] di nuovo soltanto agli inizi del 1368, quando fu tra i quarantuno elettori che, il 21 gennaio, posero Andrea Contarini al vertice dello Stato. L'anno seguente, durante la guerra di Trieste, fece parte di una zonta di venti nobili al Consiglio dei ...
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PAPPACODA, Giuseppe
Elena Papagna
– Nacque il 12 maggio 1692 a Centola, in Principato Citra, cadetto di Domenico, primo principe di quella terra, nonché marchese di Pisciotta e signore di Cuccaro, San [...] cristiano, sicuro» scriveva il segretario di Giustizia Tanucci, compiaciuto della lungimiranza dimostrata allorché ne aveva favorito la nomina al vertice della Vicaria, «su queste di lui virtù riposo e riposa il mio ministero, di cui questa carica è ...
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DURAZZO, Giacomo Pier Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 27 apr. 1717, figlio di Giovan Luca e di Paola Franzone, in una delle più ricche e colte famiglie dell'aristocrazia genovese, precisamente [...] nel 1759, della tragedia MissSara Sampson di G. E. Lessing.
Il 1764, anno in cui l'Opéra-Comique gluckiano raggiunse il vertice con Les pélerins de la Mecque, vide la fine delle fortune viennesi del Durazzo. In primavera, approfittando del viaggio a ...
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DELLA PORTA (de Porta), Matteo
Mario Caravale
Nacque a Salerno negli ultimi anni del sec. XIII o all'inizio del successivo e appartenne a una antica e nobile famiglia (si deve notare, comunque, che [...] razionale e riceveva per il suo servizio complessivo lo stipendio annuo di 100 once d'oro.
Posto da Roberto ai vertici dell'amministrazione finanziaria dello Stato, il D. vi venne confermato dal Consiglio di reggenza che governò il Regno per la ...
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GENTILE, Matteo
Norbert Kamp
Nobile abruzzese, conte di Lesina, dovette nascere intorno agli anni Settanta del sec. XII.
Il padre del G., Berardo, "regie private masnade comestabulus" sotto Guglielmo [...] .
Le donazioni agli ordini cavallereschi fanno pensare che il G. fosse legato all'ideale cavalleresco della crociata. Di nuovo al vertice della sua potenza in Puglia, nell'estate 1220, con otto navi e numerosi cavalieri reclutati per l'impresa, salpò ...
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GRIECO, Ruggero
Giuseppe Sircana
Nacque a Foggia il 19 ag. 1893 da Giuseppe, impiegato postale, e da Teodolinda Pomarici, appartenente a una famiglia di nobili decaduti.
Sulla formazione del G., rimasto [...] d'Italia riconciliazione del popolo italiano sottoscritto dai dirigenti comunisti, fu poi aspramente criticata dall'Internazionale.
Per il suo ruolo al vertice del partito, tra la fine del 1937 e l'inizio del 1938, il G. si trovò più di altri esposto ...
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BAGLIONI, Astorre
Roberto Abbondanza
Secondo maschio dei molti figli di Guido di Malatesta di Pandolfo e di Costanza Varano, nacque alla fine del sesto o al principio del settimo decennio del sec. XV. [...] sarebbe eccessivo definirlo un grande capitano, e meno che mai ritenerlo animato da un vero sentimento nazionale italiano. Al vertice, insieme al padre Guido e allo zio Rodolfo, della vita pubblica perugina, egli adottò quel magnifico stile di vita ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...