ELEONORA de Toledo (Alvarez de Toledo), duchessa di Firenze
Vanna Arrighi
Nacque in Spagna nel 1522 da don Pedro e da Maria Osorio Pimentel, marchesa di Villafranca.
La madre era l'ultima erede della [...] a stabilire un legame più saldo e più diretto con l'imperatore, da cui dipendeva tanto la sua permanenza al vertice dello Stato fiorentino (resa precaria dalle trame degli esuli, che trovavano benevolo ascolto alla corte di Francia, nonché dalla ...
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BRAGADIN, Daniele
Paolo Preto
Nato a Venezia il 20 genn. 1682, riuscì ad emergere ancor giovane tra i patrizi della sua generazione grazie ad una buona cultura, nutrita di attente letture degli storici [...] di sincera ammirazione per il cardinale italiano, la sua fortunata carriera che da umili origini l'aveva portato al vertice del potere e alla cui operosa attività la Spagna doveva "il proprio risorgimento". Analoga acutezza dimostra nella descrizione ...
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BOVI, Bonincontro dei
Girolamo Arnaldi
Figlio di Nicolò, da Mantova, nacque a Bologna, ma trascorse la maggiore parte della sua vita a Venezia, dove numerosi documenti ne attestano l'attività di notaio [...] , nel momento in cui i lunghi anni di diligente servizio prestati nella cancelleria ducale avrebbero dovuto valergli l'accesso al vertice della cancelleria, il B. sia stato scavalcato da elementi più giovani, come il Ravignani e Raffaino de' Caresini ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] doge della sua statura e che, nel contempo, l'unico riconoscimento a questa adeguato è, appunto, l'elevazione al vertice dello Stato. Un'autoreclamizzazione - questa del G. - per interposta persona tanto più convinta quanto più il fino allora operato ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] passato (4 maggio 1925). Contro questa soluzione della crisi, che lasciava prevedere l'allontanamento suo e degli altri colleghi dal vertice dell'esercito, il C. si batté energicamente in pubblico e in privato, con un discorso in Senato del 5 maggio ...
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GUALTEROTTI, Bartolomeo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 dic. 1491 da Francesco e da Maddalena Bartolini Salimbeni.
Nel 1393 la famiglia si era distaccata dalla consorteria dei Bardi per sottrarsi, [...] e Alessandro. Fu ripristinato l'ordinamento repubblicano del 1494, che aveva il suo fulcro nel Consiglio maggiore e il vertice nell'ufficio di gonfaloniere di Giustizia, reso annuale e affidato a un esponente del ceto ottimatizio che godeva vasta ...
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GHERARDI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze da Gherardo di Bartolomeo, "ritagliatore", e da Checca di Bartolomeo Zati, il 13 ag. 1449, stando a un documento anagrafico (Arch. di Stato di Firenze, [...] sul corretto esercizio delle cariche pubbliche.
Nell'aprile 1494, quando ormai Lorenzo il Magnifico era morto da due anni e al vertice del governo era subentrato il figlio Piero, accadde l'episodio riferito dal Nardi e che vide il G. in posizione di ...
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GREGORIO VIII, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Alberto di Morra, nato a Benevento nel primo decennio del sec. XII, era figlio di Sartorius, appartenente a una importante famiglia di quella città. [...] febbr. 1178, volle affidargli la direzione della Cancelleria della Chiesa romana, collocandolo in tal modo al vertice della gerarchia e conferendogli l'incarico più prestigioso della Curia, lungamente esercitato dal pontefice medesimo.
Alberto, che ...
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PERRUCCHETTI, Giuseppe Domenico
Pierluigi Scolè
PERRUCCHETTI, Giuseppe Domenico. – Nacque a Cassano d’Adda (Milano) il 13 luglio 1839, terzogenito dell’ingegner Giuseppe e di Margherita Manzoni, cugina [...] , il 30 marzo Perrucchetti venne destinato col grado di colonnello al comando del 61° reggimento fanteria, transitando il 12 agosto 1891 al vertice del VII corpo d’armata in qualità di colonnello di Stato maggiore e, dal 16 marzo 1893, al X corpo d ...
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DAMELE, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova nel 1811 da Andrea e da Rosa Gazola. Figura organizzativamente basilare del mazzinianesimo genovese per gli anni 1856-1870, ma intellettualmente di [...] la propria attenzione alle prime forme di aggregazione operaia a Genova, al fine di mantenere saldo il vincolo tra il vertice borghese del movimento repubblicano e la base popolare che ne costituiva il serbatoio. Dal 1866 la polizia, però, cominciò a ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...