FAVERO, Giovanni Battista
Enzo Pozzato
Nacque a Crespano Veneto (ora Crespano del Grappa, in prov. di Treviso) il 27 giugno 1832, da Pietro e da Candida Gianese. Le ristrettezze economiche lo costrinsero [...] di tre parti distinte, e cioè di un poligono chiuso, di un poligono aperto e delle rette radiali che congiungono i vertici del primo con quelli del secondo, facilitando la costruzione del diagramma.
Nel 1875 il F. fu nominato straordinario, e poi ...
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ROSSI, Marsilio
Fabrizio Pagnoni
– Nacque a Parma nel 1287 da Guglielmo e da Donella da Carrara.
Nel settembre del 1314 militava con l’esercito padovano, a fianco dello zio Marsilio da Carrara, per [...] significò per Marsilio, che fino a quel momento aveva ricoperto un ruolo di secondo piano, una decisa proiezione ai vertici della politica parmense e non solo (Chronicon parmense, cit., pp. 195-197).
Marsilio Rossi accelerò in direzione dell’alleanza ...
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GERMANETTO, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Torino il 18 genn. 1885 da Bernardo, operaio metallurgico, e da Giovanna Occelli. Visse a Mondovì, dove frequentò le scuole elementari iniziando subito [...] G. aderì al Partito comunista d'Italia, di cui divenne uno dei principali esponenti nel Cuneese, mantenendo l'incarico ai vertici della Camera del lavoro di Cuneo e la direzione della Riscossa. I crescenti impegni politici e sindacali, proprio quando ...
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COLOMBO, Emilio
Donato Verrastro
Le origini
Nacque a Potenza l’11 aprile 1920, da Angelo, un impiegato della Camera di Commercio della città, originario di Reggio Calabria, e da Rosa Silvia Elvira [...] alla base del calo del consenso nelle recenti elezioni politiche, fu tra le più apprezzate, tanto che alle elezioni dei vertici del Partito risultò il terzo eletto, dopo De Gasperi e Mario Scelba, e precedendo, tra gli altri, Amintore Fanfani ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] vocazione all’ascetismo e alla spiritualità manifestatasi già nei primi anni della adolescenza. Dopo una trattativa con i vertici della Compagnia, mantenuta riservata per eludere le azioni intimidatorie messe in atto dal padre – che lo avrebbe voluto ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] anzi duramente stigmatizzato da Carafa, ormai leader di un fronte intransigente in grado di sfruttare le crescenti preoccupazioni dei vertici ecclesiastici per la diffusione dell’eresia in molte città italiane e di ottenere così da Paolo III, con la ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] nemici che stavano per sfidare la Repubblica. Una linea che non fu mai condivisa da Mazzini e da buona parte dei vertici del governo che consideravano un errore lasciare Roma: era un simbolo imponente oltre che il centro dello Stato. Le discussioni ...
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STRINGHER, Bonaldo
Luciano Segreto
– Nacque il 18 dicembre 1854 a Udine, ancora austro-ungarica, dove il nonno, Giovanni Battista, si era trasferito attorno al 1840 da Conegliano Veneto, svolgendovi [...] veneti con quelli della Banca commerciale) e che poteva contare su appoggi nella burocrazia ministeriale oltre che nei vertici governativi (Archivio storico della Banca d’Italia, Rapporti con l’interno, Pratt., b. 289).
Lo scoppio della guerra ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] carriera del F. cominciò a segnare stranamente il passo. Difficile sottrarsi all'impressione di un allontanamento progressivo dai vertici della gerarchia, di una specie di dorato esilio riminese - almeno in parte condizionato anche da gravi motivi di ...
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MASINA, Giulia (Giulietta). – Nacque a San Giorgio di Piano, non lontano da Bologna, il 22 febbr. 1921, prima dei quattro figli (la sorella, Eugenia, e i gemelli Mario e Maria). Il padre, professore di [...] della M., appoggiata al romanesco – dialetto che amava e definì «crudo pulito e violento» (ibid.) –, raggiunge qui forse il vertice delle sue possibilità. Per Cabiria la M. ebbe il Nastro d’argento come attrice protagonista e il Palmarès a Cannes; le ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...