FRANCICA NAVA, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Catania il 23 luglio 1846 da Giovanni, barone di Bondifè, e da Caterina Guttadauro dei principi di Reburdone. Entrambi i genitori appartenevano a [...] fronteggiare una profonda crisi economica e morale aggravata dalla disastrosa instabilità del ceto politico. I continui avvicendamenti ai vertici del governo ebbero nel F. un testimone preoccupato per le spinte centrifughe e per il risveglio del ...
Leggi Tutto
Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] in Europa il regista si stabilì definitivamente in Francia, dove perfezionò il suo rapporto con la letteratura e raggiunse i vertici del suo stile, coniugando avanguardia e tradizione in giochi sublimi. La ronde (1950; La ronde ‒ Il piacere e l'amore ...
Leggi Tutto
GUICCIARDI, Fabrizio
Marco Folin
Di nobile famiglia reggiana, forse di origini valtellinesi, il G. nacque nel 1662, probabilmente l'8 settembre, a Reggio nell'Emilia, da Orazio e da Laura Bisi. Fu battezzato [...] che ai cardinali favoriti impongono le Corone". Il G. riferiva della profonda corruzione che coinvolgeva i massimi vertici della Chiesa, e della difficoltà di dare attuazione alla normativa antinepotistica di Innocenzo XII. La testimonianza del ...
Leggi Tutto
MAFFII (Mafii, Maffi), Maffio
Maddalena Carli
Nacque a Firenze il 6 ag. 1881 da Pasquale, di antico e illustre casato, e Bianca Faldi. Nella città natale trascorse l'intera giovinezza, frequentando [...] venissero affidati a "camicie nere fedelissime".
Un mese dopo, il M. venne chiamato a sostituire Ojetti al vertice del Corriere della sera, per ovviare alle manifestazioni di indipendenza del predecessore e "in pieno accordo" - come sottolineava ...
Leggi Tutto
ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] bene avviata bottega, nell'agiatezza della casa e della fama acquisita. Quando, però, riescono, quelle note toccano ancora vertici altissimi e lasciano echi profondi: ecco, infatti, a Bologna, gli affreschi della cappella Cagnoli in Santa Maria di ...
Leggi Tutto
GHILINI, Cristoforo
Gabriele Archetti
Figlio di Giovanni, nacque ad Alessandria nella seconda metà del sec. XIV da famiglia di cospicua posizione sociale.
Suo padre (decurione di Alessandria dal 1377 [...] ai rappresentanti della lega, che non lo firmarono. Nonostante questo insuccesso, il G. continuò tuttavia a mantenere i rapporti con i vertici della lega e con il Carmagnola, a nome e in rappresentanza del duca di Milano (quest'ultimo, in una sua ...
Leggi Tutto
FRESIA, Cesare
Andrea Merlotti
, Appartenente a una famiglia originaria di Prazzo, piccolo centro della Val Maira, nacque a Saluzzo, presso Cuneo, intorno al 1570 da Maurizio (morto dopo il 1623) e [...] nella stesura delle satire: il F., in definitiva, costituiva solo l'anello più debole d'una macchinazione che partiva dai vertici dello Stato sabaudo.
L'8 giugno l'ambasciatore francese H. Marossan si recò a Torino per portare al duca la sentenza ...
Leggi Tutto
MANZONI, Gaetano
Fabrizio Vistoli
Nacque a Lugo di Romagna il 16 ott. 1871 dal conte Giovan Battista, matematico, ingegnere idraulico e uomo politico, e da Teresa Pasetti, discendente da una ricca famiglia [...] in Tunisia), almeno fecero sì che l'Italia potesse sedere al tavolo delle grandi potenze mediterranee in occasione dei vertici parigini con cui si procedette alla determinazione del regime internazionale della città di Tangeri (25 luglio 1928) e alla ...
Leggi Tutto
LIPPOMANO, Antonio
Giuseppe Gullino
Terzo degli otto figli maschi del patrizio Bernardino di Giovanni e di Caterina Serena di Giovanni Battista, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Geremia, il [...] ); infine quell'elezione significava il coronamento di un'ascesa politica pazientemente costruita, che aveva portato un "quarantiotto" ai vertici dello Stato. Tuttavia l'incarico non venne mai reso effettivo, né al L. furono consegnate le commissioni ...
Leggi Tutto
MARCHESI (cavaliere de Castrone marchese della Rajata), Salvatore
Daniele Carnini
Nacque a Palermo il 15 genn. 1822, forse da famiglia di antica nobiltà (il titolo marchionale di Rajata, già della famiglia [...] " si può rintracciare nel repêchage siciliano dei canti Le sei sorelle. Se dunque la carriera da cantante non fu condotta ai vertici, e quella da insegnante si svolse all'ombra del talento della moglie, rimase al M. il terreno della versificazione e ...
Leggi Tutto
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...