FALCONE, Giovanni
Salvatore Lupo
Nacque a Palermo il 18 maggio 1939, terzo figlio (dopo Anna, nata nel 1934, e Maria, nata nel 1936) di Arturo, medico e direttore del laboratorio provinciale di igiene [...] polemiche sul cosiddetto terzo livello, ma in realtà il suo pensiero fu sempre chiaro. «Al di sopra dei vertici organizzativi – spiegò nel saggio Il fenomeno mafioso – non esistono ‘terzi livelli’ di alcun genere, che influenzino o determinino ...
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REFERENDUM
Giulio M. Salerno
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 976; App. II, II, p. 674; App. IV, III, p. 185)
Successivamente alla tardiva legge di attuazione della disciplina costituzionale dei r. popolari [...] penali per la violazione a questa legge); abolizione del potere di nomina da parte del ministro del Tesoro dei vertici bancari; sottrazione alle USL della tutela dell'ambiente (con la conseguente creazione di agenzie ad hoc); abolizione del ministero ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] romano, milanese, napoletano, fiorentino […]» (cit. in Spadolini 1974, p. 139).
Attorno a questa scelta convergevano motivazioni di vertice e di base. Nell’ottica papale, occorreva evitare che la forza del mito nazionale divaricasse le esperienze ...
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Adelmo Manna
Abstract
I reati contro la pubblica amministrazione si dividono in due species, ovverosia i reati dei pubblici agenti contro la p.a. ed i reati dei privati contro la p.a. Hanno ricevuto una [...] essere accolta perché, così facendo, non si sarebbero perseguite quelle ipotesi, più insidiose perché compiute dai più alti vertici della p.a., di minacce larvate, di insinuazioni idonee a coartare la volontà del soggetto passivo, senza che costui ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] che, peraltro, proprio perché non ritenuto abbastanza umanista non sarà valorizzato - come, per la classe dirigente, sia nei suoi vertici direttivi come i X sia in un suo modesto membro come Sanudo, viga l'identificazione tra cultura e umanesimo ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] e le nuove, e in diverse occasioni la competizione si verificò, ma in tempi normali i dieci si potevano porre al vertice di un sistema di giustizia penale raffinatamente diversificato, che anche in assenza di un codice aggiornato o di una precisa ...
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Riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti
Alfonso Maria Stile
Definizione
Il concetto di riciclaggio è tutt’altro che univoco. Anche se in questa sede è escluso ogni riferimento agli svariati oggetti [...] idonee a impedire che criminali o loro associati assumano il controllo delle holding o dei soggetti posti ai vertici degli istituti. Analoghe misure di controllo vengono raccomandate per i casinò.
Ancora, più in generale, le autorità competenti ...
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Beni culturali
Oreste Ferrari
sommario: 1. Premessa. 2. Problemi generali della tutela. 3. Le realizzazioni museali. 4. Le attività promozionali di valorizzazione. 5. La catalogazione. 6. La formazione [...] presidenti della Repubblica (Pompidou, Giscard d'Estaing, Mitterrand), e che pertanto, in quanto emanazione degli stessi vertici dello Stato, è eminentemente ‛politico', inteso ad affermare il primato della nazione nell'attività rivolta alle arti ...
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Fulvio Costantino
Abstract
L'informatizzazione è spesso salutata come una panacea per i mali della p.a. L'uso delle tecnologie è di ausilio all'attività dei pubblici poteri, ma più in profondità è [...] i dati per molteplici scopi: come informazioni di servizio, per un controllo sull'operato dell'amministrazione, in particolare di vertice, e sull'impiego delle risorse pubbliche (si v. la recente apertura di Siope, il sistema informativo sulle ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò Federico II alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] dell'imperatore, ha consentito di sfaccettare questo schema. Oggi quel rapporto appare inserito nel quadro del complesso gioco tra vertice pubblico e poteri locali nello spazio politico del regnum Ytalie così come si era configurato prima e dopo il ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...