DOZZA, Giuseppe
Paolo Tirelli
Nacque a Bologna il 29 nov. 1901 da Achille e da Virginia Mattarelli.
Le modeste condizioni economiche della famiglia lo costrinsero nel 1913 ad abbandonare la scuola e [...] fin dalle sue prime implicazioni: l'espulsione, fra il settembre 1929 e il giugno 1930, dei dirigenti resisi invisi ai vertici kominternisti (A. Tasca, A. Bordiga) e di quelli che avevano avversato la nuova linea (A. Leonetti, P. Ravazzoli, P. Tresso ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] ex deputati aderenti al partito, e nel novembre in direzione centrale della D. C., rimase in questi organismi di vertice, salvo brevi interruzioni, fino al 1956.
Nell'aprile 1946 fu confermato membro del Consiglio nazionale dal I congresso della ...
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CIARDI, Livio
Michele Fatica
Nato a Rapolano (Siena) il 18 luglio 1881 da Giuseppe ed Olimpia Prosetti di modestissima condizione sociale, lavorò, ragazzo, alle fornaci di una piccola fabbrica di laterizi [...] ufficiale del S.F.I. e membro pertanto di diritto della direzione del sindacato. Ma, sia per la crisi intervenuta ai vertici di questo, a causa del contrasto personale di due tra i suoi massimi dirigenti (Emanuele Branconi e Decio Papa), sia per ...
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MAGNAGO, Silvio
Hans Heiss
(Silvius)
Le origini
Nacque a Merano il 5 febbraio 1914 da Silvio e da Helene Redler, secondogenito tra Maria, nata nel 1913, e Selma, nata nel 1916.
Il padre era nato a [...] 1964 a Parigi un accordo sulla futura autonomia. Ma quando il progetto, all’inizio del 1965, fu presentato ai vertici della SVP e dell’ÖVP tirolese, fu respinto per la mancanza delle necessarie garanzie internazionali. Enorme fu la delusione di ...
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PICCOLI, Flaminio
Luigi Targher
PICCOLI, Flaminio. – Nacque il 28 dicembre del 1915 a Kirchbichl, un paesino del Tirolo austriaco dove la famiglia era stata trasferita in seguito all’evacuazione di [...] il ruolo di presidente dell’Assemblea, carica mantenuta fino al 1986.
Dopo la fine della seconda segreteria Piccoli rimase quindi ai vertici del partito, ponendosi ancora come una fra le voci più ascoltate e autorevoli della DC, ma già con un ruolo ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] ’estero.
Il 7 luglio – durante la crisi, che durò 40 giorni – Moro, Rumor e Colombo rappresentarono l’Italia al vertice di Portorico dei paesi più industrializzati, dove il presidente degli Stati Uniti Gerald Ford, e i leader europei James Callaghan ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] .
Il momento più importante di questa breve esperienza ministeriale fu la lotta contro il finanziere M. Sindona, vicino al vertice della DC ed espressione di gruppi finanziari legati alla finanza vaticana e anche collusi con la mafia.
Il 28 febbr ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...