FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Conselice, in provincia di Ravenna, il 21 febbr. 1888 da Luigi e da Maria Tabanelli. Ancora giovanissimo cominciò a lavorare come bracciante agricolo ed altrettanto [...] . In questa fase criticò aspramente l'azione svolta dal compagno di partito Oreste Lizzadri ai vertici della Confederazione generale italiana del lavoro, addebitandogli la responsabilità del progressivo ridimensionamento dell'influenza socialista ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Terzo di questo nome nel casato, nacque il 2 genn. 1370 da Galeotto e Gentile da Varano. Signore di Fano, Mondolfo e Scorticata dal 1385, anno della [...] di Milano si trovò ad affrontare una nuova e più delicata crisi di politica interna, determinata dalla debolezza dei suoi vertici dove si andavano delineando due fazioni, una ghibellina e l'altra guelfa, condotte rispettivamente da Facino Cane e dal ...
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PALEOLOGO, Giacomo
Martin Rothkegel
PALEOLOGO, Giacomo (Iacopo da Scio, Iacobus Chius, Iacobus Olympidarius Palaeologus). – Nato a Chio intorno al 1520 da un muratore greco di religione ortodossa, Teodoro [...] . Qui giunto con un salvacondotto del cardinale d’Este, Paleologo si fermò per alcuni mesi senza risultato, perché i vertici del S. Uffizio, nella persona del cardinale Michele Ghislieri, insistettero sul fatto che il suo caso doveva ritenersi ormai ...
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PALIZZI
Francesco Paolo Tocco
– Lignaggio della Sicilia aragonese che, a partire dal Vespro e fino a poco dopo la metà del Trecento, esercitò a più riprese una criptosignoria su Messina e inserì più [...] uffici dell’amministrazione urbana.
Nel corso del primo ventennio del Trecento i figli di Nicolò II intrapresero una scalata ai vertici del potere regnicolo segnata da una sola battuta d’arresto nel 1325, quando, per l’opposizione papale, Damiano II ...
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FAVAGROSSA, Carlo
Lucio Ceva
Nato a Cremona il 22 nov. 1888 da Luigi e da Carolina Bastoni, entrò nel 1906 all'Accademia di Torino uscendone nel 1909 sottotenente del genio. Col grado di tenente servi [...] il periodo della "non belligeranza", allorché un certo coordinamento era in via d'eccezione favorito dalla concordia dei vertici militari nel non volere la guerra. Intanto però gli impegni si aggravavano per l'improvvisa decisione mussoliniana di ...
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BIANCHINI, Giuseppe
Sergio Cardarelli
Nacque a Cremona il 14 febbr. 1876 da Eterledo e da Maria Martinazzi in una famiglia benestante e, almeno per parte di madre, di origine nobiliare. Vincitore di [...] esistenti nell'ambito delle associazioni sindacali di categoria e che determinarono un più rigido controllo da parte dei regime sul vertici delle organizzazioni stesse. Fu tra l'altro a seguito di quelle norme che l'ABI, per evitare di essere ...
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FREGOSO (Campofregoso), Cesare
Giampiero Brunelli
Nacque probabilmente nel 1502, figlio di Giano, fuggito a Roma nel 1488 da Genova in seguito a uno dei frequenti conflitti tra le fazioni, e della patrizia [...] diplomatica, con l'Ordine di S. Michele. Quando in autunno passò ai quartieri d'inverno a Pinerolo, era ormai ai vertici del comando francese d'Italia, guadagnandosi per questo l'aperta ostilità di Francesco Gonzaga, il Cagnino, e Gian Paolo da Ceri ...
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LOCATELLI, Antonio
Piero Crociani
Figlio di Samuele e Anna Gelfi, nacque a Bergamo il 19 apr. 1895. Dalla famiglia, di condizioni economiche modeste, fu avviato agli studi tecnici e dal 1908 frequentò [...] la linea di volo risultava invecchiata e insufficiente, i piloti scarseggiavano e ciò, a suo dire, per incapacità dei vertici dell'Aeronautica. Il sottosegretario di Stato per l'Aeronautica, generale A. Bonzani, si dichiarò offeso per la lettera: ne ...
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LAGO, Mario
Giovanni Edoardo Visone
Nacque a Savona il 27 apr. 1878 da Eugenio, magistrato, ed Enrichetta Castellacci. Completò gli studi giuridici all'Università di Genova, laureandosi nel dicembre [...] e in gran parte delle città. Subivano però pesanti interferenze da parte dell'amministrazione italiana, a partire dalla nomina dei vertici, che spettava al governatore.
L'ambito in cui l'azione del L. apparve più decisa fu quello della politica ...
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GAJA, Roberto
Piero Craveri-Lucio Martino
Nacque a Torino il 27 maggio 1912 da Guido e Carlotta Pia Galliani. Seguì gli studi classici nella città natale, dove nel 1932 si laureò in giurisprudenza.
Aveva [...] (1943-1991), Bologna 1995.
Un altro problema che il G. affronterà negli anni della sua permanenza ai vertici del ministero sarà il crescente processo di partitizzazione interna del personale diplomatico, che sarebbe sfociato in atteggiamenti talora ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...