DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Nasce a Venezia, attorno al 1490 da Lorenzo (1468-1527) di Giovanni e da Lucrezia di Bernardo Contarini.
Figura, sotto il profilo politico, piuttosto slavata quella del [...] di continuo in corte di palazzo". Ma "il disgusto e dispiacere", che nel Maggior Consiglio dilaga nei confronti dei vertici della classe dirigente (la sbrigativa conclusione del caso Cavazza è vista come elusione di presunte connivenze e complicità ...
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BIANCHI, Michele
Alceo Riosa
Nato a Belmonte Calabro (Cosenza) il 22 luglio 1883 da Francesco e da Caterina Debonis, seguì il liceo a Cosenza, e si iscrisse alla facoltà di legge di Roma, interrompendo [...] fu scritta - contemporaneo al clima di estrema tensione, di paure e di accuse reciproche che si era creato ai vertici del fascismo in seguito al delitto Matteotti - fa supporre che il B. cercasse di profittare della situazione per riacquistare ...
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GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] delle gerarchie ecclesiastiche, valse al G. il 9 ag. 1803 la destituzione dall'incarico di storiografo, destituzione che i vertici governativi non esitarono a mercanteggiare nel concordato in corso con la S. Sede.
Rimasto senza stipendio, il G. mise ...
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DEL GIUDICE, Francesco
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 7 dic. 1647, da Nicolò, principe di Cellamare, e da Ippolita Palagana.
La famiglia Del Giudice era originaria di Genova. Stabilitasi a Napoli [...] cardinale fu richiamato il 26 gen. 1715 e tanto rapida era stata la sua caduta quanto fulminea fu la sua ascesa ai vertici dello Stato. Giunto a Madrid il 17 febbraio, vi ebbe accoglienze calorose. La mattina stessa del 18 venne nominato ministro per ...
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D'ARAGONA, Ludovico
Francesco Maria Biscione
Nacque a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 23 maggio 1876 da Salvatore e Francesca Lepori.
Di famiglia agiata, abbandonò a dieci anni la casa paterna e "si [...] dalla carica di segretario generale della C.G.d.L. nelle mani di Buozzi (ottobre 1925), pur restando nei vertici sindacali. Il 4 genn. 1927, a conclusione della parabola collaborazionista, firmò - con il Rigola, Carlo Azimonti, Ludovico Calda, Emilio ...
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Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] frange di radicali e cattolici (le trattative con questi ultimi erano costate al F. una nota ufficiale di biasimo dei vertici massonici), aveva sostenuto il governo: nel voto di un ordine del giorno diviso in due parti il modus vivendi fu bocciato ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] della DC, dei monarchici e del Movimento sociale italiano (MSI). Il compito del L. era di guadagnare all'idea i vertici democristiani. Dopo un suo infruttuoso incontro con il segretario della DC, Gonella, e i contatti positivi avuti da Ortolani con ...
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GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] fare la stessa fine del suocero.
La repressione del G. non si fece attendere. Tolti di mezzo con relativa facilità i vertici della congiura, fu altrettanto facile eliminare le seconde e le terze file nonché i fiancheggiatori occasionali. Le liste dei ...
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CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] e la pace comune".
Insignito della dignità cavalleresca, al ritorno a Venezia il C. riprese il suo servizio ai vertici del governo, affiancato da un impegno intensissimo nelle magistrature più diverse. Tra il 1623 ed il 1634 venne eletto undici ...
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FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] città lagunare - fino alla sua conclusione, il 21 apr. 1607. Da posizioni moderate egli continuò la sua carriera, sempre ai vertici delle responsabilità governative: senatore nel 1609, alla morte di Enrico IV fu a lui, di nuovo con l'amico F. Molin ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...