GRANDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Roma il 21 apr. 1831. Ebbe come primo mae-stro di pittura L. Venuti; frequentò quindi l'Accademia di S. Luca, dove fu discepolo di T. Minardi. Sempre a Roma, [...] agiografici più inconsueti, ma sempre funzionali alla politica di propaganda religiosa per immagini perseguita dagli ordini e dai vertici ecclesiastici. Così nel 1862 la "nazione" dei Lucchesi aveva commissionato al G., per la chiesa di S. Croce ...
Leggi Tutto
GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] da cupola e destinato ai collegamenti verticali. All'esterno quattro bassi bastioni poligonali a terrazza si saldavano sui vertici del quadrato di pianta, totalmente circondato da ampio fossato, scavalcato da un ponte su ciascun lato. Il carattere ...
Leggi Tutto
MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] a Pistoia (Capponi), oggi conservata nei depositi cittadini dello spedale del Ceppo (Liscio). Considerata per tradizione uno dei vertici del percorso artistico del M., la tela si pone in stretta sintonia con altri dipinti, non sempre di elevata ...
Leggi Tutto
CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] solo in Provenza, presso il Maestro d'Aix e in certi protagonisti della scuola nizzardo-provenzale che, se toccare i vertici di Enguerrand Charonton, divulgano nel contado e su per le valli alpine una versione quietamente illuminata della poetica ...
Leggi Tutto
CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] Ariele e Gabriele l'organizzazione del trattato; e, definendosi "Platone platonior", attribuiva all'arte la capacità di attingere vertici divini e di elevare l'uomo alla contemplazione di nature e paesaggi in cui vivessero idee immutabili ed eterne ...
Leggi Tutto
ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] bene avviata bottega, nell'agiatezza della casa e della fama acquisita. Quando, però, riescono, quelle note toccano ancora vertici altissimi e lasciano echi profondi: ecco, infatti, a Bologna, gli affreschi della cappella Cagnoli in Santa Maria di ...
Leggi Tutto
GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] a Venezia. Il corpo superiore, al contempo tamburo e cupola, si innesta sul corpo basamentale con pennacchi ai vertici dell'esagono. L'organizzazione spaziale dell'edificio in tre volumi sovrapposti apparentemente autonomi, si conclude con una grande ...
Leggi Tutto
BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] estremi della sua produzione autonoma, iniziata appunto a servizio di una piccola comunità forestiera, per toccare i vertici delle maggiori commissioni romane sotto Innocenzo X (1644-1655), suo protettore, e concludersi infine negli angosciosi ...
Leggi Tutto
LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] . Maria in Passione, e ancora la composta e toccante Vestizione di s. Giacinto nella chiesa di S. Maria di Castello, uno dei vertici della sua attività genovese, eseguita quasi certamente fra il 1602 e il 1603. In quest'ultimo anno il L. firmò e datò ...
Leggi Tutto
LANGETTI, Giovan Battista
Luca Bortolotti
, Nacque a Genova, probabilmente nel 1635, nella parrocchia di S. Sabina, da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti. Si sa che quest'ultima morì, essendo già [...] stesso torno di tempo si situa la realizzazione di quello che può essere considerato il capolavoro del L. e uno dei vertici della pittura veneziana del Seicento: la grande tela raffigurante il Cristo in croce con la Maddalena, posta sull'altare del ...
Leggi Tutto
vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...