CONTIN (C. di Castelseprio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Figlio di Francesco e di Eleonora Förster, nacque a Venezia il 1° genn. 1835. Avviato allo studio del pianoforte e della teoria dalla madre, che [...] e arie da camera.
In questi anni, quando orinai la sua fama di compositore e di interprete aveva raggiunto i più alti vertici di popolarità, il C. entrò in rapporti di grande familiarità con Wagner, che espresse in varie occasioni ammirazione per il ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Pavia dall'875 o dall'876, e il secondo della serie dei vescovi pavesi a portare questo nome. Il suo predecessore, Litifredo, è nominato ancora in vita in una [...] testimoniano l'abilità del presule pavese nel mantenersi in una posizione di prestigio e di potere, nonostante i repentini mutamenti ai vertici, negli anni a cavallo tra il IX e il X sec., ossia nel tumultuoso periodo dei primi "re nazionali". Se ...
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FIERAMOSCA, Ettore
Felicita De Negri
Primogenito di Raynaldo, nobile capuano; ne è ignota la data di nascita, precedente comunque al 1479, quando nacque il secondogenito Guidone. Il padre del F., e [...] . 1504, con la resa di Gaeta, la conquista del Regno si poteva considerare compiuta. In quelle circostanze il F. toccò i vertici della sua fortuna. Il Cattolico, oltre ad infeudarlo delle terre di Miglionico, con il titolo di conte, e di Aquara, gli ...
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FRESCHI (David), Tommaso de'
Roberto Zago
Figlio primogenito di Giovanni David di Tommaso e di Elisabetta Pencina di Domenico, nacque a Venezia nella contrada di S. Biagio il 2 febbr. 1453. Il nome [...] proprio perché da tempo si occupava della tenuta dei registri e della decifrazione. Nel gennaio 1517 il F., giunto ormai ai vertici della carriera, entrò a buon titolo nella rosa dei candidati per la carica di cancelliere, ma i molti requisiti del F ...
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MARCHESE, Francesco
Maria Teresa Bonadonna Russo
Nacque a Roma da Mattia e Beatrice Bernini, figlia di Pietro e sorella di Gian Lorenzo, probabilmente nel 1623, poiché è indicato in margine alla domanda [...] , Mss., 310, cc. 474-479), e soltanto dopo il fallimento dell'iniziativa sia presso di loro sia presso i vertici della gerarchia passò, d'accordo con il cardinale Girolamo Casanate, a promuovere un'inchiesta fra i parroci e confessori romani sulla ...
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MANNI, Agostino
Daniele Valentino Filippi
Nacque nel 1547 a Cantiano, allora Ducato d'Urbino, da Camillo e Caterina Conciola. Compiuti gli studi giuridici a Perugia, per intraprendere la carriera di [...] sui generis del genere operistico, costituisce un esperimento poetico-musicale di straordinaria importanza e segna uno fra i vertici dell'intraprendenza culturale oratoriana. L'attribuzione del testo, o perlomeno di buona parte di esso, al M., che ...
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CANIGLIA, Maria
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 3 maggio 1905 da Roberto e da Erminia Simonelli. Iniziati gli studi musicali nel conservatorio della sua città, fu allieva per il canto di P. A. [...] capacità di soggiogare il pubblico grazie ad un temperamento impetuoso e comunque sempre convincente. Giunta in questi anni ai vertici della popolarità e raggiunta la maturità come artista e come donna (aveva sposato nel 1939 il compositore e ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] dodici Sonate a violini, violone e cembalo Op. VI (Amsterdam 1711 circa) la musicalità albinoniana raggiunge i suoi vertici espressivi nel perfetto equilibrio tra valori formali e contenuto, specie nellaXII Sonata,che in questo senso rappresenta un ...
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PASSAGLIA, Carlo
Luciano Malusa
PASSAGLIA, Carlo. – Nacque a Pieve di San Carlo (Lucca) il 2 maggio 1812, da Michele Carlo, bottegaio, e Maria Anna Celli.
Compiuti i primi studi in un collegio a Pisa, [...] per chiedere al papa la spontanea rinuncia al potere temporale, e un accordo per la pacifica convivenza a Roma dei vertici della cristianità e quelli del nuovo Stato. Al suo appello, pubblicato nel 1862 sul bisettimanale Il Mediatore, da lui in ...
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CIRAOLO, Giovanni
Mario Caravale
Nacque a Reggio Calabria il 24 maggio 1873 da Antonio e da Giulia Hamnet. Compi gli studi secondari nella città natale e successivamente si trasferì a Roma, ove si iscrisse [...] una presa di posizione ufficiale. Nelle lettere inviate al Nitti, il C. criticò la confusione e l'incertezza che dominavano ai vertici del partito; ma anch'egli non aveva idee chiare sull'intervento e dichiarava all'amico di esser lieto per il fatto ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...