Attore statunitense (Indianapolis 1893 - Beverly Hills, California, 1966); ballerino, poi attore nel teatro di rivista e nella commedia brillante, dove mise in luce le sue doti mimiche e umoristiche, nel [...] cinema interpretò spesso personaggi irretiti da donne misteriore e spietate. Tra le sue interpretazioni ricordiamo: Laura (Vertigine, 1944); The razor's edge (1946); Sitting pretty (Governante rubacuori, 1948, poi seguito da altri film incentrati ...
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Trousseau, Armand
Medico francese (Tours 1801 - Parigi 1867). Fu prof. di terapia e farmacologia e quindi di clinica medica. Importante è la sua relazione sulla febbre gialla pubblicata a Parigi nel [...] 1830. Per primo praticò la tracheotomia nella difterite laringea e descrisse il quadro della vertigine con disturbi addominali (vertigo a stomacho laeso). Segno di T.: svela un’ipereccitabilità muscolare; si ottiene sottoponendo a ischemia parziale i ...
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HRUBÍN, František
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta, nato a Praga il 17 settembre 1910.
Motivo centrale della sua lirica è la visione incantata del paesaggio che contempla fra i due fiumi Vltava e Sázava. [...] Un senso di povertà cristiana, l'amore per la terra natia, la vertigine dell'universo, ispirano le pagine di Hrubín. L'impressionismo delle prime raccolte Zpíváno z dálky, Cantato di lontano, 1933 e Krásná po chudobě, Bella dopo la povertà, 1935, si ...
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Timore ossessivo di attraversare senza aiuto altrui le piazze, le vie larghe e frequentate. Chi ne soffre teme di cadere, d'esser colpito improvvisamente da vertigine, d'essere investito dalle vetture, [...] di perdere l'orientazione. Effettivamente può provare vertigini se è costretto ad avventurarsi in una piazza. Di solito basta un piccolo aiuto, la compagnia d'una persona qualsiasi, a rassicurare il malato, ma può anche insorgere allora la paura che ...
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Scrittore politico (Trieste 1755 - ivi 1835); seguace dapprima dell'illuminismo, se ne staccò per volgersi a una concezione fatalistica e deterministica, parzialmente ispirata alle teorie dei fisiocratici, [...] a criticare ogni intervento riformatore, sia assolutistico (Saggio politico sopra le vicissitudini inevitabili delle società civili, 1791), sia rivoluzionario (La vertigine attuale dell'Europa, 1790; À la Convention nationale de Paris, 1793). ...
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Neurologo, nato da genitori polacchi il 17 novembre 1857 a Parigi, ivi morto il 30 ottobre 1932. Fu allievo e poi aiuto di J.-M. Charcot alla Salpêtrière; nel 1890 medico degli ospedali. I suoi importanti [...] studî neurologici si riferiscono ai riflessi, alla fisiopatologia del cervelletto, alla craniotomia decompressiva, alla vertigine voltaica, alla tabe dorsale, alla sclerosi a placche, all'isterismo, ecc. Il cosiddetto fenomeno di Babinski (V, p. 774) ...
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MENIÈRE, Prosper
Agostino PALMERINI
Piero BENEDETTI
Medico, nato ad Angers nel 1799, morto a Parigi il 7 febbraio 1862. Laureatosi nel 1828, dopo essere stato capo di clinica nella facoltà di Parigi, [...] da fenomeni premonitorî (aura) che consistono in sensazioni uditive di sibili e ronzii accompagnati anche da turbe visive; la vertigine vera e propria consiste nelle sensazioni che l'infermo prova di cadere all'indietro o all'innanzi, di ruotare su ...
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Attrice cinematografica (New York 1920 - Houston 1991); dopo aver recitato a Broadway, esordì nel cinema con The return of Frank James (1940), acquistando larga popolarità con la successiva interpretazione [...] e O. Preminger, ha interpretato fra l'altro: Rings on her finger (Ragazze che sognano, 1942); Heaven can wait (1943); Laura (Vertigine, 1944); Leave her to heaven (Femmina folle, 1945); The razor's edge (1946); The ghost and Mrs. Muir (1947); The ...
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Oscuramento più o meno profondo della coscienza, causato da anemia cerebrale. Nel deliquio la sindrome è molto meno grave che nella sincope; non v'è scomparsa delle pulsazioni cardiache, ma solo indebolimento; [...] arresta, la perdita della coscienza il più delle volte non è totale. I soggetti colpiti generalmente avvertono alcuni prodromi come vertigine, sudori freddi, oscuramento della vista. Poi il volto si fa pallido, lo sguardo perduto, e l'infermo, se non ...
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La Shelle, Joseph
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Los Angeles il 9 luglio 1900 e morto a La Jolla (California) il 20 agosto 1989. Maestro della vecchia scuola del bianco [...] diretti da Otto Preminger, ottenendo anche un Oscar nel 1945 per le misteriose atmosfere del suo Laura (1944; Vertigine). Successivamente divenne uno degli operatori preferiti di Billy Wilder, che gli affidò la fotografia di alcune fortunate commedie ...
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vertigine
vertìgine s. f. [dal lat. vertigo -gĭnis, che aveva anche il sign. di «capogiro», spec. nella locuz. vertigo capĭtis, parallela all’ital. «giramento di testa»]. – 1. ant. o letter. Rivolgimento in senso circolare, rotazione, soprattutto...
vertiginare
v. intr. [der. di vertigine] (io vertìgino, ecc.; aus. avere), raro. – Avere le vertigini, provare una sensazione di vertigine, di capogiro: in certi momenti però, tutt’a un tratto, la sua povera testa vertiginava, e il libro le...