GASTRITE (dal gr. γαστήρ "ventre, stomaco"; ted. Magenentzündung)
Leonardo Alestra
È l'infiammazione dello stomaco (v.). Si distingue in acuta e cronica. Forme particolari di gastrite sono la tossica [...] psichicamente. Nelle forme dovute a ingestione di alimenti guasti s'osservano inoltre forte cefalea, abbattimento o vertigini, elevazioni febbrili che però possono trovarsi anche in gastriti dipendenti da altre cause specialmente infettive (febris ...
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Con questo nome s'indica un liquido, miscuglio di sostanze di natura fenolica, proveniente dal catrame di legno di faggio.
Si ricava per distillazione frazionata del catrame di faggio; i fenoli vengono [...] a piccole dosi, produce negli stati febbrili abbassamento della temperatura del corpo. A forti dosi provoca avvelenamento grave (vertigini, sudori, ipotermia, collasso). Svolge un'energica azione antisettica e disinfettante e deve il suo nome alla ...
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piacere
Maria Spolidoro
La sfera edonistica è un aspetto molto importante nell’esistenza di tutti gli organismi viventi. Le esperienze che danno piacere sono positive, garantiscono una migliore qualità [...] la dimostrazione che certi modelli di riferimento si formano per somma di molteplici esperienze.
Quando la bellezza dà le vertigini: la sindrome di Stendhal
«Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle ...
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rabbia
Malattia infettiva provocata da un virus neurotropo che determina un’encefalite a esito letale. Viene trasmessa all’uomo da animali infetti: fra quelli domestici, particolarmente pericolosi sono [...] (anoressia, disfagia, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali) o il sistema nervoso centrale (mal di testa, vertigini, ansietà, nervosismo, irritabilità, apprensione). Successivamente i sintomi a carico del sistema nervoso centrale divengono più ...
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trigemino
Maria Grazia Di Pasquale
La terapia della nevralgia del trigemino
La gravità dei sintomi della nevralgia trigeminale e il carattere altamente invalidante di tale patologia hanno impegnato [...] parte dei pazienti trae un beneficio che tuttavia si attenua nel tempo; la carbamazepina può provocare sonnolenza, vertigini e alterazioni della crasi ematica (emocromo, funzionalità epatica); inoltre interagisce a livello del fegato con molti ...
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CERRUTI, Giuseppe
Domenico Celestino
Nacque il 3 febbraio del 1813 a San Giusto Canavese (Torino) da Giuseppe Antonio e da Rosa Masino, e si laureò in medicina presso l'università di Torino nell'anno [...] . Nella descrizione delle ipoacusie nervose, riportò numerosi casi in cui tale disturbo si presentava associato ad acufeni e vertigini; erano queste tuttavia semplici illustrazioni di una associazione di sintomi, della quale egli non seppe intuire l ...
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TIA (sigla dell’ingl. Transient Ischaemic Attack)
Attacco ischemico transitorio. Il TIA si distingue dall’infarto cerebrale perché i suoi sintomi durano convenzionalmente meno di un’ora, perché le lesioni [...] (circolo vertebrobasilare) hanno caratteristiche proprie: durano più a lungo di quelli carotidei, si manifestano con vertigini, diplopia, atassia, barcollamento, offuscamento visivo, sonnolenza, allucinazioni visive, e molti altri sintomi legati alle ...
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Nell'uomo, dopo gli emisferi cerebrali, è il più voluminoso organo encefalico (v. cervello). Presenta alla superficie uno strato di sostanza grigia applicato sopra una massa centrale di sostanza bianca, [...] d'ipertensione endocranica, ipertensione del liquido cefalo-rachidiano e dissociazione albumino-citologica, ecc. Sintomi di localizzazione: vertigini sotto forma di sensazione di movimento del corpo o degli oggetti circostanti, o come sensazione ...
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Sotto questo nome si comprendono comunemente tre gruppi distinti di Insetti Ditteri: i Gasterflphilidae, appartenenti alla divisione dei Miodarî medî (Antomiarî), gli Oestrinae e gli Hypoderminae, che [...] seni frontali, nell'etmoide, nei seni mascellari e talvolta fino nella faringe, laringe e trachea, provocando catarri, vertigini, meningiti e anche la morte dell'ospite. Sono state segnalate anche nell'uomo. Il Rhinoestrus purpureus Brauer provoca ...
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STREPTOMICINA (App. II, 11, p. 922)
Franco SCANGA
Dalla s., per idrogenazione catalitica, si è ottenuta la Diidrostreptomicina, che presenta una maggiore stabilità e non è idrolizzata dagli alcali, neppure [...] paio di nervi cranici; la diidrostreptomicina a carico del ramo cocleare. I disturbi consistono nel primo caso in vertigini, perdita dell'equilibrio, atassia, vomito; nel secondo caso in ronzio auricolare, ipoacusia con esito sovente in sordità. Tali ...
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vertiginare
v. intr. [der. di vertigine] (io vertìgino, ecc.; aus. avere), raro. – Avere le vertigini, provare una sensazione di vertigine, di capogiro: in certi momenti però, tutt’a un tratto, la sua povera testa vertiginava, e il libro le...
vertigine
vertìgine s. f. [dal lat. vertigo -gĭnis, che aveva anche il sign. di «capogiro», spec. nella locuz. vertigo capĭtis, parallela all’ital. «giramento di testa»]. – 1. ant. o letter. Rivolgimento in senso circolare, rotazione, soprattutto...