Città della Cilicia (Anatolia sud-orientale), capoluogo del vilāyet omonimo. Huezio sostiene che il nome di Adana non è altro che la corruzione di Eden, data la fertilità e la bellezza del suo territorio. [...] diAntiochia ad Sarum, secondo l'uso comune tra i successori di Alessandro di denominare città di nuova fondazione, o in particolar modo beneficate, dal nome di sovrani o dì sede episcopale, e del suo vescovo si parla in più di un concilio.
Adana e la ...
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La Chiesa di Seleucia-Ctesifonte. - La città di Seleucia-Ctesifonte è stata durante tutto il il periodo del dominio persiano della Mesopotamia e ancora al tempo del califfato degli ‛Abbāsidi il centro [...] la sua morte ebbe per successore Simone. Secondo la Cronaca di Arbela i vescovi d'Occidente avrebbero fatto vedere a Costantino che come in Occidente esistevano i patriarcati diAntiochia, Roma, Alessandria e Costantinopoli, così era necessaria l ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] e morì a Marāghah nel 1286.
Cominciò i suoi studî ad Antiochia e a Tripoli di Siria, dedicandosi alla filosofia, alla teologia e alla medicina. Il patriarca monofisita Ignazio II lo consacrò vescovodi Guba nel 1246, poi lo mandò a Lacabene quale ...
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. Celebre famiglia del patriziato milanese, particolarmente nota per aver dato alla chiesa San Carlo. Essa trae origine dai Vitaliani di Padova: di questi, Vitaliano (morto nel 1449) per primo assunse [...] della casa. Dei suoi molti figli ricordiamo: Giberto (1671-1740), patriarca d'Antiochia, indi vescovodi Novara e cardinale, e Carlo (1657-1734), diplomatico insigne, che fu viceré di Napoli, dal 1710 al 1713, e commissario imperiale per i feudi d ...
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. Così, dal greco ἀνόμοιος "dissimile", da loro usato per indicare il rapporto tra il Padre e il Figlio nella Trinità, o anche aeziani o eunomiani da Aezio (v.) ed Eunomio loro capi, furono chiamati alcuni [...] (Sirmio, del 337; Antiochia, del 358); l'anno successivo, l'influenza di Basilio di Ancira condusse all'esilio di Aezio dopo i concilî di Ancira e di Seleucia. Eunomio, più fortunato, con l'appoggio di Eudossio divenuto vescovodi Costantinopoli, fu ...
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LUCIANO diAntiochia, santo
Martire nella persecuzione di Massimino (312). Secondo Suida, sarebbe nato a Samosata e, iscritto nel clero diAntiochia, vi avrebbe fondato la celebre scuola esegetica. Fatti [...] di Alessandro vescovodi Alessandria al suo omonimo collega di Bisanzio: trattando di Ario, essa parla di un L. successore di Ebione, Artemone e Paolo di .; id., Le discours apologétique de Saint L. d'Antioche, in Rev. d'hist. ecclés., XXII (1926), ...
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Detto il guercio (μονόϕϑαλμος); vescovodi Cesarea in Palestina, successore (circa 340) e discepolo di Eusebio, cercò, come questi, di guadagnarsi il favore della corte imperiale, prendendo attiva parte, [...] concilio della Dedicazione (ἐν ἐγκαινίοις, Antiochia, 341), e venne deposto perciò nel concilio di Sardica (343). S. Gerolamo gli attribuisce una parte importante nell'azione di Costanzo per collocare vescovi ariani nelle principali sedi d'Occidente ...
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. Nella storia delle controversie cristologiche E. appare come uno dei più autorevoli rappresentanti della corrente ariana estrema, nota col nome di anomei (v., e v. anche arianesimo). Cappadoce di nascita, [...] (v.) e ne divenne seguace. Ordinato diacono all'indomani del concilio diAntiochia del 356, fu da Eudossio (v.) inviato a Costanzo; ma la reazione dei semiariani, affermatasi nel concilio di Simmio (357), ebbe per conseguenza l'invio in esilio del ...
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Originario di Sidia in Panfilia, intervenne al concilio di Nicea (325) come vescovo d'Antiochia, al quale seggio era stato eletto un anno o due prima. Fu uno dei più decisi avversarî dell'arianesimo: perciò [...] fu osteggiatissimo dai seguaci di questo, i quali nel sinodo da loro tenuto nel 330 ad Antiochia lo deposero e ottennero dall' Allacci (Lione 1629) è spurio.
Ediz.: Patrol. graeca, XVIII; di frammenti greci e siriaci, in Pitra, Analecta sacra, II e IV ...
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Nacque nel territorio di Beauvais e si fece monaco cluniacense. Fu sotto-priore di Cluny, poi nel 1130-31 abate di Vézelay; nel 1135 assistette al concilio di Pisa tenuto da Innocenzo II contro l'antipapa [...] poi ad Antiochia per porre termine alle discordie fra Raul, patriarca latino, e alcuni canonici. Il 30 novembre 1139 fu tenuto un concilio; Raul non si presentò, fu deposto e imprigionato; e con lui Serlo, vescovodi Apamea. Il martedì di Pasqua 1140 ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...