Louis Aleman nacque nel 1390 ad Arbent (Ain), studiò in Avignone sotto la protezione dello zio, il camerlengo de Conzié, poi patriarca diAntiochia. Con lui si recò nel 1409 al concilio di Pisa. Ottenne [...] IV da parte del concilio e la elezione di Amedeo VIII di Savoia antipapa col nome di Felice V, che l'Alamanno consacrò vescovo e incoronò. Composto lo scisma con la rinuncia di Felice V, il cardinale, scomunicato già da Eugenio IV, fu reintegrato ...
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Successe nel 1275 ancora giovanetto, al padre Boemondo VI; la madre Sibilla d'Armenia governò per lui, appoggiata da Bartolomeo vescovodi Tortosa. Assoggettandosi a grave tributo verso Baibars, riuscì [...] d'Armenia, zio materno, coi Cavalieri di S. Giovanni e coi Mongoli per ricuperare Antiochia; sconfitto, dovette chiedere pace al nuovo dei signori di Gibelletto, cui erano alleati i Genovesi ed i Templarî; in Tripoli il vescovo Paolo di Segni, prozio ...
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Vescovodi Samosata (Siria) nel 361, partecipò come tale all'elezione di Melezio all'episcopato diAntiochia. Con i cappadoci Basilio di Cesarea, cui era legato da stretta amicizia, e Gregorio di Nazianzio, [...] , tentò un riavvicinamento delle chiese orientali alla formula di Nicea (v. arianesimo; anomei). Si deve agli sforzi suoi e di Gregorio se Basilio poté essere, da E. stesso, consacrato (371) vescovodi Cesarea. Nel 374 fu dall'imperatore Valente ...
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Fiorì nel sec. V, fu il primo che scrivesse una "Introduzione" (Εἰσαγωγή) alla S. Scrittura, seguendo le dottrine della scuola esegetica diAntiochia (v. antiochia, scuola di) e limitandosi quasi solo [...] a quella parte che ora suol chiamarsi "Ermeneutica". L'umanista Luigi Lollino, vescovodi Belluno (1557-1626), ne fece, su propri manoscritti, una traduzione latina, che fu pubblicata con le altre sue opere originali a Belluno nel 1630. Il testo ...
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Fu vescovodi questa città (in Cappadocia) dal 230 circa al 268. Discepolo e ammiratore di Origene e avversario del novazianismo, sostenne in Oriente la teoria dell'invalidità del battesimo amministrato [...] contro Stefano (S. Cipriano, Ep. LXXV). La tensione si attenuò dopo la morte di quest'ultimo; e F. poté partecipare al primo concilio tenuto ad Antiochia contro Paolo di Samosata (264). Morì mentre si avviava al secondo (268).
Bibl.: O. Bardenhewer ...
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. Vescovodi Treviri (IV secolo). La tradizione locale, secondo cui questo patriarca diAntiochia sarebbe stato trasferito a Treviri da papa Silvestro, su richiesta dell'imperatrice S. Elena, non appare [...] il presidente. S. Atanasio, che fu esule a Treviri, dice di avervi trovato molti cristiani; vi dimorava del resto anche Lattanzio, divenuto maestro di Crispo, figlio di Costantino.
Bibl.: Marx, in Westdeutsche Zeitschrift für Geschichte und Kunst ...
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SANTERAMO in Colle (A. T., 27-28-29)
Luchino Franciosa
Grossa borgata della provincia di Bari, situata sopra una collina, a 503 m. s. m., a E. della fossa premurgiana. Il suo nome si deve a Sant'Erasmo, [...] vescovo d'Antiochia, che vi si rifugiò per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano; fu dominio feudale, e conserva un artistico palazzo marchionale, la chiesa del Carmine e le catacombe di San Patrizio. Santeramo è un importante centro commerciale ...
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Eresiarca alessandrino (m. Costantinopoli 336), già discepolo di Luciano d'Antiochia e prete della chiesa di Baucalis, il cui insegnamento eterodosso attrasse l'attenzione del vescovo Alessandro, che lo [...] sua reintegrazione. La sua morte, che secondo la tradizione sarebbe avvenuta improvvisamente in una latrina, fu ravvicinata a quella di Giuda secondo il racconto degli Atti (1, 18: diffusa sunt omnia viscera eius). Delle sue opere rimangono solo due ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] tentativo (maggio 1245) del patriarca diAntiochia Alberto, amico dell'imperatore e che godeva di un prestigio indiscusso in seno alla un memorandum che il grande studioso inglese e vescovodi Lincoln, Roberto Grossatesta, aveva poc'anzi consegnato ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] progetto, informandone Urbano IV. Il papa, nel timore di una nuova ascesa della dinastia sveva, vietò ai tre elettori ecclesiastici e al vescovodi Costanza l'elezione di C. sotto pena di scomunica, riferendosi al divieto pronunciato a suo tempo da ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...