Presunto autore (detto anche Burcardo) di un Directorium ad passagium faciendum, piano di riconquista della Terrasanta, presentato, forse per conto di Giovanni XXII, nel 1336, a Filippo VI re di Francia. [...] (1455), avrebbe inventato il nome dell'autore, sostituendolo a quello del domenicano Guglielmo Adam, vescovo in partibus di Sulṭāniyyah (1322) e metropolitano diAntiochia (1324), che ad Avignone, tra il 1329 e il 1337, redasse il Directorium, a ...
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Schiavo, convertito al cristianesimo, di Colosse, ricordato da s. Paolo in Coloss. (4,9) e poi nell'epistola A Filemone, scritta a favore d'O. che ne fu, egli stesso, il latore. Conosciamo un altro O., [...] che era vescovodi Efeso quando s. Ignazio diAntiochia scriveva a quella comunità (Efes. 1, 3). Secondo le Constitutiones Apostolicae, lo stesso O. di cui parla s. Paolo sarebbe stato da lui creato vescovodi Berea in Macedonia: ma il nome O. era ...
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Prelato e scrittore siro (Mossul 1848 - Il Cairo 1929). Dopo aver studiato con i domenicani a Mossul e presso il collegio di Propaganda fide a Roma, fu ordinato prete nel 1873; fu poi vescovodi Edessa [...] (1887) e patriarca diAntiochia dei Siri (1898). Fu attivissimo per il ritorno degli ortodossi nel cattolicesimo e per la difesa della nazione sira, specialmente durante la prima guerra mondiale. Importante specialmente l'opera Les liturgies ...
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Francescano (Chateauroux, Indre, 1273 - Catania 1348). Fu ministro generale dell'ordine dal 1329 al 1342 e seppe superare il dissidio apertosi tra l'ordine e papa Giovanni XXII nella questione della povertà, [...] 1331) a deporre il generale Michele da Cesena. Sostenitore strenuo di Giovanni XXII, G. fu dal 1331 suo legato in Sicilia, Inghilterra, Ungheria; Clemente VI lo creò (1342) patriarca diAntiochia e vescovodi Catania. Scrisse di filosofia e teologia. ...
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Monaco (n. Pretorio, presso Agrigento, metà del 6º sec.); dopo essere stato a Cartagine, in Palestina (qui in un monastero di sabaiti), ad Antiochia e Costantinopoli, fu a Roma nel monastero di S. Saba. [...] Nominato vescovodi Agrigento prima del 591, lo era ancora nel 603. Delle sue opere resta soltanto un commento in greco all'Ecclesiaste. Venerato nella Chiesa orientale, è ricordato nel Sinassario costantinopolitano (23 nov.); entrò nel Martirologio ...
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Canonista francese (n. Salines, Quercy, inizio 14º sec. - m. 1375); insegnò diritto canonico a Orléans e a Parigi. Pontefici e re di Francia lo tennero in gran conto e gli affidarono molteplici incarichi. [...] Eletto vescovodi Elne (1352), poi di Embrun (1361) e di Agen (1364), ottenne il titolo di patriarca latino diAntiochia. Restano di lui il Casus breves sulle Decretali, sul Sesto, sulle Clementine e sulle Estravaganti, e una Manifestatio secretorum ...
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Benedettino (Beauvais 1080 circa - Verdun 1148), abate di Vézelay (1130-31), fu creato (1138) cardinale-vescovodi Ostia da Innocenzo II e inviato come legato in Inghilterra dove presiedette il concilio [...] di Westminster (13 dic. 1138). Nel 1140 riunì in Antiochia un sinodo che depose il 2º patriarca latino Radulfo. Nel 1145 combatté in Francia gli eretici. Rientrato a Roma, accompagnò Eugenio III nel suo viaggio in Francia, durante il quale morì. ...
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Nome di due santi: 1. Vescovo (m. dopo il 256) diAntiochia dal 253; deportato in Persia (256) da Sapore I, diresse la comunità cristiana di Bendosapore. Festa, 10 nov. 2. Vescovo (n. circa 830 - m. 910-15) [...] di Chitri, fu monaco e archimandrita del monastero di S. Antonio presso Chitri; fu poi deportato dagli Arabi a Baghdād, donde però ottenne di tornare. Festa, 6 novembre. ...
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Patriarca diAntiochia (n. Side, Panfilia - m. in Tracia nel 337). Vescovodi Berea, poi patriarca diAntiochia (323), fu al Concilio di Nicea tra i più decisi avversarî dell'arianesimo. Perciò, sotto [...] varie accuse, fu deposto (sinodo diAntiochia 330) ed esiliato. Tra gli scritti ci rimane, di sicura attribuzione, solo un trattato contro Origene, precedente peraltro alla polemica antiariana. Festa, 16 luglio. ...
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Nativo della Cappadocia, fu maestro di Giuliano l'Apostata; eletto vescovo da un sinodo ariano diAntiochia, nel 357 fu inviato dall'imperatore Costanzo, intruso al posto di s. Atanasio, ad Alessandria, [...] donde dovette fuggire dopo qualche mese; vi tornò dopo il sinodo di Seleucia (359), ma fu ucciso in una sommossa popolare nel 361. ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...