ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] concilio di Tours dell'813, un anno prima della morte dell'imperatore, viene prescritto ai vescovidi "transferre del Medioevo, a cura di B. Nardi, Firenze 1963, pp. 249-301; I. Lavin, The Hunting Mosaic of Antioch and their Sources, DOP 17 ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] .
17. La tradizione risale soprattutto ad Antioco siracusano, cf. Diodorus Siculus, XII, 71 di Aquileia, "Atti dell'Accademia di Scienze Lettere e Arti di Udine", ser. VIII, 1, 1973, pp. 5-29; Lellia Cracco Ruggini, Il vescovo Cromazio e gli Ebrei di ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] si mantenne, ma fu potenziato il potere del vescovo nella capillare organizzazione diocesana costituitasi dal IV al comunque in questo periodo Costantinopoli, Alessandria e Antiochia. Una grande città di provincia poteva estendersi per 2 km circa ...
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Scienza greco-romana. L'astronomia dopo Tolomeo
Alexandre Jones
L’astronomia dopo Tolomeo
Tolomeo rappresenta il culmine dell’astronomia greco-romana e, per certi aspetti, segna anche la fine del suo [...] grecoromano. Sappiamo infatti che lo scrittore di astrologia Vettio Valente, attivo ad Antiochia nel tardo II sec., usò tavole nelle lettere del suo allievo Sinesio di Cirene, che divenne vescovo della cattedra di Cirene probabilmente nel 411 e morì ...
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Amministrazione dell’Impero
Arnaldo Marcone
Volendo sintetizzare in una formula il disegno complessivo di organizzazione delle strutture amministrative dell’Impero da parte di Costantino si deve presupporre [...] attestano le iscrizioni di Aïn Rchine, Tubernuc e Antiochia. La differente versione di Zosimo è giustificabile , Episcopalis audientia: l’attività giurisdizionale del vescovo per la risoluzione di controversie private tra laici nel diritto romano e ...
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Ghibellini e guelfi in Italia
Giuliano Milani
Nel periodo della vita di Federico II le fonti italiane impiegano i termini 'guelfo' e 'ghibellino' esclusivamente in relazione alle parti fiorentine e [...] la privazione della diocesi, non fu più in grado di sostenere Firenze, il vescovo fiorentino riuscì a imporre la pace con Siena. Tale imperiale, che in seguito all'arrivo di Federico d'Antiochia, figlio dell'imperatore, andava facendosi sempre ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] collaboratori, come Giorgio d'Antiochia, Filippo di al Mahdia, il cancelliere Roberto di Selby; lo stesso Maione ecclesiastici (Romualdo di Salerno, Roberto arcivescovo di Messina, Riccardo Palmer, vescovo eletto di Siracusa, Tustino di Mazara) ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] loro inviati, il maestro "G. de Antiochia" e "T. de Cremona" (uno studente?), decide di promuovere il "debitum incrementum" dello Studio quanto non poteva rivolgersi al vescovo. In realtà, il riferimento al vescovo era pleonastico, poiché gli studenti ...
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DELLA SCALA, Federico
Gian Maria Varanini
Figlio di Alberto detto Piccardo (e dunque nipote di Federico detto Bocca, il fratello di Mastino [I] morto nel 1269 combattendo gli estrinseci veronesi) e [...] Bartolomeo. Bartolomeo, che doveva morire di lì a poco, nel 1318, era figlio di Imperatrice di Corrado d'Antiochia, che il D. aveva detto in una lettera del vescovo della città, Cipriano Alessandri, che gli concede di abitare nel palazzo episcopale e ...
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CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] la cattura del vicario generale Corrado d'Antiochia e il fallito assedio di Montecchio da parte di Galvano Lancia. Allora il re, alla la guida del vescovo eletto Manfredi di Verona.
La presenza del C. nelle Marche in qualità di vicario generale è ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...