AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo nel 1549 o nel 1550 da Pompeo, di nobile famiglia. Divenuto sacerdote, il cardinale Felice Peretti, vescovodi Montalto, che era stato in rapporti [...] basilica vaticana, il 5 novembre di quello stesso anno vescovodi Cervia e il 18 dicembre cardinale del titolo di San Matteo in Merulana.
Anche Truchsess a Colonia. Nel giugno 1386, poi, prese in esame la proposta del re di Polonia Stefano Báthory ...
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Riformatore religioso (Dresda 1700 - Herrnhut, Lusazia Superiore, 1760). Fondatore della Comunità dei fratelli (1727), sostenne che l'essenza del cristianesimo consiste, più che nel dogma, nell'intima [...] (donde il nome di Herrnhut, della colonia); a essi si aggiunsero membri di altre confessioni fatti oggetto di persecuzione, e tutti Z 1737, con l'appoggio di Federico Guglielmo I di Prussia, venne consacrato vescovo della Comunità dei fratelli. La ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
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Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] lo Z., con l'appoggio di Federico Guglielmo I di Prussia, viene consacrato vescovo della comunità, previo esame della morava tendeva all'indipendenza, che veniva offerta alla nuova colonia dai conti reggenti, mentre la chiesa sassone aveva negato ...
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VECCHI CATTOLICI
Carlo Antoni
CATTOLICI. Assunsero tale nome quei cattolici tedeschi che rifiutarono di accettare il dogma dell'infallibilità pontificia, proclamato il 18 luglio 1870 dal Concilio Vaticano, [...] un vescovado con sede a Bonn. Per la consacrazione del loro primo vescovo, I.H. Reinkens, i vecchi cattolici si rivolsero alla chiesa giansenista di Utrecht (v.). Un secondo congresso, a Colonia nel 1872, creò un vescovado per l'Austria, e il terzo ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] a Colonia il Bureau International de la Radiophonie Catholique con lo scopo di raggruppare i responsabili dei programmi religiosi di tutti . Ruini fu infatti l’artefice e l’ideatore di questa «tv dei vescovi» la cui gestione venne poi affidata a Dino ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] A 77/I-IV), miniato a Colonia nel 1295-1296 con decorazioni di estrema e misurata eleganza.La molteplicità 'arco a tutto sesto poggiante su colonne - per es. nella Bibbia del vescovo Bedell (Cambridge, Emmanuel College, I, I, 5-7) scritta e decorata ...
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FAVRE (Faber, Fabro, Fèvre, Lefèvre, Le Fèvre), Pierre
Lucia Felici
Nacque il 13 apr. 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia, da Louis e Marie Périssin. Famiglia di modesti [...] dove si recava (Magonza, Treviri, Lovanio, Colonia), centri attivi di quella cultura.
La formazione universitaria del F. si i vescovi tedeschi presenti alla corte del vescovo della città, Filippo II di Flersheim.
Il fallimento dei colloqui di ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] edizione era del 1722) del gesuita francese Dominique de Colonia. In questa edizione dell'opera nell'elenco delle opere regnanti, il F. suggeriva di convocare un concilio romano al quale dovevano partecipare tutti i vescovi dello Stato della Chiesa " ...
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PALIOTTO
M. Di Berardo
Rivestimento mobile del fronte anteriore dell'altare, rispetto al quale esso costituisce un elemento a sé stante, caratterizzato nel tempo da una progressiva qualificazione del [...] trame in seta e oro membranaceo, proveniente dal convento di Lüne, vicino Colonia (Amburgo, Mus. für Kunst und Gewerbe), eseguito in , Mus. Naz. e Civ. di S. Matteo) donato dal vescovo Giovanni di Nicosia alla cattedrale di Pisa nel 1325, in cui il ...
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MANSI, Giovanni Domenico
Fabrizio Vannini
Nacque a Lucca il 16 febbr. 1692, da Giuseppe e da Maria Rosa Torre, in un ramo collaterale della famiglia patrizia dei Mansi, quello di San Donnino, primo [...] tanto successo che il vescovo (dal 1726 arcivescovo) di Lucca, B. Guinigi, lo nominò esaminatore del clero e gli chiese di comporre per i diocesi. Membro della locale Accademia degli Oscuri e della colonia d'Arcadia, il M. fu molto stimato in tutta ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...