(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] Elvezi, sotto il dominio romano fu un vico (Genava) della coloniadi Vienne. In mano ai Burgundi per effetto delle invasioni barbariche all anche dell’appoggio del conte di Savoia, finché nel 1387 il vescovo dovette riconoscere i diritti della ...
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Comune della prov. di Udine (36,8 km2 con 3487 ab. nel 2007).
Colonia fondata dai Romani nel 181 a.C. nel paese dei Carni; rinforzata e ingrandita più volte, dal 90 a.C. divenne municipio. Quartiere invernale [...] fra cui quella di L. Manlio Acidino, fondatore della colonia.
Fra i monumenti medievali è di notevole rilievo la grande luogo di una basilica più antica: si è conservato un pavimento mosaicato con simboli cristiani, che reca l’iscrizione del vescovo ...
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ZARA (A. T., 77-78)
Antonio Renato Toniolo
Carlo Cecchelli
Reginald Francis Treharne
Giuseppe Praga
Città e provincia del regno d'Italia. Il territorio provinciale secondo il trattato di Rapallo del [...] è lecito dedurre che sia del tempo di quel celebre vescovo S. Donato, contemporaneo di Carlomagno, che ripose in S. Anastasia le a. C.) per cui sarà premiata con la fondazione di una colonia detta comunemente Jader (forma indeclinabile; gr. 'Ιάδαιρα, ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] acropoli i Cnidii superstiti della sfortunata spedizione di Pentathlos, intesa a fondare una colonia greca a Lilibeo. La nuova Lipára deve che massacrano il vescovo, il clero e gli abitanti che non portano via schiavi. Le reliquie di s. Bartolomeo, ...
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Figlio (Monaco 1662 - ivi 1726) dell'elettore Ferdinando Maria e di Adelaide Enrichetta di Savoia, succedette al padre nel 1680, dopo un anno di reggenza dello zio Massimiliano Filippo. Con il suo primo [...] 1695 aveva sposato in seconde nozze Teresa Cunegonda Sobieska, figlia di Giovanni Sobieski, dalla quale ebbe tre figli: il futuro imperatore Carlo VII, Clemente Augusto elettore diColonia, e Giovanni Teodoro vescovodi Ratisbona, Frisinga e Liegi. ...
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Cardinale (Lucca 1626 - ivi 1700); nunzio a Colonia (1670-72) e a Varsavia (1673-75), nella lunga nunziatura di Vienna (1675-89), contribuì efficacemente alla costituzione della lega antiturca (1683-84) [...] e conquistò una posizione di prim'ordine consolidata dalla sua elevazione al cardinalato (1681). Dal 1690 fu vescovodi Lucca. ...
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Frangipane (Frangipani) Nobile famiglia romana (nei documenti medievali Fraiapane, Fraiampane, lat. Fraiapanis, Frangipanius) che faceva risalire la sua origine all'antica gens Anicia e collegava il suo [...] , prelato e diplomatico (1543 circa - 1612), nipote del precedente, vescovodi Caiazzo (1572) e di Tricarico (1592), arcivescovo di Taranto (1605), nunzio a Colonia (1587), dove pubblicò unDirectorium ecclesiasticae disciplinae, quindi a Bruxelles ...
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Uomo politico ed ecclesiastico (Hackforth, York shire, 1474 - Londra 1559). Dotto umanista, studiò a Oxford, Cambridge e a Padova; fu cancelliere di W. Warsham; nel 1516 fu con Th. More ambasciatore presso [...] presso Carlo V (1519-20) a Colonia e (1520-21) a Worms. Vescovodi Londra (1522), e poco dopo lord del sigillo privato, poi di nuovo ambasciatore presso Carlo V a Toledo (1525), nel 1530 ebbe la diocesi di Durham. Presidente del Council of the North ...
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Principe e prelato (n. 1140 circa - m. Selburg 1224); figlio minore di Ermanno I, e canonico a Hildesheim, morto il fratello tornò allo stato laicale. Sostenne Enrico il Leone, anche contro Federico Barbarossa [...] diColonia e Magdeburgo; contribuì alla fondazione dell'abbazia cisterciense di Marienfeld. Vecchio, partecipò alla crociata contro Esti e Livoni, fu monaco (1211), abate di Dünamünde (od. Daugavgrīva), e Onorio III lo riconobbe vescovodi ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] colonia degli esuli italiani in Costantinopoli, e almeno uno di questi sembra suggerire un tentativo non riuscito di amici con l'aiuto del goto Jordanes (di cui è possibile l'identità con un vescovo omonimo presente allora in Costantinopoli), non c'è ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...