Romano (m. 10 luglio 983); vescovodi Sutri, fu fatto eleggere nell'ott. 974 da un missus di Ottone II, dopo la fuga a Costantinopolidi Bonifacio VII, creatura dei Crescenzî. Ligio all'imperatore, favorì [...] il clero tedesco, curò gli istituti monastici, colpendo nel sinodo romano la simonia. Epigrafe tombale in S. Croce in Gerusalemme a Roma ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] aggravò la situazione: Maometto II nel 1461 investì Gioacchino vescovodi Brussa del patriarcato armeno diCostantinopoli, considerandolo come capo civile, oltre che religioso, di tutti gli Armeni dell’Impero ottomano. Il dissidio tra i ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] in Oriente, sia pure in presenza dei rappresentanti della Chiesa di Roma, compaiono come protagonisti soprattutto i vescovi delle chiese di Alessandria, di Antiochia e diCostantinopoli, detti 'patriarchi'. Tuttavia, soprattutto con Leone I (440-461 ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] Costantinopoli, combatté il monotelismo, fu esiliato (647), ricondotto a Costantinopoli (662), processato e torturato; di Quando morì era vescovodi Esztergom: festa, 12 novembre.
6. Anastasio il Persiano; di nome Magundat, figlio (m. 628) di un mago, ...
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Andrèa, apostolo, santo. - Uno dei dodici apostoli, seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione. Fratello di Pietro, come lui pescatore a Cafarnao e con lui chiamato da Gesù all'apostolato.
Vita [...] πρωτόκλητος ("primo chiamato") datogli dai Bizantini che a lui attribuirono la fondazione della Chiesa diCostantinopoli, attraverso Stachys, che egli avrebbe ordinato vescovo. È con gli altri 10 dopo l'Ascensione (cfr. Matteo, 4, 18 e 10, 2; Marco ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] vita ecclesiastica: dal 1354 fu vescovodi Patti, donde passò a Corone in Morea (1359); divenne in seguito arcivescovo di Creta (1363) e patriarca latino diCostantinopoli (1364). In Oriente, divenuto amico di Pietro Lusignano re di Cipro e del suo ...
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Nome di varî santi, spesso confusi tra loro, fra i quali vanno ricordati: 1. A. detto anche Agatangelo e Taumaturgo, indicato talvolta anche come vescovodi Melitene, per confusione con l'omonimo del sec. [...] della sua chiesa per liberare i Persiani prigionieri (422); sue lettere furono commentate dal vescovo Maris; festa, 9 aprile. 3. A. diCostantinopoli, ivi martire sotto Diocleziano; sarebbe stato un centurione, nativo della Cappadocia, le reliquie ...
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Dottore della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 330 circa - ivi 379). Figlio dei santi Basilio ed Emmelia, fratello di Gregorio di Nissa e di Pietro di Sebaste, studiò in patria, a Costantinopoli e ad Atene, [...] (357-8) conoscendo la vita ascetica, che praticò nel suo possedimento sul f. Iris; ivi lo raggiunse il Nazianzeno. Dal vescovo Eusebio fu ordinato sacerdote, ma, dissentendo da lui, tornò alla vita solitaria; si portò poi a Cesarea per combattere l ...
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Poeta e retore latino cristiano, nato in Gallia, forse ad Arles, nel 473 (o 474), morto nel 521 a Pavia, dove fu vescovo dal 513. Per le traversie subìte a Costantinopoli, dove era stato mandato presso [...] confessore della fede. Fu retore più che poeta. Abbiamo di lui 9 libri di Epistole e Opuscoli, una raccolta di scritti in prosa e in versi di argomento vario, fra cui inni, descrizioni di viaggi, epigrammi e, in prosa, un panegirico a Teodorico ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] Vitale (che A., ordinandolo vescovo, mise a capo di un gruppo dissidente) aggravarono la situazione; le sue dottrine sull'Incarnazione furono condannate in vari sinodi (Roma, 377; Alessandria, 378; Antiochia, 379; Costantinopoli, 2º ecumenico, 381 ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...