Domenicano (n. Ragusa tra il 1390 e il 1395 - m. 1443), docente a Parigi, poi procuratore dell'ordine presso il papa. Combatté gli ussiti e fu per questo in Germania con il card. G. Cesarini, che lo delegò [...] aprire il concilio di Basilea (1431). Fu poi a Costantinopoli (1435-37) con F. Menguer e S. Fréron per trattare l'unione con i Greci. Tornato a Basilea, rappresentò la maggioranza del concilio contraria al papa Eugenio IV; creato vescovo, poi (1440 ...
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Romano (m. 972), forse della famiglia dei Crescenzî; vescovodi Narni, fu eletto papa (965) su designazione dei messi imperiali. Venuto poco dopo in urto coi Romani e cacciato, rientrò a Roma con l'appoggio [...] favorì in ogni modo; nel 967 incoronò il giovane Ottone II, nel 972 celebrò il matrimonio di questo con Teofano, figlia dell'imperatore diCostantinopoli; organizzò i vescovadi tedeschi per favorire la diffusione del cristianesimo verso l'Oriente. ...
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Pietro Canepanova (m. Roma 984), vescovodi Pavia, fu eletto papa nel 983 per imposizione dell'imperatore Ottone II; ma poco dopo la morte di questo (7 dic. 983) i Romani si ribellarono e richiamarono [...] l'antipapa Bonifacio VII, del partito dei Crescenzî, che, eletto già dal 974, si era rifugiato a Costantinopoli. Cosicché nei primi mesi del 984 G. fu deposto e rinchiuso in Castel S. Angelo, dove fu ucciso. ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] che ha il diritto di organizzarsi autonomamente, scegliendo i propri vescovi, compreso il patriarca o il metropolita o l’arcivescovo che ne è a capo. Il patriarca ecumenico diCostantinopoli rivendica il diritto esclusivo di concedere l’autocefalia ...
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Nativo di Segni (m. 672), fu il successore di Eugenio I (657) mentre imperversava l'eresia monotelita. S'adoperò per ristabilire i rapporti con l'Impero d'Oriente e, pur rimanendo il dissidio, Costante [...] II gli fece visita (663) a Roma, mentre il nome di V. era nuovamente scritto nei dittici diCostantinopoli. Costituì in Inghilterra la gerarchia nominando vescovodi Canterbury il monaco greco Teodoro. Festa, 27 gennaio. ...
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Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), [...] detto anche A. gerosolimitano), inviato (685) a Costantinopoli per portarvi l'adesione della sua chiesa al 6º concilio ecumenico, vi rimase come arcidiacono e divenne (dopo il 692) vescovodi Gortina (Creta); accettò il monotelismo sotto Filippico ...
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Tra i numerosissimi santi di questo nome, vanno ricordati:
1. A. abate o acemeta. - Educato a Costantinopoli (m. Gomon 430 circa), asceta (380 circa) in Siria, evangelizzò la Mesopotamia fondando un grande [...] martire sotto Decio o Aureliano, festa 11 agosto. Patrono dei carbonai.
6. A. diCostantinopoli (o di Bisanzio). - Vescovo, consacrato circa il 313 (m. 336 circa); avvertito da A. di Alessandria, combatté Ario; si dice che quando Costantino gl'impose ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure divescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovodi Milano (374) e divenne [...] più aspro l'anno dopo, quando, venuto a Milano un vescovo eretico, Aussenzio, A. per non cederla al nuovo venuto fece Costantinopoli e Antiochia, osteggiando Nettario e Melezio), e difensore del primato romano (Ubi Petrus ibi Ecclesia); ritrovatore di ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovodi Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] carattere impetuoso. Le fasi principali di questa lotta sono: il primo viaggio a Costantinopoli per discolparsi presso Costantino da accuse egiziano; e le Lettere Festali, che il vescovodi Alessandria inviava ogni anno ai fedeli in occasione della ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] per i monaci origenisti da lui cacciati: il che suscitò contro G. lo sdegno di Epifanio di Salamina. Così infine Teofilo, giunto a Costantinopoli con parecchi vescovi del suo partito, riuscì a far condannare G., assente, dal sinodo detto "della ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...