Scultore, nato a Padova, da famiglia imparentata forse con i Vecellio, circa il 1565, come si può dedurre dalla sua iscrizione funebre nella chiesa del Carmine a Pisa, dove egli morì nel 1607 in età di [...] 1604, al seguito di Antonio Grimani, vescovodi Torcello, potesse Di una serie di opere ora disperse, la sola fino ad ora pervenutaci di questo periodo è il rilievo di bronzo nella cappella Usimbardi in S. Trinita diFirenze, con il Martirio di ...
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Umanista e storico, nacque a Venezia, probabilmente nel 1515. Ordinato sacerdote a Padova, fu precettore di un nobile veneziano; ma la sua indole non era fatta per la vita ecclesiastica, e dal papa ebbe [...] presso il vescovodi Otranto, poi in Toscana dove, secondo alcune notizie, si fece frate domenicano nel convento di San Marco scuole pie e ripubblicata in due volumi, col testo a fronte (Firenze 1838), e con un'ampia notizia bio-bibliografica.
Il B. ...
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TOLOMEI, Claudio
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Siena nel 1492, visse a lungo a Roma al servigio d' Ippolito de' Medici e a Piacenza presso P.L. Farnese. Alla morte di questo, dimorò a [...] vescovodi Tolone. Morì a Roma nel 1555, o, come qualcuno suppone, nel 1557.
Scrisse opere varie di critica, di storia e di filologia di dimostrare che a poche parole e suoni si riduce la diversità tra Firenze e le altre città della Toscana, e di ...
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Umanista, nato nel 1417 a Vigevano, donde si denominò Vigevius o Vigerius, morto a Roma nel 1475. Si recò verso il 1435 all'università di Parigi; nel 1440 era a Mantova alla scuola di Vittoriano, dove [...] di lui (1464). Nel 1461 Pio II lo nominò vescovodi Accia (Corsica), e nel 1464 Paolo II lo trasferì al vescovatodi Aleria: donde il titolo di dei codici latini e greci, Firenze 1905, p. 122; id., La traduzione guariniana di Strabone, in Il libro e ...
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Sacerdote giansenista, nato a Genova il 20 settembre 1761, ivi morto il 17 gennaio 1826. Assisté al sinodo di Pistoia del 1786 e più tardi a Pavia fece parte, col Palmieri, col Tamburini e altri, di una [...] (in minima parte vi collaborarono Benedetto Solari, vescovodi Noli, Francesco Carrega e qualche altro); Catechismo .: A. De Gubernatis, E. D., il clero costituzionale, ecc., Firenze 1882; A. Gazier, Hist. générale du mouvement janséniste, II, Parigi ...
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Nacque in Cantalice (ora fraz. di Rieti), donde prese il cognome (Cantalycius), verso il 1450; morì a Roma nel 1515. Giovinetto si allogò presso la curia di Roma, e in quel tempo seguì per quattro anni [...] Firenze (1478), Foligno, Rieti (1483-86), Perugia (1488), Viterbo (1492). Trovò miglior fortuna prima presso la corte di creò vescovodi Atri e Penne. Per la scuola pubblicò un'utile grammatica latina, un trattato di metrica e commenti di Giovenale, ...
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QUERINI, Angelo Maria
Marino Parenti
Cardinale, erudito e bibliotecario, nato a Venezia il 20 marzo 1680, morto a Brescia il 6 gennaio 1755. Entrato a sette anni nel collegio dei gesuiti di Brescia, [...] diFirenze, e due anni dopo vi faceva professione assumendo i nomi di Angelo Maria, invece di Gerolamo suo nome di battesimo. A Firenze la stima di varî capi e l'amicizia di Benedetto XIV. Arcivescovo di Corfù nel 1723, cardinale e vescovodi Brescia ...
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Cardinale e vescovodi Fermo, nato a Capranica Prenestina nel 1400, morto a Roma il 14 luglio 1458. A 15 anni frequentava già l'università di Padova, dove ebbe a maestro Ciuliano Cesarini. Da Martino V [...] il C. si rifugiò presso i Visconti e poi presso il concilio di Basilea allora in atto, al quale s'appellò. I suoi beni, . Compose alcuni scritti, tra cui è noto quello sull'Arte di morire (Firenze 1477).
Bibl.: G. Catalanus, De vita et scriptis D. ...
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Nacque a Firenze il 29 ottobre 1497 da Michele, figlio di Benedetto, lo storico; era quindi nipote di Bernardo (v.) e del card. Pietro (v.). Seguì, come questi, la carriera ecclesiastica, senza vocazione, [...] Fu di poi vescovodi Cadice, di Policastro e di Bovino (1530); sotto Adriano VI, ebbe la diocesi di Cremona, ultimi anni in Firenze, non astenendosi dal congiurare contro Paolo III, e vi morì nel settembre 1549 non senza sospetto di veleno.
Bibl.: ...
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Insigne violinista, figlio di un negoziante e padre di due cantatrici, Albertina e Giovanna. Nacque a Cento (Ferrara) il 10 settembre 1751. Studiò a Bologna col Dall'Oca e a Modena col Guastarobba, ma [...] fu, per cinque anni, a Firenze, Pietro Nardini. Il C. si affermò come concertista in Italia, in Polonia e in Germania. Dopo essere stato ai servizî del principe vescovodi Freising, in Baviera, e poi del duca Carlo di Curlandia a Dresda, venne nel ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...