GUERRINI, Olindo
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Forlì il 4 ott. 1845, da Angelo e da Paola Giulianini. Trascorse l'infanzia a Sant'Alberto di Ravenna, dove il padre gestiva la farmacia del paese, e, dopo [...] vescovodi Faenza G. Cantagalli.
A ulteriore smentita di ogni immagine intemperante, lo stesso G. ricordava di e L. Stecchetti, in Id., Studi sulla letteratura contemporanea, s. 1, Milano 1880, pp. 158-174; L. Lodi, L. Stecchetti: ricordi, prose ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] di Firenze (diretta dal Sacchetti) e come collaboratore del giornale cattolico Vicentino IlBerico. Stimato dal vescovodi e fascismo nell'Italia settentr. durante il pontificato di Pio XI, Milano 1979, passim; S. Magister, La politica vaticana ...
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MAIONE da Bari
Berardo Pio
Figlio di Leone de Rayza e di Kuraza, nacque nei primi decenni del XII secolo da una famiglia dell'élite urbana di Bari.
Il padre, che compare nella documentazione come giudice [...] a un accordo. M. guidò la delegazione del Regno di Sicilia - composta da Ugo e Romualdo, rispettivamente arcivescovi di Palermo e di Salerno, dal vescovodi Troia, Guglielmo, e dall'abate di Cava, Marino - durante le trattative con la rappresentanza ...
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ANDREA Corsini, santo
Ludovico Saggi
Nacque in Firenze all'inizio del sec. XIV, uno tra i dodici figli di Niccolò Corsini e Gemma degli Stracciabende.
La prima menzione che si ha di lui è del 3 ag. [...] secolo secondo cui i vescovidi Fiesole risiedevano in Firenze presso la chiesa di S. Maria in Campo di pace di cui sarebbe stato incaricato dal papa nella città di Bologna, ricondotta all'obbedienza della S. Sede contro le mene dei Visconti diMilano ...
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DELLA ROVERE, Giovanni
Franca Petrucci
Nacque a Savona da Raffaello e da Teodora Manirolo, di origine greca, intorno al 1457. Nipote di Sisto IV e fratello del futuro Giulio II, nel 1472 si parlò di [...] fatto Gottifredo da Cesena, al quale Alessandro Numai, vescovodi Forlì, giunto nella città il 28 ottobre "per pp. 14 ss., 18, 20 s.; C.Argegni, Condottieri, capitani, tribuni, I,Milano 1936, p. 263; L. von Pastor, Storia dei papi, II, Roma 1961, pp ...
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DELLA TORRE, Guido
Anna Caso
Nato il 27 sett. 1259 da Francesco fratello di Napoleone, detto Napo, signore diMilano, e di Raimondo, patriarca di Aquileia, e da Giulia Castiglioni, non ancora ventenne [...] ibid. 1955, pp. 467, 526; E. Cattaneo, Istituz. ecclesiastiche milanesi, ibid., IX,ibid. 1961, p. 510; E. Cazzani, Vescovi ed arcivescovi diMilano, Milano 1955, pp. 185, 197 s.; A. Bosisio, Il Comune, in Storia diBrescia, I,Brescia 1961, pp. 695 s s ...
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FINALI, Gaspare
Elisabetta Orsolini
Nacque a Cesena il 20 maggio 1829, da Giovanni, notaio, e da Maria Zamboni. Dimostrò molto presto precocità di interessi e intelligenza. Dopo i primi studi compiuti [...] nel 1840 entrò nel seminario di Cesena, dove seguì le lezioni dell'abate P. Bentini, poi vescovodi Cesena. Dopo tre anni, per , caduto il ministero di Rudinì dopo i tumulti popolari diMilano, il F. ebbe dal re l'incarico di formare il nuovo governo ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] coinvolto, come difensore, a fianco di G. C. Delitala, nel processo al vescovodi Prato P. Fiordelli che si concluse en Italia, in Studi in onore di P. A. D., I, Milano 1976, pp. 971-1005; P.Gismondi, La dottrina di D. e le disc. ecclesiasticistiche, ...
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ANGHIERA, Pietro Martire d'
Roberto Almagià
Nacque ad Arona sul lago Maggiore il 2 febbr. 1457, da famiglia di cognome ignoto, probabilmente cospicua, verosimilmente originaria di Anghiera, ma proprietaria [...] ducale diMilano e fu nutrito di buoni studi umanistici, ma in proposito non si hanno particolari. Dopo l'uccisione di Gian vescovo. E durante il soggiorno a Granata, che dovette rappresentare per lui un periodo di riposo, egli maturò il proposito di ...
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MANFREDI, Galeotto
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Astorgio (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Giovanna Vestri, di Ludovico conte di Cunio, nacque nel 1440.
Educato a corte, [...] governo di Faenza dalla salda alleanza fra Carlo e il fratello Federico, divenuto alla fine del 1471 vescovo della di Faenza, Faenza 1954, ad ind.; F. Catalano, Il Ducato diMilano nella politica dell'equilibrio, in Storia diMilano, VII, Milano 1956 ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...