BAJACCA, Giovanni Battista
Nicola De Blasi
Nacque a Corno nella seconda metà del sec. XVI. Giureconsulto, fu segretario di Ludovico Sarego, vescovodi Adria, fra il 1613 e il 1621, quando questi reggeva [...] Nel volume, oltre alla biografia del Rusca, compare una lettera del B. al cappuccino p. Tobia da Milano, allora guardiano dei convento di Melzo, scritta nel 1618da Lugano, che narra in forma più discorsiva gli stessi avvenimenti. L'opera fu tradotta ...
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BOZZA, Bernardo
Cesare De Michelis
Nato a Monselice (Padova) il 25 dic. 1734 da Giovanni ed Enrichetta Santini, di famigila patrizia, ricevette una buona educazione sotto la guida dello zio Bernardo. [...] di Bacucco.
L'opera - scritta con l'incoraggiamento di monsignor Morosini vescovodi Verona - è una "spiritosissima parodia del falso genere di della Repubblica di Venezia... Appendice, Venezia 1857, p. 30; G. Natali, Il Settecento, Milano 1955, p ...
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GIORDANI, Giacomo
Lucinda Spera
Nacque e visse ad Ascoli Piceno nel XVIII secolo. Abate, fu ascritto all'Accademia dell'Arcadia con il nome di Ordisto Teoclidense. Della sua produzione letteraria rimangono [...] , il G. fu ammonito dal vescovodi Ascoli, monsignor Paolo Leonardi, e di Ancona per la stampa del poema.
Non si conosce l'anno della morte del Giordani.
Fonti e Bibl.: C. Cesari, Un antisemita ascolano nel secolo XVIII, Ascoli Piceno 1883; A. Milano ...
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Umanista (n. Milano - m. Viterbo 1445), vescovo (1419-37) di Lodi, poi di Como, cardinale dal 1439; legato di Eugenio IV al Concilio di Basilea e del concilio stesso presso il re d'Inghilterra. Nel 1421 [...] scoprì il cod. Laudense delle opere retoriche di Cicerone, contenente il Brutus, ignoto fino ad allora, e le altre opere in un testo non mutilo. Il codice, subito inviato da L. a Gasparino Barzizza, andò perduto nel 1428, ma ne restano alcuni ...
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Vian, Nello
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Bibliotecario e scrittore, nato a Vicenza il 28 maggio 1907 e morto a Roma il 18 gennaio 2000. Di famiglia veneziana, fu a Milano allievo di G. Salvadori all'Università Cattolica del Sacro [...] generale.
Tra le opere si ricordano: Frate Antonio il mio Vescovo (1931), Madre Cabrini (1938), Amicizie e incontri di Giulio Salvadori (1962), La giovinezza di Giulio Salvadori (1962), Anni e opere di Paolo VI (1978) e Il leone nello scrittoio (1980 ...
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VENTURI, Pompeo
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Siena il 21 settembre 1693, morto ad Ancona il 12 aprile 1752. Appartenne alla Compagnia di Gesù che lo adoperò nell'insegnamento delle lettere e della [...] Oltre un'orazione funebre per un vescovo, stampò un commento della Divina Commedia il quale forse per dovere di colleganza o d'obbedienza, lasciò ), I-II; G. Mazzoni, Dante e l'Italia, Roma 1921, p. 347 segg.; G. Natali, Il Settecento, Milano 1929. ...
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SPAINI, Alberto
Jader JACOBELLI
Giornalista e scrittore, nato a Trieste il 6 luglio 1892. Giovanissimo, collaborò a La Voce con saggi critici sulla letteratura provenzale e con articoli politici sulla [...] del Novecento, Milano 1932; n. ed., ivi 1937. Scrittore elegante, di un gusto sottilmente ironico, ha espresso fantasticamente questo suo umore nelle prose dei Viaggi di Bertoldo, L'Aquila 1930, nel romanzo La moglie del vescovo, Lanciano 1931 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] PANVINII Antiquitates veronenses, Verona 1668, p. 204, ove del vescovo Tebaldo si dice che «audiebat quotidie disceptantes»; V. BIAGI G. Petrocchi (vedi da ultimo G. PETROCCHI, L'Inferno di Dante, Milano, Rizzoli, 1978, p. 20). E col Petrocchi ritengo ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] per questo motivo Costantino si considerò il vescovo e il custode di ciò che avviene al di fuori della Chiesa. Infine, si P. Schiera, Dall’arte di governo alle scienze dello stato. Il cameralismo e l’assolutismo tedesco, Milano 1968.
27 B. Singer ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] era spiccatamente laica, anche quando i rapporti coi vescovi erano buoni, anche quando le città erano guelfe. cita per paragrafi.
L. DI FRANCIA, Novellistica = L. DI FRANCIA, Novellistica, I (Dalle Origini al Bandella), Milano 1924 ( «Storia dei ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...