GIOVANNI XIV, papa
Wolfgang Huschner
Pietro fu vescovodi Pavia, terzo di questo nome, dal 971-972 al 983. Nulla sappiamo di certo sulle sue origini. Secondo una notizia contenuta nel Liber pontificalis, [...] sua fine tragica. Vi si ricorda invece il nome con il quale fu vescovodi Pavia (v. 2: "qui Petrus antea extiterat"), il suo legame con , Pavia carolingia e postcarolingia, in Storia di Pavia, II, L'alto Medioevo, Milano 1987, p. 97; M. Borgolte, ...
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GIOVANNI XIX, papa
Antonio Sennis
Terzo figlio di Gregorio, conte di Tuscolo, e di Maria, il suo nome di battesimo era Romano. Era fratello di Teofilatto, papa con il nome di Benedetto VIII. Della sua [...] di concedere all'abbazia un privilegio di esenzione. Quando, qualche tempo dopo, il vescovodi Mâcon Gauzlin tentò di mettere in dubbio, nel corso di ; Rodolfo il Glabro, Storie, a cura di G. Cavallo - G. Orlandi, Milano 1989, pp. 197-201; Ch. Pfister ...
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GIOVANNI XI, papa
Ambrogio Piazzoni
Uno dei papi più giovani della storia, venne eletto e consacrato nel marzo 931 appena ventenne, quand'era cardinale presbitero di S. Maria in Trastevere. La sua scelta [...] luglio 931 G. inviò il pallio a Ilduino arcivescovo diMilano, gesto accomodante nei riguardi del re d'Italia Ugo di Provenza, che lo aveva chiesto. Con lui Marozia stava cercando di instaurare rapporti amichevoli, dopo averlo osteggiato per anni, in ...
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Nazari di Calabiana, Luigi
Prelato e uomo politico (Savigliano, Cuneo, 1808 - Milano 1893). Elemosiniere privato di Carlo Alberto (1847), vescovodi Casale (1847), fu nominato senatore del Regno sabaudo [...] nel 1848 e fu arcivescovo diMilano dal 1867 al 1893. Appartenente all’ala conciliatorista del cattolicesimo, avversò il Calabiana: nel novembre 1854 Cavour aveva presentato un progetto di legge per la soppressione delle corporazioni religiose e l ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] di Bologna, telegrafò a monsignor Mario Sturzo, vescovodi Piazza Armerina e fratello di Luigi, consigliando che la «nota persona di diretta di questi aspetti sia come sostituto alla Segreteria di Stato sia come arcivescovo diMilano.
Durante ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] in comunione con lui e così dettero inizio allo scisma. Pelagio cercò di reprimere la resistenza soprattutto dei vescovidiMilano e di Aquileia servendosi anche della forza, ma prima Narsete rifiutò d'intervenire e subito dopo l'invasione longobarda ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] 1883 è riportata da M. Caliaro, M. Francesconi, L’apostolo degli emigranti, Giovanni Battista Scalabrini, vescovodi Piacenza. La sua opera e la sua spiritualità, Milano 1898, p. 435.
90 M. Caliaro, M. Francesconi, L’apostolo degli emigranti, cit., p ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] tempo di Massimino, sotto il governatore Valerius Diogenes, e poi divenne vescovodi Laodicea Combusta gli Augusti rendevano note in Oriente le decisioni prese nel loro precedente incontro diMilano riguardo al cristianesimo; cfr. Eus., h.e. X 5,1-14 ...
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Costantino nel diritto canonico classico
Elementi costantiniani nella canonistica fra XI e XIV secolo
Riccardo Saccenti
Con i pontificati di Leone IX e Gregorio VII prende avvio un processo di riforma [...] che ha la facoltà, con l’assenso dei principi e dei vescovi, di deporre l’imperatore60. Il diverso grado a cui attengono il l’ampia sintesi di E. Cortese, La norma giuridica. Spunti teorici nel diritto comune classico, 2 voll., Milano 1962-1964.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] dai concittadini. Fallito il tentativo (filoangioino) del vescovo Acciaiuoli nel 1343, il Priorato delle arti era andato , è, sul modello di Sallustio, il ciclo di guerre che oppose Firenze alla Signoria viscontea diMilano da metà Trecento fino ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...