FENZONI (Faenzoni, Fanzoni, Fanzone), Ferraù (detto anche Ferraù da Faenza)
Roberto Nuccetelli
Nacque da Mario e da Cornelia di Antonio Benai nel 1562, come si deduce dall'iscrizione che si trovava [...] Ambrosiana diMilano, costituisce, anche per alcuni dati tipologici, un preciso termine di riferimento per 1593 e fino al 1599) a Todi, dove fu chiamato dal vescovo Angelo Cesi, probabilmente per il tramite del card. Domenico Pinelli, cardinale ...
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BOLZANO
S. Spada Pintarelli
(lat. Pons Drusi; ted. Bozen; Bauzanum nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige, capoluogo di prov., alla confluenza del Talvera con l'Isarco. Punto di collegamento tra [...] nel corso del Duecento, delle lotte tra il vescovodi Trento e i conti di Tirolo per l'affermazione dell'egemonia politica nel atesina, in Da Giotto al Mantegna, cat. (Padova 1974), Milano 1974, pp. 63-67; F. Laitempergher, Bolzano. Storia ...
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FERRO
J. Geddes
I manufatti in f. prodotti durante il Medioevo erano nella loro totalità oggetti in f. battuto, giacché le alte temperature necessarie alla fusione poterono essere ottenute in buona [...] il male. Guglielmo Durando, vescovodi Mende, scrisse nel sec. 13° che la porta di chiesa è simbolo di Cristo, che nel Vangelo Stuttgart 1904; G. Ferrari, Il ferro nell'arte italiana, Milano [1909]; H.R. d'Allemagne, Ferronnerie ancienne, Paris ...
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DELLA PORTA, Giovanni Giacomo
Carrol Brentano
Figlio di Bartolomeo (documentato alla certosa di Pavia dal 1484 al 1503: Kruft-Roth, 1973, p. 897), ne è sconosciuta la data di nascita, avvenuta probabilmente [...] pp. 931 ss.).
Il Monumento sepolcrale di Giuliano Cibo, vescovodi Agrigento, in S. Lorenzo a del '400,in Storia diMilano, VII,Milano 1956, p. 738; C. Manara, Montorsoli,in Quad. dell'Istituto di storia dell'arte d. Univ. di Genova, II,Genova 1959, ...
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BARTOLO di Fredi
Enrico Castelnuovo
Figlio di un maestro Fredi, pittore, nacque verso il 1330. Della sua vita si conoscono numerosi episodi grazie alle ricerche d'archivio dei padre Della Valle, del [...] di lettere tra il pittore, la Signoria di Siena e il vescovodi Volterra. Nel 1381 un senatore senese gli commissionò la decorazione di un grande scudo e di , Notizie de' Professori del disegno [1681], IV, Milano 1811, pp. 463 s.; G. Della Valle, ...
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FIDENZA
F. Gandolfo
(lat. Fidentia, Fidentiola vicus; fino al 1927 Borgo San Donnino)
Città dell'Emilia-Romagna (prov. di Parma) nata, per la posizione lievemente sopraelevata, come posto di controllo [...] 10° l'edificio era una pieve dipendente dal vescovodi Parma, che, come attesta un diploma dell' p. 221 nr. 108; S. Stocchi, L'Emilia-Romagna (Italia romanica, 6), Milano 1984, pp. 77-111; W. Sauerländer, La cultura figurativa emiliana in età romanica ...
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NONANTOLA
G. Zanichelli
Centro dell'Emilia-Romagna, posto a km 10 a N-E di Modena, sulla riva destra del Panaro, il cui toponimo deriva dalla centuriazione romana.L'insediamento, sorto come colonia [...] cancellieri imperiali, Uberto, vescovodi Parma (ca. 969-974), e Giovanni Filagato, vescovodi Modena (982-995 ca nell'Emilia, in La pittura in Italia. L'Altomedioevo, a cura di C. Bertelli, Milano 1994, pp. 146-155; M. Palma, Nonantola e il sud ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] a termine i lavori iniziati dallo zio Lodovico, vescovodi Bayeux.
La critica è divisa sulla datazione delle Id., in Disegni veronesi al Louvre, 1500-1630 (catal.), a cura di S. Marinelli, Milano 1994, pp. 152-157; F. D'Arcais, Gli affreschi della ...
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TRENTINO
G. Valenzano
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la prov. di Trento (v.). Il nome T. deriva da Trento, già antico municipio romano dal nome Tridentum. Dal toponimo romano derivò [...] II (1002-1024) donò l'area trentina al vescovodi Trento Uldarico, al quale il successore di Enrico, Corrado II il Salico (1024-1039) conferì anche il titolo di principe (1027).I vescovi-conti consolidarono il potere politico religioso e promossero ...
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AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] di porgere queste forme ha richiamato ancora, e giustamente, ad esempi toscani: così nei raffinatissimi rilievi illustranti i Fatti dei martiri persiani e in quello del Vescovo primadi Bramante, in Storia diMilano, VII, Milano 1956, pp. 634-637 ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
totopapa (toto-Papa, Toto Papa) s. m. inv. Nel linguaggio giornalistico, pronostico relativo all’elezione del papa. ◆ Ma, nel frattempo, altri cardinali, che si consideravano elettori, hanno compiuto 80 anni per cui hanno perduto il diritto...