LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] per la cappella del vescovo Zanetto da Udine (Biscaro, 1899; Munman, 1977) nella cattedrale di Treviso, dove secondo C. Ricci, L'ultimo rifugio di Dante, Milano 1921, pp. 342-345; Id., Un ritratto di Gastone di Foix dello Scultore dei Morti, in ...
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L’iconografia di Costantino il Grande nell’arte e nella civiltà della Russia
Xenia Muratova
Mentre nell’arte dell’Occidente latino l’immagine e l’iconografia di Costantino il Grande conoscono una storia [...] limita alla rappresentazione dell’ambone, su cui il vescovo sta per elevare la croce, e di due altre figure, sui gradini dell’ambone: d’arte d’Oriente e d’Occidente, a cura di M. Bacci, Milano 2006.
20 Questa vita leggendaria e le sue varie versioni ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] dettate per la propria sepoltura dal vescovo Francesco Bellanti.
La chiesa di S. Domenico a Siena era peraltro , G. di P., Firenze 1947; Id., Quattrocentisti senesi, Milano 1949, pp. 89-103; V. Koudelka, Spigolature dal memoriale di Niccolò Galgani…, ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] arco a tutto sesto poggiante su colonne - per es. nella Bibbia del vescovo Bedell (Cambridge, Emmanuel College, I, I, 5-7) scritta e italiane. Antichi contratti nuziali ebraici miniati, a cura di L. Grassi, Milano 1984; G. Sed-Rajna, The Hebrew Bible ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] alternato di origine altorenana (duomo di Fritzlar) dalle forme antiquate e pesanti, i vescovidi Münster attingono di volta della mostra, a cura di R. Haussherr, I-V, Stuttgart 1977.
H.-E. Kubach, Romanico, Milano 1978.
U. Stevens, Burgkapellen ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] vescovo Ugone, la Lavanda dei piedi e la Visione di s. Francesco d'Assisi. Le tele, oggi in cattivo stato di conservazione, hanno diviso gli studiosi tra i sostenitori di in Europa. Studi di storia dell'arte in onore di W. Arslan, Milano 1966, pp. 839 ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] ) hanno recentemente voluto vedere la mano di Andrea. Si tratta del monumento al vescovo Saltarelli (m. 1342) in S. Italiana, IV, La scultura del Trecento e le sue origini, Milano 1906, passim; L. Lefrançois-Pillion, La sculpture italienne du XIVe ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] il Popolo; e 'l quadro piacque molto a' Pittori". Il santo vescovo è da identificare con Adalberto da Praga (Riedl, A. della G., Szigethi, L'Europa della pittura nel XVII secolo…, a cura di A. Szigethi, Milano 1993, pp. 88-102; H.Ph. Riedl, Ein ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] I Bizantini in Italia, in I Bizantini in Italia (Antica Madre, 5), Milano 1982, pp. 3-136: 3-45; R. Farioli Campanati, La cultura 135-150; R. Farioli Campanati, Le tombe dei vescovidi Ravenna dal Tardoantico all'Alto Medioevo, in L'inhumation ...
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CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] Metz nel 1000 ca. (Metz, Mus. Central), il c. d'altare del vescovo Bernoardo prodotto a Hildesheim nel 1007-1008 (Hildesheim, Diözesanmus. mit Domschatzkammer). Alla rappresentazione di Cristo sulla croce si accompagnano, anche in quest'epoca, i già ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...