Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a [...] Esztergom e primate d'Ungheria, nel 1493 cardinale e tre anni dopo arcivescovo diMilano, e vescovodi altre diocesi, tra cui Ferrara. Nel 1497, essendo morto Mattia Corvino e non volendo risiedere in Ungheria, Ippolito rinunciò alla sede primaziale ...
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Anselmo da Baggio presso Milano (m. Roma 21 apr. 1073), vescovodi Lucca nel 1057, legato pontificio a Milano con Ildebrando (futuro Gregorio VII) e s. Pier Damiani per promuovere la riforma della Chiesa; [...] II del 1059, senza l'assenso preventivo dell'impero, fu contrastata da Cadalo, vescovodi Parma, creatura imperiale, antipapa col nome di Onorio II. Dopo una serie di scontri armati presso Roma tra i seguaci dei due avversarî, si ebbe un tentativo ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] riforme della Curia (divieto del cumulo dei benefici, soppressione delle indulgenze, ecc.). Vescovodi Bologna (1523), fu in Germania nel 1524 e tentò di sedare il moto riformatore, ma nel nov. la rivolta dei contadini fece naufragare i suoi sforzi ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] vescovodi Lombez, in Guascogna; indi passò alla corte del cardinale Giovanni, fratello di Giacomo, ad Avignone. Nel 1333, nel corso di a Milano dall'arcivescovo Giovanni Visconti, signore della città; e ivi restò, anche con i nipoti di Giovanni, ...
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Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] di Campagna e Marittima, tra il 1529 e il 1530 fu vicelegato a Perugia. Nella primavera del 1531 nunzio a Milano cardinale-vescovodi Albano e trasferì il vescovatodi Montefeltro al nipote Ennio. Durante il conclave seguito alla morte di Paolo ...
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Novelliere (Castelnuovo Scrivia 1485 - Agen 1561), la cui fama è legata alle sue Novelle (le tre prime parti furono pubblicate nel 1554, la quarta nel 1573). A ogni novella, incentrata su fatti reali o [...] d'Este a Mantova; dopo la battaglia di Pavia (1525) la sua casa a Milano fu saccheggiata e i suoi libri dispersi. Al la vedova in Francia, a Bassens. Fatto vescovodi Agen, più che attendere al vescovato, continuò a comporre e correggere le Novelle. ...
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Ecclesiastico (n. forse Milano 1035 circa - m. Mantova 1086), nipote di Anselmo da Baggio (papa Alessandro II). Eletto dallo zio vescovodi Lucca nel 1073, partecipò al concilio lateranense del febbraio [...] 1079 che scomunicò l'arcivescovo diMilano Tedaldo, e al sinodo del 1080 che portò alla rottura definitiva tra Enrico IV e Gregorio e all'antipapa Clemente III, si rifugiò presso Matilde di Canossa. Vicario apostolico in Lombardia, svolse, con la ...
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Ecclesiastico italiano (Lalatta, Palanzano, 1850 - Milano 1921), sacerdote (1873), rettore del seminario di Parma (1876), vescovodi Guastalla (1890) e quindi di Como (1891), poi cardinale e arcivescovo [...] diMilano (1894); resse questa diocesi per oltre un quarto di secolo, riorganizzando il clero, i seminarî e la stampa cattolica, appoggiando la pastorale del mondo del lavoro e l'impegno politico dei cattolici, non insensibile al problema didi ...
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Lamberto Scannabecchi (n. Fagnano, Imola - m. 1130), entrato nella vita ecclesiastica ben presto divenne cardinale vescovodi Ostia, grazie alla benevolenza di Pasquale II; partecipò poi ai negoziati per [...] col papato piegando la resistenza dell'altro candidato, Corrado di Svevia, e dell'alto clero milanese favorevole allo Hohenstaufen: nel 1128 l'antipapa Burdino e l'arcivescovo diMilano furono deposti. Difficili furono le relazioni con i Normanni ...
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Storico italiano (Milano 1902 - ivi 1963). Prof. di storia del diritto italiano nelle univ. di Urbino, Pisa, Genova, Milano, allievo di E. Besta, è passato da ricerche sulla continuità delle istituzioni [...] . La vastità dei suoi interessi (Sulle origini dei comuni rurali del Medioevo, 1927; Le origini della consacrazione del vescovodi Pavia da parte del pontefice romano e la fine dell'arianesimo presso i Longobardi, 1939; ecc.) gli consentì, dopo ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...