Nobile famiglia milanese, nota già nel sec. 13º (un Manfredo è ricordato in un'iscrizione del 1228), portata a grande opulenza da Giuseppe (m. 1476) e resa insigne da una lunga tradizione prelatizia e [...] (m. 1632), vescovodi Como (1595), cui successe (1622) il nipote Aurelio (m. 1622); Ottavio (m. 1656), conte di Barate (1634), iniziatore della raccolta di antichità (soprattutto antiche iscrizioni) nel palazzo A. in Milano; Carlo (n. Milano 1610 - m ...
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Famiglia veneziana, i cui capostipiti emigrarono nel sec. 13º da Cremona a Chioggia e a Padova, e di cui è certa la discendenza da Iacopo (Padova 1298 - Venezia 1359), medico a Chioggia, poi a Padova alchimista, [...] Il figlio Giovanni (Chioggia 1330 circa - Genova o Milano 1389), medico, astronomo, rimatore, amico del Petrarca, ottenne da Carlo Emanuele III di Savoia. Francesco Scipione (Padova 1756 - ivi 1829), vescovodi Padova durante la dominazione francese ...
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Nicola Breakspear (Langley, presso St. Albany, 1115 circa - Anagni 1159), abate di S. Rufo presso Avignone (1137), creato da Eugenio III card. vescovodi Albano, e nel 1152 legato di Norvegia, fu eletto [...] della Chiesa, A., forte dell'aiuto dell'imperatore d'Oriente, Manuele Comneno, da lui pacificato coi Normanni (1158), e dell'alleanza coi Comuni diMilano, di Brescia e di Piacenza, si apprestava, sembra, a scomunicare il Barbarossa, quando morì. ...
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Predicatore (n. Cucciago di Cantù 1010 circa - m. 1066), capo del movimento riformatore e, con Anselmo da Baggio (futuro papa Alessandro II) e Landolfo Cotta, fondatore della Pataria in Milano; lottò contro [...] Roma, fu sostenuto dai legati papali Ildebrando e Anselmo, allora vescovodi Lucca, e da s. Pier Damiani. Quando poi Erlembaldo, fratello e successore di Landolfo, portò la scomunica di Alessandro II contro Guido (1066), nei tumulti che ne seguirono ...
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Prelato (n. forse presso Liegi 1099 circa - m. Milano 1158): margravio di Brandeburgo e fratello di Alberto l'Orso, discepolo di s. Norberto, divenne nel 1129 vescovodi Havelberg (Brandeburgo); a Costantinopoli [...] invito di Eugenio III (Dialogorum libri tres, 1149-50, sua opera principale); e a Tessalonica (1154-55), con Basilio di Acrida. contro i Vendi. Federico Barbarossa lo fece arcivescovo di Ravenna col titolo di esarca (1155), ed egli si adoperò per ...
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Ecclesiastico italiano (n. Gallarate1951). Ordinato sacerdote nel 1975, ha conseguito la laurea in Lettere presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano e la licenza in Teologia patristica presso [...] 2000 al 2006 è stato rettore maggiore dei seminari diMilano. Dal 2007 è stato vescovo ausiliare diMilano e vescovo titolare di Stefaniaco e nel 2017 è stato nominato arcivescovo diMilano da Papa Francesco. Della sua copiosa produzione saggistica ...
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Prelato e diplomatico (Bologna 1375 circa - Siena 1443); certosino (1395), priore (1407) e visitatore (1412) dell'ordine, vescovodi Bologna (1417), di cui cercò di conciliare le guarentigie comunali con [...] ); in Italia, per quella tra Firenze, Venezia e Milano (1427); fu inviato a presiedere, come legato papale, il concilio di Basilea (1432 e 1434-35) che dovette abbandonare, quindi quello di Ferrara-Firenze. Fu beatificato nel 1744; festa, 10 maggio ...
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Architetto e scultore (forse Milano metà sec. 15º - Mosca 1493); architetto della fabbrica del Duomo diMilano (1476), sostituì in seguito (1481) il padre Guiniforte anche nei lavori dell'Ospedale Maggiore [...] e in quelli della Certosa di Pavia. Per la cattedrale di Alessandria eseguì la statua tombale del vescovo Marco De Capitani (1484). Dal 1490 fu a Mosca, chiamatovi dal granduca Giovanni III; qui collaborò al palazzo delle Faccette (Granovitaja Palata ...
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Padre della Chiesa (n. tra il 380 e il 423). È il primo vescovodi Torino a noi noto. Fu presente al sinodo diMilano del 451 e a quello di Roma del 465. Difficile l'attribuzione degli scritti (Omelie, [...] Sermoni e Trattati), molti dei quali sono certamente spurî. Le sue vedute teologiche sono importanti per l'ecclesiologia e la cristologia; preziose alcune sue opere per notizie sulle condizioni sociali ...
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Primo vescovodi Ravenna (sec. 2º), martire, o confessore. Festa, 23 luglio. La Passio (tardiva compilazione del sec. 7º, per ottenere a Ravenna dall'imperatore di Bisanzio il titolo di chiesa apostolica) [...] accoglie la leggenda, forse anteriore, secondo la quale A. sarebbe stato inviato a Ravenna da s. Pietro, leggenda che ha origine nel tentativo di sottrarre Ravenna alla giurisdizione diMilano. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...