CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] progettista, soprattutto architettonico e decorativo (Giovanni Pisano a Pisa e a Siena, Arnolfo in S. Maria del Fiore pp. 387-406; N. Rauty, Tecniche di costruzione e di cantiere nell'antico Palazzo dei vescovidi Pistoia (secoli XI-XIV), in Tecnica ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] medici e una serie di Padri della Chiesa e di santi vescovi. Su questo sistema di immagini, corrispondente al sistema di Jacopo di Michele da Pisa, detto Gera, anch'esso al Mus. Diocesano (Bresc-Bautier, 1979, pp. 74-75). Ma l'episodio figurativo di ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] -Genève 1972); B.M. Apollonj Ghetti, La chiesa di S. Maria diVescovio antica cattedrale di Sabina, RivAC 23-24, 1947-1948, pp. 253 - per es. duomo di Sovana, S. Miniato al Monte a Firenze, S. Michele in Borgo a Pisa, S. Gregorio a Spoleto ...
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BALDACCHINO
A. M. D'Achille
Tipo di copertura di varie forme, con valore protettivo e simbolico, onorifico e decorativo, destinato a persone e cose.Il termine b. (lat. medievale baldekinus), derivato [...] molti b. di stoffa o di pietra vennero posti sui troni dei vescovi, sui seggi tripartiti di Pietro Lorenzetti; Pisa, Mus. Naz. e Civ. di S. Matteo, polittico con Storie di s. Domenico di Francesco Traini).
'Sistema a baldacchino'
Il concetto di ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] crisi del potere longobardo locale, fu la figura del vescovo, il colto Alfano I - rinsaldato nel suo a cura di M. Morcaldi, M. Schiani, S. De Stephano, I-VIII, Milano-Napoli-Pisa 1873-1893; IX, a cura di S. Leone, G. Vitolo, Badia di Cava 1984 ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] dalle miniature degli Exultet (rotuli di Mirabella Eclano, S. Maria Maggiore; di Capua, duomo; nonché i due del Mus. Naz. e Civ. di S. Matteo a Pisa) e dall'a. più tardo (1094-1150) di Ravello, esemplare unico rimasto di questa tipologia nell'Italia ...
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TARQUINIA
P. Rossi
(etrusco Tarchuna, Tarchna; lat. Tarquinii; Castrum novum, Cornetum, Corgnetum nei docc. medievali)
Cittadina del Lazio settentrionale, situata presso il mare, in prov. di Viterbo, [...] vescovo Apuleius, intervenuto al concilio romano del 465; successivamente passò sotto la giurisdizione ecclesiastica di infatti nacque un Comune forte, in grado di gestire gli stretti rapporti commerciali con Pisa (1174), Genova, Venezia e quindi i ...
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Agnolo di Ventura
P. F. Pistilli
Architetto e scultore senese, attivo in Toscana nella prima metà del Trecento. Sue notizie si hanno a partire dal 1311, anno in cui venne iscritto tra i contribuenti [...] critica fuorché da Toesca (1951).
Il cenotafio del vescovo e signore di Arezzo Guido Tarlati (m. 1327), situato nel Siena 1976, p. 13.
Id., Volterra nel Medioevo e nel Rinascimento, Pisa 1978, pp. 45-50.
A. Tafi, Arezzo. Guida storicoartistica, Arezzo ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] massimo splendore. Si indica la notizia che Adalberone, vescovodi Reims (960-988), fece rinnovare la cattedrale con finestre Duomo (1334).
A Pisa, nel 1222, aveva lavorato frate Andrea Polacco in una finestra di carattere prevalentemente araldico, ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] in quanto parte di un edificio pubblico. Tra gli esempi tardivi è da ricordare il nuovo nucleo di edifici comunali diPisa costituito, tra , comportando una gerarchia ecclesiastica ariana, i cui vescovi in alcuni casi occuparono gli spazi dei loro ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...