Nato fra il 469 e il 471, entrò diciottenne nel clero di Chalon-sur-Saône, e due anni dopo nel monastero di Lérins. Per ricuperare la salute si recò ad Arles. Qui ebbe maestro di rettorica Giuliano Pomerio, [...] d'Agde. Acquistò poi a Ravenna, la fiducia del nuovo re, l'ostrogoto Teodorico, e ottenne, a Roma, da papa Simmaco, la conferma dei privilegi metropolitani della sua chiesa, contro le pretese di S. Avito vescovodi Vienne. Allora tnne i concilî ...
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Nato probabilmente a Cremona nel 1045, B. si segnalò fin da giovane come un seguace del movimento patarino, per cui venne a conflitto col vescovo Dionisio. Recatosi a Roma, fu poco dopo da Gregorio VII [...] fu preso da Enrico IV e dato in custodia all'antipapa Clemente III (Guiberto diRavenna); riuscì tuttavia a fuggire e trovò ricovero presso Matilde di Toscana. Eletto vescovodi Piacenza dal partito riformatore (1086) non vi si poté insediare (per l ...
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Giureconsulto ed ecclesiastico, nato a Puimisson presso Béziers in Linguadoca nel 1237, studiò diritto all'università di Bologna. Lesse poi diritto canonico a Modena, ma ben presto abbandonò l'insegnamento [...] fermezza e prudenza non comuni. Nel 1291 passò nella diocesi di Mende in Linguadoca della quale era stato nominato vescovo, nel 1295 fu designato da Bonifacio VIII arcivescovo diRavenna e poi rettore nella Romagna e nella Marca. Nonostante queste ...
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Sin dal 937, Ottone I aveva fondato a Magdeburgo sull'Elba il monastero di S. Maurizio; ma soltanto nell'ottobre 968, col sinodo diRavenna poté attuare il suo proposito di erigere a Magdeburgo un arcivescovato [...] la granduchessa russa Olga ne aveva fatto preghiera, si era recato, pur riluttante, tra i Russi, come loro vescovo, per convertirli; tornò di lì, l'anno appresso, senza aver ottenuto alcun risultato. Nel 966, l'imperatore lo nominò abate dell'abbazia ...
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Generale romano, al servizio degli imperatori Onorio e Valentiniano III. Ci sono ignoti l'anno e il luogo della sua nascita; lo troviamo ricordato per la prima volta nel 414, quando difese Marsiglia dai [...] . Agostino, allora vescovo d'Ippona, e si dimostrò fervente cristiano ortodosso, tanto che pensò perfino di farsi monaco; più si era procurata in Africa gli suscitò i sospetti della corte diRavenna e nel 427 fu invitato a lasciare quella provincia e ...
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, Vescovodi Meissen. Non si sa né dove né quando sia nato, né a quale famiglia appartenesse. Si suppone che sia stato fratello di un conte sassone Cristoforo. Fu canonico a Goslar e cappellano di Enrico [...] Negli anni successivi il suo atteggiamento parve di nuovo poco rassicurante al sovrano; fu arrestato (1078) e destituito dal sinodo di Magonza (aprile 1085). Per intercessione dell'antipapa Guiberto diRavenna (Clemente III): Enrico IV lo rimise più ...
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Figlia dell'imperatore d'Oriente Teodosio II, nata nel 422 d. C. Sposata nel 437 a Valentiniano IlI, nominata augusta in Ravenna nel 439, passò a Roma nello stesso anno e ivi fondò la chiesa di S. Pietro [...] 449 una sua lettera greca rimasta sino a noi, diretta al padre, in seguito a una preghiera di S. Leone Magno, per intercedere a favore del vescovodi Costantinopoli, Flaviano, da quello deposto. Caduto ucciso il marito (17 marzo), il nuovo imperatore ...
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GLICERIO (Glycerius)
Alberto Gitti
Imperatore d'Occidente dal 473 al 474. Dopo la morte di Olibrio (2 novembre 472), Gundobado, nipote e successore di Ricimero, indusse G., ufficiale della corte di Olibrio, [...] Gundobado dall'Italia. Giulio Nepote sbarcò nel giugno a Ravenna, dove fu creato Cesare e donde G. fuggì. A Porto G. fu raggiunto e fatto prigioniero da Giulio Nepote, che lo fece consacrare vescovodi Salona (19 o 24 giugno). Ivi era ancora vivo nel ...
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Architetto e pittore, nato a Rimini nel 1692, morto ivi nel 1759. Lavorò prima a Ravenna, principalmente per il vescovo Maffeo Farsetti, modificando in forma barocca, con irreparabile danno, l'antica basilica [...] Giovanni e Paolo, l'atrio del palazzo vescovile, la pescheria. Della sua attività di pittore rimane l'opera, d'influsso tiepolesco, ora nel palazzo arcivescovile diRavenna: Consacrazione del cardinale Farsetti.
Bibl.: G. Degli Azzi, in Thieme-Becker ...
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Siro di origine, succedette a Sisinnio, morto il 4 febbraio 708, e fu consacrato il 25 marzo. Per volere dell'imperatore Giustiniano II, nel 710 fu chiamato in Oriente, a Costantinopoli e a Nicomedia, [...] sua assenza, Giovanni Rizocopo esarca era stato ucciso a Ravenna. Giustiniano vendicò atrocemente l'uccisione dell'esarca; anche l della Sede romana nella consacrazione del vescovodi Pavia. Sotto il pontificato di C., a Roma si verificarono tumulti ...
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