Nobile romano (m. 911), forse dei conti di Tuscolo; consacrato suddiacono da papa Marino, fu nominato vescovodi S. Maria di Cere (893) da papa Formoso che lo preferiva lontano da Roma per la sua ostilità; [...] d'Alberico e del partito romano di Teofilatto gli consentirono di tornare ancora una volta a Roma, sbarazzandosi del nuovo papa Leone V e del competitore di questo, Cristoforo. Consacrato pontefice dal Concilio diRoma (904), riprese la sua politica ...
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1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] sacerdote; o ne fanno uno dei 72 discepoli, primo vescovodi Damasco, martire. Festa, 1º ottobre per i Greci, 25 gennaio per i Latini, 5 0ttobre per i Siri, 20 giugno per i Copti. 2. Figlio di Nebedeo, chiamato Ananos da Flavio Giuseppe, creato sommo ...
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Pittore e incisore (Monguelfo 1698 - Vienna 1762). Allievo di G. Alberti, completò la sua formazione a Venezia; grazie alla protezione del vescovodi Gurk poté poi soggiornare (1723-26) a Napoli, a Roma [...] stati attribuiti gli affreschi nel palazzo Firmian a Mezzocorona (1727). Nelle sue opere combinò l'impostazione compositiva di matrice napoletana e romana a una componente chiaroscurale e cromatica veneziana che dai toni forti delle opere giovanili ...
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Nicola Breakspear (Langley, presso St. Albany, 1115 circa - Anagni 1159), abate di S. Rufo presso Avignone (1137), creato da Eugenio III card. vescovodi Albano, e nel 1152 legato di Norvegia, fu eletto [...] inglese - il 14 dic. 1154, morto Anastasio IV. Di fronte allo spirito autonomistico diRoma (che cercò di reprimere scomunicando Arnaldo da Brescia), e alla minaccia di Guglielmo di Sicilia, A. si appoggiò a Federico Barbarossa: questi, giustiziato ...
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Famiglia romana legata fin dal Medioevo alla vita cittadina, fondò inizialmente la sua potenza su possessi di tenute e di greggi. Tra i suoi membri si ricordano: Marco Antonio (Roma 1450 - ivi 1532), umanista [...] Vecchio (1589-1654), vescovodi Camerino (1624), di Todi e cardinale ( di Oriolo e Viano, duchi di Monterano (1672), ebbero 4 cardinali: Lorenzo (1671-1741), Giambattista il Giovane (1673-1740), Vincenzo Maria (Roma 1724 - ivi 1800) e Ludovico (Roma ...
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Nobile famiglia di origine fiorentina, nota fin dal 13º sec. con Bernardo, padre di s. Alessio, uno dei sette fondatori dei servi di Maria, e di Chiarissimo, che fece edificare in Firenze la chiesa della [...] tre cardinali: Lelio (1579-1648), Alessandro (m. 1734; cardinale dal 1724), governatore diRoma e restauratore della villa a Frascati fatta costruire nel sec. 16º dal vescovo A. Ruffini, e detta appunto la Rufina, che già apparteneva alla famiglia F ...
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Ecclesiastico (Urbino 1682 - Roma 1751), nipote di Clemente XI e fratello di Alessandro. Nunzio straordinario a Vienna (1709) per difendere i diritti della S. Sede sul Ducato di Parma e Piacenza e ottenere [...] 1710), a Colonia (1711), al suo ritorno a Roma fu creato cardinale (1712). Segretario dei Memoriali (1711), camerlengo di S. R. Chiesa (1719-1747), vescovodi Sabina (1730), sottodecano del S. Collegio e vescovodi Porto e S. Rufina (1743), svolse un ...
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Ecclesiastico italiano (n. Casarano, Lecce, 1954). Ordinato sacerdote nel 1980, ha compiuto gli studi filosofici alla Pontificia Università Lateranense e quelli teologici presso la Pontificia Università [...] in Teologia morale. Ordinato sacerdote nel 1980 per la diocesi di Nardò‑Gallipoli e ascritto in quella diRoma nel 1983, è stato nominato vescovo ausiliare diRoma, con la sede titolare di Mottola, nel settembre 2015; dal maggio 2017 all'aprile 2024 ...
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Poeta polacco (Dubieck sul San 1735 - Berlino 1801); studiò a Leopoli e a Roma (1759-61), poi (1763) divenne cappellano del re Stanislao Augusto, e (1766) vescovodi Varmia. Dopo il 1772 soggiornò spesso [...] dell'oscurantismo, contribuì molto al rinnovamento della cultura polacca con opere in prosa (Mikołaja Doświadczynskiego przypadki "Le avventure di Mikołaj Doświadczynski", 1776; Pan Podstoli "Il signor P.", 1a e 2a parte 1778-84, 3a parte, post ...
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Famiglia fiorentina, nota dalla metà del Trecento; un ramo, trasferitosi nel sec. 15º a Napoli, fu insignito del ducato di Brindisi, mentre il ramo fiorentino, tuttora fiorente, ha titolo marchionale. [...] (1531-1576), che ricoprì nel 1556 e 1557 l'interim della nunziatura in Francia e fu al concilio di Trento abile intermediario tra Roma e i prelati francesi, e fu poi ambasciatore di Toscana a Vienna (1568-72), vescovodi Volterra (1568) e arcivescovo ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...